INTERVISTA AL CONSIGLIERE PALOCCHINO
Fabrizio TESTA
"Difendiamo il territorio dall'incapacità e dai pregiudizi di chi ci amministra!"
di Luca Leonardi

A Fabrizio Testa, consigliere A.N., 33 anni vissuti a Casalpalocco, mi lega una lunga amicizia, una comune passione calcistica e una identica concezione della politica, pur se da una "angolazione" diversa. È l'unico consigliere circoscrizionale dell'Axapalocco e si vede: nel tutelare i legittimi interessi degli elettori che lo hanno votato incontra resistenze a non finire da parte di chi, verso questi quartieri nutre profondi pregiudizi o non li conosce proprio. Ma lui non demorde e con la grinta e l'impegno che lo hanno sempre contraddistinto si batte contro l'indifferenza delle istituzioni nei confronti dei "quartieri verdi".
Noi di
Zeus lo abbiamo interrogato sui problemi del "nostro" comune territorio (politicamente ed editorialmente parlando).

Fabrizio, qual è la situazione dell'Axapalocco in Tredicesima?
Purtroppo sono presenti nelle menti illuminate di chi ci governa troppi preconcetti che non permettono un reale dialogo tra i cittadini di questa zona e gli amministratori locali.
Con la storia che siamo i "cugini ricchi" di questa circoscrizione ogni forma di colloquio ci è compromessa. Colgo l'occasione per ricordare che le bellezze di questi quartieri non ci sono piovute dall'alto, ma ce le siamo pagate e ce le paghiamo tuttora di tasca nostra. I consorzi, pur con tutti i loro difetti, rappresentano l'unico caso in Italia in cui all'importo delle tasse corrisponde un analogo servizio. Se vogliamo forzare la mano sono l'unico caso al mondo di tasse pagate volentieri!!
E da cosa dipendono questi preconcetti?
Fondamentalmente da ignoranza inteso nel senso latino di "non conoscenza" dei fatti.
Inoltre dobbiamo difenderci anche e soprattutto dall'invidia di chi, nella logica del "Vorrei, ma non posso" e del "Io sono il più furbo!", ha scelto di costruire in zone abusive, pagare la sanatoria e pretendere l'esclusiva degli interventi comunali per i servizi e le opere di urbanizzazione.
A quali zone ti riferisci?
Non certo all'Infernetto dove da anni si attendono interventi di prima necessità, ma ad altri quartieri che, in questa legislatura circoscrizionale, hanno visto il fiorire di strade, fontanelle, fogne, illuminazione pubblica, ecc.
Scusa Fabrizio, ma io tutto questo "fiorire di interventi pubblici" non lo vedo non solo nell'entroterra, ma neanche ad Ostia, dove i due interventi-simbolo della riqualificazione del territorio (Città del Cinema, Porto turistico) sono dovuti all'intervento di privati…
Caro Luca, tu forse non frequenti la zona di Stagni. Vedi noi abbiamo una Presidente della Commissione lavori pubblici (Anita Matteucci ndr) che si sente la "Dittatrice della Libera Repubblica di Stagni" e non la rappresentante di tutto il territorio e che quindi indirizza ogni 50 lire disponibili in quella zona, contro la quale io non nutro nessun astio, ma che a causa di alcuni comportamenti sta assumendo il ruolo di Capitale della Circoscrizione a scapito di tutte le altre zone del territorio.
Non ti sembra di esagerare?
Allora, ti racconto due storie. Devi sapere che Stagni pare essere diventata la zona d'Italia con più fontanelle pro capite. Infatti la "nostra amica" ha deliberato l'installazione di ben nove nuove fontanelle a Stagni. Potete immaginare lo sgomento di tutti gli abitanti delle altre zone della Circoscrizione che per riuscire  a  bere un  sorso  d'acqua  dovranno recarsi a Stagni.
La seconda riguarda la volontà, di questa paladina della sicurezza stradale, di rendere a senso unico (da Ostia verso Casalpalocco) la Via dei Pescatori.
Con tutte le vie di collegamento ad Ostia interrotte dai lavori la "genialità" è quella di bloccare l'unica arteria priva di lavori da e verso Ostia. La verità è che si vuole portare, per scopi elettorali, l'autobus a Stagni, incuranti se questo comporterà mettere in ginocchio dal punto di vista della viabilità l'intero entroterra.
Sì, ma gli abitanti di Stagni avranno pure diritto ad avere un autobus!
Il giusto diritto di un autobus a Stagni non può pregiudicare la mobilità di tutti.
Basterebbe, come d'altronde previsto in una delibera mai attuata della passata consigliatura, se proprio costretti ad istituire il senso unico, prevederlo verso Ostia e non verso Roma.
L'autobus passerebbe ugualmente per Stagni, facendo semplicemente il giro inverso.
Mi sembra una proposta più che ragionevole. Ma perché invece di farla su
Zeus non la fai nella sede competente, la commissione Lavori Pubblici, di cui oltretutto fai parte?
Perché non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire. Da quando poi è diventata "commissione dei lavori pubblici di Stagni" i rappresentanti del Polo hanno deciso di non partecipare alle riunioni per non legittimare le azioni di questa Presidente.
La domanda, direbbe qualcuno, sorge spontanea: ma non è che ce l'hai tanto con lei in quanto diessina?
Assolutamente no. Io distinguo le persone non in base al colore politico ma secondo la loro capacità ed onestà intellettuale.
Ti assicuro che all'interno dei D.S. e di questo Consiglio Circoscrizionale ci sono politici preparati e onesti, da Carlo Barretta ad Aristide Papa, per non parlare poi del presidente Massimo Di Somma, con il quale sono spesso in disaccordo ma di cui ammiro il suo entusiasmo ed impegno.
Un'ultima domanda: alla luce di quanto mi hai detto, come credi che si comporteranno i lettori di
Zeus quando si tratterà di andare a votare sull'istituzione o meno del Comune autonomo di Ostia?
Vedi, io non so come si comporteranno i lettori, però ti posso dare la mia opinione.
Dieci anni fa fui uno dei grossi nemici del referendum per l'istituzione del comune autonomo ma oggi ho cambiato idea. In dieci anni nulla è stato fatto su questo territorio, siamo stati considerati cittadini di serie B da questa giunta capitolina.
Le uniche opere realizzate (peraltro senza una pur minima programmazione) coincidono con gli appuntamenti elettorali, tanto che al vicesindaco Tocci ho detto che noi dovremmo sperare in una elezione a settimana per vedere qualche opera sul nostro territorio.
Lo stesso Assessore all'immobilità ha affermato che Roma, per le dimensioni che ha raggiunto, non può più essere governabile efficientemente a livello locale.
Per questo, pur essendo favorevole all'istituzione dei comuni metropolitani, credo che un comune autonomo (in attesa di quello metropolitano) potrebbe migliorare la qualità della vita.
Basta pensare che oggi Roma spende su questo territorio circa 90 miliardi domani ne avremmo a disposizione 1064 con una diminuzione delle principali tasse dall'ICI alla Nettezza Urbana, comunque ci sarà tempo per affrontare questo importante argomento…

Notizie da Palocco
xiii Circoscrizione
Sommario n° 31 di Giu. '99

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