Le Saette di ZEUS

Entusiasmi e dimenticanze

di Edoardo Foti

Alcuni giorni fa, su un giornale del litorale, veniva annunciata una notizia attesa da tanto tempo in tutto l'entroterra di Ostia. Titolo: "Un sogno diventa realtà: anche Acilia avrà una nuova struttura sanitaria".
Nell'occhiello si annunciava inoltre: "Il 7 ottobre la Regione e il Ministero della Sanità firmeranno l'accordo che stanzierà 14 miliardi per il futuro centro polifunzionale".
Ho comprato con entusiasmo quel giornale. La notizia era infatti attesa da anni da tutti i cittadini, in particolare da quelli del Piano di zona 10V (Acilia 2000), piano nel quale è prevista la costruzione della struttura sanitaria in questione.
Sulla carta - è proprio il caso di dirlo! - l'area dedicata da sempre a tale scopo era quella tra Via di Macchia Saponara, Via di Saponara e Via Bocchi, accanto alla Posta. Un’area nella quale si verificano da anni incendi e sulla quale il degrado regna sovrano .
L'articolo produceva, a primo acchito, chiaramente un certo entusiasmo. La sua lettura, però, lo cancellava immediatamente, provocando delusione, ilarità e rabbia: un consigliere regionale e uno circoscrizionale, nell'annunciare la buona novella, parlavano di ristrutturare la vecchia scuola Leonori di Via Morelli, da anni abbandonata.
Dell'area indicata già nel piano di zona non ne parlava più nessuno. Come se non fosse mai esistita.
Ora, sicuramente la priorità è che si faccia la struttura sanitaria, non importa dove: le condizioni dell'entroterra, sotto quest'aspetto, sono da terzo mondo.
La corsa, però, nel trovare il posto dove farla sorgere, come se non ce ne fosse già uno, stupisce…
Mi vengono in mente tutte le promesse disattese fatte negli anni su quell'area e non posso fare a meno di accomunarle a tante altre: l'allargamento di Via di Macchia Saponara e di Via di Acilia, la nuova stazione di Acilia Sud e la relativa "via del canale Palocco", lo stop a ogni ulteriore cementificazione per edilizia privata, eccetera, eccetera.
Se si dovesse fare il Comune di Roma Marittima è importante, secondo il mio modesto parere, mandare in quel consiglio comunale gente di va-lore: professionisti e manager, oltre che politici, che rappresentino con forza l'entroterra lidense. Persone, insomma, che non soffrano di dimenticanze ed amnesie.

Le Saette di Zeus
Somm. Ott. '99 - N° 34


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