IL METODO NELLA PRIMA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
Il sedicesimo secolo è quello
che contraddistingue la rivoluzione scientifica.
Basta con l'eredità aristotelica che blocca ogni nuova teoria,
basta con la chiesa che impone la sua concezione del mondo in
tutte le branchie della scienza che, di nascosto, attraverso il
lavoro di tutti i martiri di questi anni, sta nascendo.
Anche se il popolo continua a credere nei vecchi pregiudizi,
primo fra tutti il geocentrismo, si forma negli intellettuali un
nuovo pensiero: l'uomo è al centro di tutto, l'essere supremo
che non subisce più la natura, ma la comprende e la modifica.
Partono da questi presupposti filosofi e scienziati come Bacone,
Galileo e Newton, che casi si pongono il problema di inventare un
nuovo metodo scientifico che vinca quegli impedimenti che bloccavano ogni nuova conoscenza.
E' un metodo universale, non più relegato ad una ristretta
comunità attenta a non far trapelare le proprie conoscenze, un
sapere cumulativo che deve crescere nel passaggio tra uno
scienziato all'altro.
E se vuoi scoprire tutte le scienze che sono nate da questi
presupposti...
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Realizzato da:
Antonio Caciolli
Mirko Catalano
Stefano Comuni
Claudia Mazza
Alessia Piluso