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La prima pagina de "Il giro di boa" |
Uno Nuttata fitusa, 'nfami, tutta un
arramazzarsi, un votati e rivotati, un addrummisciti e un arrisbigliati,
un susiti e un curcati. E non per colpa di una mangiatina eccessiva di
purpi a strascinasali o di sarde a beccafico fatta la sira avanti,
perché almeno una scascione di quell'affannata insonnia ci sarebbe
stata, invece, nossignore, manco questa soddisfazione poteva pigliarsi,
la sira avanti aviva lo stomaco accussì stritto che non ci sarebbe
passato manco un filo d'erba. Si era trattato dei pinsèri nìvuri che
l'avevano assugliato doppo avere sentito una notizia del telegiornale
nazionale. "All'annigatu, petri di 'ncoddru" era il detto
popolare che veniva esclamato quando una insopportabile serie di
disgrazie s'abbatteva su qualche sbinturato. E per lui, che già da
qualche mese nuotava alla disperata in mezzo a un mare in timpesta, e si
sentiva a tratti perso come un annegato, quella notizia era stata uguale
a una vera e propria pitrata tiratagli addosso, anzi una pitrata che
l'aveva pigliato preciso 'n testa, tramortendolo e facendogli perdere le
ultime, debolissime forze.
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