Comitato di Quartiere AXA

La speranza perduta
 
di Margherita Rossetti

Non ho espresso, su queste pagine, le mie idee prima del Referendum per il nuovo comune, referendum né di destra né di sinistra che vedeva uniti esponenti della maggioranza dei partiti.
Ora che il risultato è noto, posso fare le mie considerazioni di fautrice del .
Resto dell'idea che gli abitanti della XIII Circ.ne si siano fatti un clamoroso autogol.
È sotto gli occhi di tutti che questa Circ.ne sia allo sbando e credo che, oltre alla confusione dell'ultima ora che dava il Referendum consultivo come non ammissibile (e che in parte può avere influito

sulla massiccia astensione) possano aver avuto un certo peso sia l'assurdo timore di diventare "la periferia di Ostia" che la preoccupazione di perdere quel percorso preferenziale con i potentati di Roma che certamente esiste.
Il Sindaco Rutelli in un'intervista ha, con ragione, affermato che il fronte del ha preso una "sonora sberla", dimenticando comunque che l'astensione di massa è un fatto grave che in tempi recenti ha dato ben altre sberle!
Nella stessa intervista il Sindaco ha tenuto a precisare che il fallimento del Referendum appare ancora più grande se si considera che negli "ultimi 10 anni i residenti sono aumentati di almeno 30.000 unità" e sono attualmente 187.689.
Se il Sindaco di Roma conosce questi numeri può ben comprendere il malcontento.
Questo territorio è assediato dal cemento ma ha infrastrutture indegne della Capitale.
Il degrado è certamente imputabile anche alle amministrazioni precedenti, ma l'attuale ha fatto del suo meglio per salire sul gradino più alto del podio.
Chiarisco meglio. La grande viabilità longitudinale (Colombo e Via del Mare-Ostiense) nella forma originale risale all'epoca della II Guerra Mondiale.
La viabilità di collegamento trasversale tra queste due grandi arterie è affidata ancora solo a Via di Acilia e a Via di Macchia Saponara, entrambe strade di bonifica e risalenti a circa 40 anni fa, quando la popolazione era inferiore di almeno il 400%!
Mentre le infrastrutture non si fanno, si rilasciano concessioni su concessioni.
Mi riferisco agli 800 appartamenti di quello che il Dr. Leonardi chiama giustamente il Corvialetto di Malafede, alle 2.500 stanze che verranno edificate a Stagni, alle 760 stanze che saranno costruite ad Acilia Saline, ai 15.000 m³ che sembra saranno edificati su Via di Macchia Saponara, alle centinaia di appartamenti in pronta consegna su Via Padre Perilli e davanti alla Chiesa di S. Carlo da Sezze, per non parlare poi di quell'enorme cantiere che sono l'Infernetto, Ostia Antica e Malafede.
Oltretutto, basta iniziare a costruire: la cubatura accordata, anche se scarsa, non è un problema; con la "disattenzione del Comune", e quindi con la connivenza sua e di quanti dovrebbero essere preposti al controllo, si può fare quel che si vuole (Corvialetto docet) senza alcun pericolo di demolizioni come invece accade per le case costruite, per necessità propria (La Storta docet).
Ma come si muoveranno tra breve gli abitanti in questi quartieri, signor Sindaco, forse sui piccioni?
O, forse, basta essere cittadino "de Roma" per risolvere il problema?
La strada sul Canale Palocco, definita come urgente fin dal '93 dall'arch. Violo nella stesura degli artt. 11 è diventata, come anche la Stazione di Acilia Sud, una specie di cavallo di battaglia da cavalcare in prossimità di ogni frequente tornata elettorale, per poi tornare, a consultazione finita, in fondo ad un cassetto. Anche se si realizzasse oggi, ma è fantascienza, insieme con il raddoppio di Via di Acilia, non sarebbe più sufficiente e ne occorrerebbero delle altre.
Quanto poi all'innesto della Via di Acilia sulla Colombo, non ci interessa come venga fatto, se con sottopasso o con cavalcavia a seconda di quanto propugnato dai partiti politici contrapposti: a noi le beghe politiche non interessano, interessa solamente che venga urgentemente fatta una qualsiasi cosa che eviti code di 25÷30 minuti per immettersi sulla Colombo!
Per quanto riguarda l'inquinamento acustico, e quindi atmosferico, il rilevamento effettuato su Via di Macchia Saponara dai tecnici del X Dipartimento del Comune ha evidenziato un risultato in decibel molto superiore al limite massimo sia diurno che notturno previsto per la zona.
Può sembrare un paradosso per una amministrazione che per la città attua i mercoledì verdi e consente invece che su Via di Macchia Saponara l'inquinamento acustico sia superiore al limite massimo previsto dal Ministro dei trasporti per gli aeroporti.
Signor Sindaco, una parte degli abitanti della città da Lei amministrata vive peggio di quelli vicina alla Malpensa!
Il Difensore Civico della Provincia di Roma, avv. Alessandro Licheri cui si sono rivolti gli abitanti a centinaia, ha contattato i responsabili politici ed amministrativi della XIII, che non hanno saputo che pesci prendere.
Il Presidente del Consiglio Circ.le ed il Presidente della Commissione LL.PP. forse stanno ancora leggendo la minuta del verbale relativo all'inquinamento acustici che il Com.te dei VV.UU. sta aspettando, come scritto in una nota prot. 7734 del 16/3/99, per attuare i provvedimenti restrittivi per i veicoli con massa superiore a 35 qli; in attesa del benedetto verbale ha potuto solo tracciare la segnaletica orizzontale.
Infatti, signor Sindaco, facciamo parte della Capitale ma quattro latte di vernice bianca sono stati acquistati per noi solo dopo anni di carteggio, di richieste e di…. buona amministrazione solo alla vigilia del Referendum (pro bona pace di chi ha votato No, tutto felice per quanto realizzato!).
Lei è venuto ad inaugurare la sede dei VV.UU. coordinati dal Ten. Mancini, gentilmente ospitata dal Consorzio AXA su Via di Macchia Saponara.
Non ha potuto notare che ci sono abitazioni su ambedue i lati con accessi pedonali e carrabili a raso, senza marciapiedi, senza fognature per la raccolta delle acque meteoriche, con le fermate dell'autobus, non dico coperte, ma almeno pulite dalle sterpaglie che non vengono mai tagliate ed in posizione sopraelevata rispetto alle pozzanghere nei giorni di pioggia?
Ha notato certamente, signor Sindaco, che oltre al grande traffico, si fa per dire, “normale” c'è un enorme via vai di mezzi pesanti di ogni tipo e dimensione, dai bilici carichi di terra e rigorosamente scoperti fino ai bisonti della strada da 400 q.li che passano rasenti alle mura delle abitazioni. Si sarà reso conto del numero abnorme di vetture ATAC vuote che attraversano i nostri quartieri anche di giorno ma soprattutto di notte, a luci spente e a tutta velocità, e che sembra siano pagate come "collegamenti"?
Ha idea, signor Sindaco, data la Sua provenienza ecologista, dell'inquinamento acustico ed atmosferico che questi mezzi producono e dei danni che queste vibrazioni continue comportano sulle murature e sugli abitanti interne ad esse?
O forse non ci ha pensato, impegnato com'è verso i problemi ecologici europei?
Forse, se avrà occasione di leggere queste osservazioni, signor Sindaco, avrà modo di comprendere solo alcune delle ragioni del e si domanderebbe, senza trionfalismi, come avrebbero votato il 52,3% degli elettori che si sono astenuti dall'esercitare il diritto di voto e se non sarebbe il caso, visto che parlava di "sberle", di infliggere sacrosante e ben meritate "pene corporali" a tutti quegli amministratori che, finora, sembrano essersi mostrati incapaci o distratti.
Se siamo "cittadini de Roma" e non di un paese del 5° mondo (come sembra sottolineare lo stato impietoso di Via dei Pescatori, unica strada comunale che attraversa per un tratto il Comprensorio AXA) è Lei, primo cittadino, a dovercelo mostrare non con parole ma, finalmente con fatti e, possibilmente, prima delle elezioni di aprile 2000 quando le promesse elettorali avranno di nuovo il sopravvento.

C. D. Q. AXA
Il decentramento
SOMMARIO NOV. '99 - N° 35
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