|
Sono ultimate le vacanze ed il Comitato di Quartiere Roma XIII Est (Axa, Casalpalocco, Madonnetta e Palocco 84) desidera effettuare un riesame degli argomenti che sono in agenda per il prossimo autunno.
Sebbene nato da appena tre mesi il Comitato ha già in attivo alcune iniziative andate a buon fine, come quelle del contributo Tevere ed Agro Romano e l'acqua irrigua di Casalpalocco, e sta seguendo altre proposte già avviate e che risultano in corso di esame da parte delle Amministrazioni competenti.
Una precisazione è d'obbligo sul contributo Consorzio Tevere: la Regione deve assumersene temporaneamente il carico ed assegnare da subito il controllo dei lavori dei Consorzi al previsto gestore idrico integrato, leggasi Acea, sgravando i cittadini da questo "furto".
Nessun ruolo ad ottobre, quindi, ed il Comitato si impegnerà in questa campagna coordinando le altre Associazioni di cittadini per una nuova protesta, guidando le riunioni e, se i residenti lo vorranno, organizzando opportune manifestazioni.
Tra le varie proposte presentate, che attendono risposta, se ne citano alcune: prolungamento della linea 06, per servire il Comprensorio Nuova Palocco con i mezzi pubblici e per collegare l'Axa ad Ostia, collegamenti a tutt'oggi inesistenti; variazioni alla linea 08, per servire gli istituti scolastici Magellano e Democrito; semaforizzazione della Cristoforo Colombo "dal mare a S.Giovanni in 20 minuti" secondo il progetto presentato alla STA (Società di fiducia del Campidoglio) dal Comitato; richiesta di presenza nei Comprensori, a scopo preventivo di sicurezza, di pattuglie della Polizia, dei Carabinieri, della Finanza e dei Vigili Urbani; interventi manutentivi da parte della Circoscrizione e dei Consorzi competenti sulle strade dei Comprensori, disseminati da buche e dossi (da tempo richiesti); limitazioni in Via Pindaro per migliorarne il livello ambientale; e tante altre ancora.
Per quanto riguarda il futuro il Comitato intende impostare, tra l'altro, le seguenti azioni: istituzione di un Jumbo-bus rapido per la stazione metropolitana dell'EUR; abbattimento barriere architettoniche in tutta la zona; controllo ritorno fondi nell'entroterra; miglioramento dei servizi di nettezza urbana; aggancio a progetti europei per iniziative di valorizzazione e sperimentali; istituzione percorsi sportivi e piste ciclabili; arredo urbano; aumento della sicurezza delle proprietà e delle persone.
Per i prossimi mesi si annunciano, inoltre, varie iniziative sociali come: mostre, concorsi, gare sportive ed altro. Ma due sono i temi di maggior interesse su cui il Comitato sarà impegnato: lo studio di un piano generale di viabilità, che segue le indicazioni del Vicesindaco Tocci e che, prima di essere discusso con la Circoscrizione, sarà presentato ai residenti, ed Ostia "Comune".
Il primo punto comprenderà la valutazione del ventilato asse di scorrimento dalla Cristoforo Colombo alla Via del Mare adottando la sede stradale del Viale di Casalpalocco ed il suo proseguimento.
Una decisione simile, presa senza l'esame di un piano globale che contemperi le esigenze e la salvaguardia ambientale di tutti i quartieri, trova il Comitato dissenziente.
Questo viale residenziale diverrebbe un "autodromo" ed una bretella di percorrenza di autotreni e mezzi pesanti: fonte continua ed intensiva di inquinamento acustico e ambientale, di pericolosi incidenti, di alterazione della viabilità interna e di addensamenti impossibili di mezzi agli innesti con la Colombo, creando "shock" da traffico nel bel mezzo del quartiere, nel punto ove sorge un già affollatissimo centro commerciale con l'ufficio postale ed altri servizi.
Un progetto simile, se attuato, distruggerà l'habitat del Comprensorio, ne capovolgerà la tipica architettura, annienterà una delle zone giardino più belle e gradevoli di Roma, taglierà in due un insieme omogeneo e intercollegato proprio dalla strada in questione, e sottrarrà un'oasi di verde a tutti i cittadini che la frequentano provenendo anche da altre aree!
Altro argomento di interesse è rappresentato da Ostia "Comune".
Il Comitato non ha posizioni precostituite, ma si è prefisso il compito di esporre tutti gli aspetti della difficile tematica e così procederà, illustrando i "pro" ed i "contro" con assemblee pubbliche e tramite manifestini informativi.
Per il momento è in atto una intensa campagna "a favore" da parte di alcuni Partiti politici ma molte sono le domande a cui si dovrà rispondere per mettere in grado i cittadini di effettuare una scelta conoscendo bene tutti gli aspetti e i retroscena!
Innanzitutto: è proprio disinteressata questa campagna di alcuni rappresentanti politici, che viene proprio dalle Segreterie dei Partiti?
È vero che si vuole mantenere il controllo della XIII, agglomerato ricco e redditizio, per frazionare il cambiamento di "bandiera" molto probabile con l'elezione del prossimo Sindaco di Roma?
Quali sono le ragioni per cui il trattamento che da sempre riserva Ostia all'hinterland dovrebbe cambiare?
Le esigenze di Ostia non continueranno a venire sempre prima delle altre?
Basta vedere in quale considerazione è stato tenuto l'entroterra in questi anni per rendersi conto della assoluta disattenzione verso tali territori: si creano stazioni di metropolitane a due passi dalle altre e nulla nell'entroterra; si asfaltano strade a non finire ad Ostia e l'entroterra è disseminato di buche e dossi, di marciapiedi divelti e di strade inagibili come quelle della Madonnetta; si attivano collegamenti a non finire per Ostia e interi quartieri dell'entroterra sono tuttora scollegati; all'Axa la scuola elementare è ospitata in un prefabbricato da anni e costretta a turni scomodi e dannosi mentre ad Ostia la situazione è decisamente a regime; si procede con la costruzione di parcheggi e cancellate verdi alle stazioni della metropolitana di Ostia e nulla si muove ad Acilia, dove converge tutto l'hinterland e dove i viaggiatori devono fare percorsi di guerra scivolosi e ostili per accedere ad una stazione neanche da terzo mondo e senza l'ombra di una pensilina che protegga contro il maltempo; Vigili ad oltranza ad Ostia contro uno sparuto gruppo all'Axa che non riesce nemmeno a presidiare le scuole elementari al mattino.
Non parliamo poi dell'annoso problema del traffico: residenti bloccati sin dall'inizio della giornata all'uscita dai quartieri e mai nessuna proposta; nessun ritorno, insomma, per questi comprensori, che pure fanno convergere decine di miliardi nelle casse comunali.
Eppure alcuni di questi non sono mai costati nulla al Comune, essendosi sempre pagati da soli l'illuminazione stradale, il verde, la manutenzione delle strade, ecc.
Per quanto riguarda le abitazioni si afferma a gran voce che le case costeranno meno, ma in realtà lo sconto è insignificante: rispetto a Roma, Fiumicino, neocomune, applica il 4,5 per mille anzichè il 4,9 per mille.
E perché non si è proposto il Comune solo ai cittadini di Ostia che giustamente ne ricaverebbero molti vantaggi, o non si include nel referendum l'alternativa di comprendere o meno l'entroterra, cosa molto più democratica e razionale? È chiaro che si desidera sfruttare la ricchezza dell'hinterland che porterebbe varie centinaia di miliardi nelle future casse comunali, ma non succederà che di questi miliardi, come al solito, i quartieri dell'entroterra non ne vedranno nemmeno l'ombra? E non converrebbe premere per il Comune metropolitano, che sfrutta servizi pubblici già esistenti, meno costosi e già sperimentati, ottenendo una maggiore autonomia governativa dell'area? Il Comitato cercherà di rispondere esaurientemente sia ai "pro" che ai "contro" non appena ultimata l'approfondita indagine che ha in corso.
Per il momento: buon rientro!
|
|