AXA sempre più verde?
 
di Luca Leonardi

Giovedì 18 novembre potrebbe divenire una data storica per il quartiere Axa.
Se, infatti, l’assemblea straordinaria del Consorzio Axa, che si terrà alle 10.00 in Via Capitan Bavastro 94, approverà il relativo ordine del giorno, si verificherà un caso con pochi precedenti al mondo: la conversione di un lotto edificabile in un’area verde attrezzata.
In Italia, solitamente avviene il contrario: sui parchi si cerca in ogni modo di costruire.
Proprio quello che si sta cercando di evitare: l’area in questione, il piazzale racchiuso tra Via Menandro, Via Sofocle e Via Terpandro, a esclusiva destinazione d’uso “cinema”, può essere acquistata dal Consorzio Axa a un prezzo di favore, grazie ad un escamotage che il presidente, Franco di Pietro, ci

spiega orgoglioso: “Il terreno era fino a poco tempo fa in vendita a 800 milioni: l’inserzione appariva su un famoso quotidiano nazionale. Se fosse acquistato da qualche costruttore “spregiudicato” la sua destinazione a cinema potrebbe consentire, in base alla normativa vigente, la costruzione, al suo interno, anche di negozi e/o uffici, che sono sempre i primi ad essere approntati.
Immaginabili le ripercussioni in tutto il quartiere della presenza di un tale cantiere. E non voglio prendere in considerazione la possibilità di eventuali cambi di destinazione d’uso: la presenza a qualche centinaio di metri dei palazzoni di Malafede
(che non fanno parte del Consorzio, ndr) dovrebbe indurre a pensare su...
Ho parlato con il proprietario del lotto, l’ing. Luigi Sparaco, che si è dichiarato disponibile a cedere al Consorzio Axa il terreno a un prezzo di favore, 350 milioni pagabili in 7 anni senza interessi, qualora vi venga attrezzato un parco intitolato alla memoria del padre Spartaco Sparaco, colui che più di 30 anni fa lottizzò l’Axa. ”
Di Pietro non lo dice, ma sembra che l’idea di quello che potrebbe diventare “Parco Sparaco” sia una sua intuizione per indurre al sensibile sconto. Il progetto del parco è stato già predisposto dall’architetto Tonucci e verrà sottoposto al giudizio dei consorziati nella prossima assemblea consortile.
Non ci resta dunque che incrociare le dita e sperare in una soluzione favorevole, tenendo bene a mente che se per rendere l’Axa uno dei quartieri-gioiello della Capitale ci sono voluti decenni, per ridurla simile a una delle tante borgate che ci circondano basta invece molto, molto poco...

NOTIZIE DALL'axa
sommario Ott. 99 - n° 34
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