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MONUMENTI ONORARI. ISCRIZIONI
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NOME: In primo piano si vede il basamento di una colonna onoraria scolpita sulle quattro facce (Base dei decennali). In secondo piano il basamento con l'iscrizione onoraria di Arcadio, Onorio e Teodosio.
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Altra angolazione. |
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NOME: ISCRIZIONE ONORARIA DI ARCADIO, ONORIO E TEODOSIO. Questa iscrizione si riferisce alla vittoria ottenuta nel 403 d.C. contro i Goti di Alarico. Il comites a cui si allude è il duces Stilicone il vero vincitore della battaglia contro i Goti. Il suo nome ed altre notizie furono abrase a seguito del noto procedimento di damnatio memoriae attuato da Onorio dopo l'uccisione del celebre magister militium.
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FIDEI VIRTUTI Q DEVOTISSIMORVM
CVRANTE PISIDIO ROMVLO .V. C.
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PER LA FEDELTA' E IL CORAGGIO DEI DEVOTISSIMI [SOLDATI] DEI NOSTRI PERENNI SIGNORI, GLI AUGUSTI ARCADIO, ONORIO E TEODOSIO, DOPO LA FINE DELLA GUERRA CONTRO I GOTI [E] PER LA FELICITA' DELL'ETERNO PRINCIPE E SIGNORE ONORIO E PER LA FORZA DELL'ILLUSTRE COMES (o CONTE) XXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXX IL SENATO E
IL POPOLO ROMANO
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NOTE AL TESTO: Per la traduzione devo ringraziare la cortesia del mio amico-mentore di cose romane. Tuttavia mi aveva posto il problema della difficoltà di tradurre l'espressione "vice sacra iterum iudicante" che penso di essere riuscito a risolvere compiendo una ricerca sulle funzioni del "Praefectus urbi" (1) Il comites a cui si allude è il magister militium Stilicone (Vedi sopra) (2) Per quanto riguarda l'espressione "vice sacra iterum iudicante" ritengo fondamentale leggere le pagine 458-459 di AA.VV, Lineamenti di storia del diritto romano, sotto la direzione di M. Talamanca, Milano,Giuffrè,1989: " Ma più che per cognizione diretta o in seguito ad un appello, l'imperatore esercita la sua giurisdizione per delegazione, cioè attribuendo in via generale e permanente la cognizione di determinate materie a propri funzionari (quali per Roma e l'Italia , i quattro prefetti - urbi, praetorio, annonae e vigilum - e per le province, i legati Augusti ed i procuratores ) o rimettendo la decisione a singoli commissari di volta in volta nominati (iudices dati). La competenza giudiziaria del praefectus urbi, originariamente limitata alle materie connesse con la sua attività di polizia, si estende, tra la fine del II e gli inizi del III secolo, ad ogni reato connesso in Roma e nel raggio di cento miglia da Roma soppiantando così definitivamente la giustizia ordinaria delle questiones. Nel restante territorio della penisola l'esercizio della repressione è affidato ai prefetti del pretorio, i quali a partire dall'età dei Severi, sono altresì investiti del compito di giudicare in grado d'appello,in luogo dell'imperatore (vice sacra), delle accuse criminali provenienti da tutte le parti dell'impero". In conclusione l'espressione andrebbe tradotta: " [investito] per la seconda volta, nella funzione di giudice per delega (in luogo) dell'imperatore". RIFERIMENTI : CIL VI, 31987; DESSAU, 799; Lanciani , 31987.
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NOME: Basamento di statua equestre
con iscrizione, CIL
VI 1158.
COLLOCAZIONE: Si trova tra l'Arco di Settimio Severo e la Curia. DESCRIZIONE: Basamento della
statua equestre con iscrizione che attesta
che la statua fu eretta dal prefetto della città ("Praef.
Urbi")
Nerazio Cereale (352-353) in onore imperatore Costanzo II (
350 -361 d.C.) che viene celebrato come " restitutor
urbis et orbis,", ma anche come " extinctor pestiferae
tyrannidis"
alludendo alla vittoria sull'usurpatore Magnenzio (352
d.C) .
Cfr. C. HULSEN, Il Foro romano. Storia e monumenti,
Loesher, 1905, cit. TESTO
ISCRIZIONE: Testo e traduzioni di Mario Ierardi, Integrazioni con quando dice
Hulsen.
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(1) RESTITVUTORI URBIS ROMAE AD QUE ORBIS (2) ET EXTINCOR[I] PESTIFERAE TYRANNIDIS (3) FL[AVIO] IVL[IO] CONSTANTIO VICTORI [AC] TRIVMFATORI (4) SEMPER AVGUSTO (5) NERATIUS CER[IA]LIS PRAEFECTVS VRBI (6) VICE SACRA IVDICANS D[EVOTUS] . N[UMINI] . M[AIESTATIS]. QVE EIVS
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IL NOSTRO DIVINO FLAVIO GIULIO COSTANZO [ II], TRIONFATORE E VITTORIOSO , SEMPRE AUGUSTO ESTINSE LA PESTIFERA TIRANNIDE E RISTABILI' [L'ORDINE] NELLA CITTA' DI ROMA E NEL MONDO. [QUESTA STATUA EQUESTRE FU ERETTA] PER LUI [COSTANZO II] DAL PREFETTO DELLA CITTA' NERAZIO CEREALE CON FUNZIONE DI GIUDICE PER DELEGA DELL'IMPERATORE, [NONCHE'] DEVOTO AL SUO NUME E ALLA SUA MAESTA'
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