La prima pagina de "La paura di Montalbano"

 

 

Appena arrisbigliatosi,  decise di telefonare  in  com-
missariato  per   avvertire  che  quel  giorno  proprio
non era cosa, non ce l'avrebbe fatta ad andare in uffi-
cio,  durante la nottata  una botta d'influenza  l'aveva
assugliato di colpo come uno di quei cani che manco
abbaiono  e li vedi solo  quando già ti hanno azzana-
to alla gola. Fece per susìrisi, ma si fernò a mezzo, le
ossa  gli dolevano,  le giunture  scricchiolavano,  do-
vette  ripigliare  il movimento  con quatèla,  finalmen-
te arrivò all'altezza del telefono,  allungò il braccio e
in quel preciso momento la soneria squillò.
   "Pronti,  dottori?  Parlo  con  lei di pirsona  pirso-
nalmente? Mi arriconobbe? Catarella sono."
   "Ti arriconobbi, Catarè. Che vuoi?"
   "Nenti voglio, dottori."
   "E allora perché mi chiami?"
   "Ora  vengo  e  mi spiego, dottori.  Io di  pirsona
pirsonalmenti  non voglio  nenti da lei,  ma c'è il dot-

narrè

1