[ias home]
ias yes yes home page
[Doppiozero]
Torna al sommario
[LaRedO]
La Redazione dell'Opificio

Poesie #2
di Alessio, il criticatore folle


Che dire di Alessio? Top poster incontrastato dagli albori di IAS, critico affermato e recensore implacabile... passiamo all'indice, va'!

Lasciami sognare - di Stendhal
Il male - di Stendhal
Orme di me stesso - di Index
Qualcosa da invidiare - di Geremia
Poesia - di Geremia
Mondo in affanno - di Gabriel
Poesia - di Francesco
Vittoria - di Filippo Bonifati
Tattile 1.1 - di Vermocane
Tu (l'amore?) - di Ezio Tarantino
Risveglio - di Ezio Tarantino


Lasciami sognare - di Stendhal

Non si puo' dire che sia una brutta poesia, ma non e' neppure eccezionale. Le immagini che essa evoca non sono molto originali, e questo e' il suo punto debole, assieme a quel "lasciami" ripetitivo, tecnica forse troppo usata in poesia. Il tema, la voglia di assaporare (anche se per poco) il gusto della vita, e' un classico.


Il male - di Stendhal

Breve, forse troppo, e poi la strofa finale non mi piace per niente. E' troppo pesante, troppo ricercata per potrmi piacere, ma e' chiaro che si tratta di gusti. Niente da fare, non mi convince.


Orme di me stesso - di Index

Non lo so cosa Index volesse dire con questa poesia, ma io la interpreto come un addio a Mela.
E' una poesia triste, dove il protagonista e' una persona spezzata, incompleta. E' pure molto bella...
Tutti rimpiangiamo Mela, ma forse e' proprio Index quello che la rimpiange piu' di tutti, il che non dovrebbe stupirci, dato che la rossa mozzafiato e' stata la sua voce ed il suo volto per diversi mesi.
Un ottimo addio.


Qualcosa da invidiare - di Geremia

Ecco, uno dice che gli piace un dato scrittore, e subito gli arrivano due poesie che proprio non riesce a farsi piacere...
Sara' che e' troppo ricercata, che a momenti suona troppo anticheggiante, che i tre versi finali sembrano completamente fuori luogo...
non lo so, sinceramente non lo so. Forse e' un mix di tutte queste cose, forse e' qualcos' altro. No, grazie, ridatemi la semplicita'.


Poesia - di Geremia

Quando Germano pubblica qualcosa, mi viene sempre l'acquolina in bocca. Mi piace il suo stile, soprattutto quello delle canzoni, il che non vuol dire che le poesie non mi piacciano... questa pero' non e' della sue migliori: Il tema e' bello, solo che non viene realizzato nel migliore dei modi. E' una poesia di oppressione, di speranza (anzi, di certezza) per il futuro, ma solo nella strofa finale si ritrova Geremia come lo si conosce, con ogni singola parola che sputa verita', mentre le prime due sono impastate e pesanti. Meglio di molte altre cose che sono apparse su IAS, ma al di sotto dello standard al quale Geremia ci ha abituati.


Mondo in affanno - di Gabriel

Non so, preferirei definirlo un aforisma, ma non una poesia.
E' gia' stato detto spesso: poesia non significa spezzare le righe a meta' andando a capo, questa e' solo UNA delle caratteristiche della poesia... le altre mi sembra manchino in questo pezzo che, lo ripeto, come aforisma mi piace molto. E' solo una questione di definizioni...


Poesia - di Francesco

Il tema di questa poesia e' vecchio come il mondo, ma il ritmo rigido a cui essa e' legata la rende affascinante. Con quella ripetizione costante della forma nelle strofe, con il ritmo che trasporta il lettore, questa poesia riesce ad essere piacevole. Un buon lavoro da parte di Francesco.


Vittoria - di Filippo Bonifati

Un bel pezzo. Non voglio definirlo poesia, perche' poesia non e', al limite una prosa lirica. Cio' non toglie che mi e' piaciuto, soprattutto per l' atmosfera di sogno che esso crea, quasi una visione mistica. A volte e' forse un po' troppo pomposo, ma la cosa non disturba poi molto.
La parte finale si avvicina forse di piu' alla definizione classica di "poesia", ma e' anche la parte che mi piace di meno. Avrei preferito vederlo continuare sulla stessa linea con cui era cominciato.


Tattile 1.1 - di Vermocane

Il Vermocane continua ad essere uno dei miei autori preferiti tra tutti quelli che postano su IAS. Ogni sua poesia mi lascia come un fesso a chiedermi "ma come fa a pensare versi del genere?". Silvia ha un suo stile personale, e dimostra di saperlo usare molto bene. Le sue poesie sono sempre ricche di immagini assurde e stravaganti, ma mai buttate li' a caso.
Si capisce (io lo faccio, in qualsiasi caso) che c' e' uno schema, nascosto ai nostri occhi, che collega tutte quelle parole. Astrazione e' la parola d' ordine, associazione di idee. Un' ottima poesia.


Tu (l'amore?) - di Ezio Tarantino

A differenza di "Risveglio", questa poesia di Ezio non mi piace. E' una delle molte poesie che si vedono in giro e non aggiungono nulla di nuovo a quanto e' gia' stato detto da mille altri.
Non e' neppure tanto scorrevole, ne' originale. Peccato.


Risveglio - di Ezio Tarantino

Cos'e' la poesia? Ancora non lo so, ma questi versi probabilmente vi si avvicinano molto. Freschi, leggeri, senza una sola parola di troppo, nuovi. Ottimi senz'ombra di dubbio.


Alessio Quirino


1