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2. Le associazioni di mutuo soccorso.
Le corporazioni romane già sciolte da Pio VII nel
1801 erano state parzialmente ricostituite col motu
proprio di Pio IX (1852) (104),ma gli operai ormai non
le consideravano più idonee a promuovere le loro condizioni
economiche e sociali (105). Solo dopo il 1870,
con il nuovo clima politico, sociale e culturale (nuove
idee e nuovi uomini arrivavano nella capitale) si assisterà
alla nascita di numerose società di mutuo soccorso (106).
Queste associazioni aiutavano i loro soci nei
momenti di congiuntura sfavorevole(disoccupazione, ma-
---------
(104) A. MARTINI, Arti mestieri e fede nella Roma dei
Papi, Bologna, Cappelli, 1965, pp. 248-250 e 253.
(105) D. SCACCHI, Il movimento operaio a Roma..., cit.,
pp. 63-64.
(106) Ivi, p. 64. L’importanza delle società di mutuo
soccorso sta nel fatto che furono le principali
forme di aggregazione operaia nel nostro Paese
nel corso dell’ 800 e nei primi anni del 900; proprio
in questi anni si denota la loro rapida
crescita: si passò dalle 1.447 del 1873 alle
6.722 del 1894. Cfr. F. DELLA PERUTA, Le società
di mutuo soccorso, in F.DOLCI, L’associazionismo
operaio in Italia (1870-1900) nella raccolta
della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Catalogo, Firenze, La Nuova Italia-Giunta regionale
toscana, 1980, p. VII. Volume citato da D.
SCACCHI, Il movimento operaio a Roma..., cit., p.
56.
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lattia e infortunio) e rappresentavano un nucleo di aggregazione
dove i lavoratori potevano maturare una
"coscienza associativa, sindacale e in ultima istanza
politica" (107). Alcune organizzazioni si configuravano
da subito (i tipografi per esempio) come leghe di resistenza
impegnate "nella lotta sindacale per i miglioramenti
salariali e normativi" (108) . La società dei compositori-
tipofrafi si era costituita nel 1870 (109) e
già due anni dopo dimostrava la sua saldezza organizzativa
e la sua forza rivendicativa: si chiedeva ai proprietari
l’ottenimento della tariffa (110). Dopo lunghe
lotte, scioperi, arresti e processi i tipografi vinsero
la loro battaglia: la tariffa fu finalmente raggiunta
nel 1873 (111). Le società operaie meglio organizzate
erano state le prime a scendere in piazza fornendo un
esempio utile per le altre associazioni.
---------
(107) F. DELLA PERUTA,
Le società di mutuo soccorso,
cit. p. VIII. Per lo Scacchi le società di mutuo
soccorso rappresentavano la fase intermedia tra
le vecchie corporazioni del periodo papale e le
future organizzazioni sindacali. D. SCACCHI,
Il
movimento operaio a Roma, cit., p. 69
(108) F. DELLA PERUTA,
Le società di mutuo soccorso,
cit., p. VIII.
(109) D. SCACCHI,
Il movimento operaio a Roma..., cit.,
p. 66.
(110) Ivi, p. 95
(111) ivi, pp. 96-97.
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Numerose società di mutuo soccorso erano presenti
nel rione Monti, soprattutto in via del Priorato e in
via dei Quattro Cantoni. Una associazione di mutua assistenza
fra gli operai del rione Monti viene registrata
nel catalogo di Fabrizio Dolci (112). Già esitente
prima dell "Breccia", anche se con un’altra denominazione,
era la società di mutuo soccorso dei Parrucchieri
di Roma (via Cavour 370) (113).Nei primi anni del
Novecento questa organizzazione contava 400 soci, così
come quella dei Panettieri (via dei Quattro Cantoni
73-74) (114). Per quantità di soci queste ultime due
associazioni erano forse le più importanti del rione
insieme alla Società centrale operaia romana di mutuo
soccorso e istruzione (via Madonna dei Monti 75) che
superava i 300 soci (115). Nel 1870 erano nate altre
---------
(112) F. DOLCI,
L’associazionismo operaio in Italia
(1870-1900)..., cit., p. 330. Nella "Guida Monaci"
del 1891 (p.495) risulta in via dei Capocci
86; era stata fondata il 23 ottobre 1874 e
contava 60 soci.
(113) UFFICIO DI INFORMAZIONI E INDICATORE
DELLA BENEFICIENZA,
Guida della beneficienza,
Roma, Tip. dell’Unione Coop. editrice, 1907,
p. 431; (d’ora in poi
Guida della beneficienza)
(114) Ivi, p. 430
(115) Fu fondata il 1 novembre 1870. la società era
mista e disponeva anche di un giornale "La
gazzetta dell’operaio". Per queste notizie cfr. D.
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due società di mutuo soccorso: quella dei Sarti (via
del Priorato 41) (116) e dei Carrettieri della Nettezza
Urbana (via del Priorato 14) (117). Sempre in via del
Priorato, ma al civico 36, vi era la società di mutuo
soccorso dei Cappellai lavoranti, costituiti anche in
lega di resistenza (118). I Mattonatori avevano in Monti
almeno due associazioni dedite al mutuo soccorso: una
in via dei Capocci 14 (con 50 soci) (119) e l’altra,
fondata nel 1899, in via Bonella 23 (120). Nel 1877
furono fondate due società di mutuo soccorso: quella
dei Lavoratori del libro (via Palermo 20) che contava
150 soci (121) e dei Tipografi ed arti affini di Roma
(via Sforza 10) (122). Numerose furono le associazioni
mutualistiche sorte nel rione Monti negli ultimi anni
---------
........SCACCHI,
Il movimento operaio a Roma..., cit., p.
72. Cfr. anche "Guida Monaci", 1981, p. 493 e F.
DELLA PERUTA,
L’internazionale a Roma, cit., p.
8.
(116) "Guida Monaci", 1877, p. 180. La sezione risulta
in via del Collegio Capranica 10 (rione Colonna)
secondo la "Guida Monaci" del 1891, p. 495
(117) Accoglieva circa 70 soci:
Guida della beneficienza,
cit. , p. 429
(118) Ivi, pp. 425 e 456
(119) Ivi, p. 429.
(120) "Guida Monaci", 1891, p. 538.
(121)
Guida della beneficienza, cit, p. 443
(122) "Guida Monaci", 1891, p. 496
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del secolo scorso. Nel 1886 fu costituita in ente
morale la società di mutuo soccorso tra i superstiti
Garibaldini di Monterotondo e Mentana (via della
Madonna dei Monti 59) che contava 90 soci (123). Nel
medesimo anno fu fondata l’associazione mutualistica
degli Erbivendoli e Fruttivendoli (via Mecel dei Corvi
31) che contava 300 soci nei primi anni del Novecento
(124). Nel 1889 era sorta la società di mutuo soccorso
dei Fonditori e Stereotipisti (via dei Carbonari 21)
che accoglieva 40 soci (125). Due anni dopo fu fondata
quella degli Impiegati dei Ministeri della Guerra
e della Marina (via Panisperna 193) che contava
oltre 300 soci (126). Nel 1897 era sorta la società
di mutuo soccorso dei Pasticcieri (salita del Grillo
5) che radunava circa 180 soci (127) e un anno
dopo quella degli Spazzini municipali "La
Rustichella" (via dei Quattro Cantoni 27) che accoglieva
---------
(123)
Guida della beneficienza, cit. , p. 449
(124) "Guida Monaci", 1902, p. 529
(125) "Guida Monaci", 1891, p. 491
(126)
Guida della beneficienza, cit, p. 445
(127) Allo stesso numero civico vi era anche la Federazione
lavoranti pasticcieri, confettieri, cioc-
colatieri, dolcieri, droghieri e affini. Ivi, pp.
431 e 454.
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50 soci (128) . Nel 1899 furono aperte in Monti due
associazioni mutualistiche: quella dei Cantonieri
municipali (via dei Quattro Cantoni 22) che accoglieva 90
soci (129) e quella dei Giardinieri e fiorai di Roma e
provincia con 80 soci, sempre in via dei Quattro Cantoni,
ma al civico 27 (130). Vi erano, poi, alcune associazioni
di mutuo soccorso di carattere regionale:
quella dei Lucani (via Milano 84) (131), dei Marchegiani
(via Palermo 20) (132), dei Valtellinesi (via Genova
24) (133) e dei Piemontesi, Liguri, e Sardi (via dei
Serpenti 76) (134). Una società di mutuo soccorso di
impronta popolare e cattolica era il Circolo di S. Michele
fondato nel 1892; si trovava in via delle Sette
Sale 30 e radunava circa 150 soci (135). Non mancavano
in Monti anche le leghe di resistenza. Tra queste vi
---------
(128)
Guida della beneficienza, cit., p. 429.
(129) Vi era anche la società di mutuo soccorso tra le
Guardie Municipali di Roma pensionate (Via dei
Serpenti 160). Cfr.
Guida della beneficienza,
cit., pp. 429 e 449.
(130) Ivi, p. 427
(131) Ivi, p 442
(132)
Ibidem
(133) Ivi, p. 444
(134) "Guida Monaci", 1891, p. 495
(135)
Guida della beneficienza, cit., p. 422.
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erano la già citata lega dei Cappelai (136), nonchè
quella dei Falegnami ebanisti (via Panisperna 215-216)
(137), dei Pittori, decoratori, verniciatori, imbiancatori
e affini (via Ciancaleone 4) (138) e quella dei
Mattonatori (via Labicana 192) (139). In un rione in
costante crescita edilizia un ruolo di primo piano dovevano
giocare tutte le associazioni strettamente connesse a questo
settore (muratori, mattonatori, falegnami
e pittori) e in particolare l’unione Emancipatrice
fra gli Operai Muratori di Roma (via Alessandrina 49).
Quest’ultima era forse la più importante associazione
del rione (140). A Monti vi era anche la federazione
italiana degli operai Metallurgici (via Alessandrina 2)
(141), dei lavoranti del legno (via Panisperna 215-
---------
(136)
Guida della beneficienza, cit, p. 456
(137) Radunava circa 300 soci nei primi anni del Novecento.
Si batteva per "la introduzione della tariffa unica
e dell’orario di 10 ore", Ivi, p. 457
(138) Ivi, p. 458.
(139) Fu fondata nel 1901.
Ibidem.
(140) Fu fondata nel 1886 e radunava circa 893 soci nei
primi anni Novanta del secolo scorso. "Guida Monaci",
1891, p. 492.
(141) Fu fondata nel 1901 e si proponeva tra i vari
scopi "la propaganda per le leghe di resistenza;
l’aiuto reciproco durante le agitazioni intese a
diminuire ed unificare i massimi di orari e i
minimi di salari, ad abolire il lavoro a cottimo.
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216) (142) e quella , già ricordata, dei Pasticcieri
(143). Una lega di miglioramento del basso personale
teatrale si trovava in via dei Quattro Cantoni 73-B
(144), ma importante era anche la Confederazione
Centrale Teatrale d’incoraggiamento e mutuo soccorso
all’arte musicale e drammatica in Italia con sede in via
Urbana 12 (145).
---------
e a diminuire le ore di lavoro delle donne e dei
minorenni ; (...); lo sviluppo dello spirito di
associazione e di solidarietà; lo sviluppo delle
scuole professionali, ecc. ",
Guida della
beneficienza, cit., p. 454.
Nella stessa pagina si apprende che aveva oltre
30.000 soci in tutta Italia.
(142) La federazione fu fondata nel 1900 e si trovava
allo stesso numero civico della lega di resistenza
za dei Falegnami e ebanisti. Ivi, pp. 454 e 457.
(143) Ivi, pp. 454 e 431.
(144) La lega si proponeva "di avviare i giovani alla
carriera del teatro, sia istituendo una filo-
drammatica sociale, sia offrendo il modo di far
guadagnare qualche cosa seralmente ai giovani e
onesti operai con lavori comuni", Ivi, p. 458.
(145) "Ha per iscopo di riunire gli Artisti teatrali
d’Italia d’ambo i sessi per migliorarne le condizioni
e per l’incremento dell’arte, costituendo succursali
in altre parti del regno e dell’ estero.
Dare delle rappresentazioni per facilitare il
mantenimento delle scuole gratuite di tutte le
arti, e per il mutuo soccorso; impiantare una
vasta agenzia teatrale con giornale, ed istituire
una scuola gratuita di tutte le arti inerenti al
teatro, ed un Convitto musicale", "Guida Monaci",
1891, p. 474.