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La protesta nella storia

La (falsa) protesta nei secoli

La protesta è sempre esistita, fin da quando l'uomo ha iniziato a camminare su due zam...ehm piedi.

Prendiamo ad esempio la scoperta del fuoco, pensate che non ci siano stati scontri sul copyright e proteste di attivisti dell'Ugabugapeace, il primo abbozzo di Greenpeace, che volevano salvare le cave di pietra focaia dalla completa estinzione? Vi sbagliate; sono stati ritrovati filoni di arenaria sui quali erano disegnati slogan del tipo "Accendete i fuochi col vostro alito puzzolente e lasciate stare la pietra scintillante ( N.B.: che fa scintille)" oppure "La focaia non è arenaria andate a fare i fuochi nella vostra aia". Questa protesta infuocata andò avanti per molto tempo finché gli uomini non trovarono qualcos'altro contro cui protestare come la caccia, per la quale cominciarono a mobilitarsi i Greci che mascherarono la battaglia contro

Troia col rapimento di Elena mentre in realtà stavano protestando contro la caccia alle volpi, molto in uso nei territori di Ilio, infatti il cavallo non era altro che un modo per dire ai Troiani che anche i cavalli usati per cacciare si ribellavano a questo "sport".

Anche nel periodo romano ci furono accesi scontri di ideali, come quelli avviati da Spartacus il quale insieme con gli altri gladiatori, stanco di dover sempre farsela solo con gli animali e gli omoni, decise di lottare per far introdurre anche gli scontri femminili e misti, ma come sappiamo non l'ebbe vinta soprattutto contro i primi circoli di femministe capitanati da Poppea, trisavola di quella di Nerone, che a forza di "non do di petto" scoraggiarono i poveri gladiatori.

Nel Medioevo le proteste più accese ci furono tra le repubbliche marinare le quali dopo ogni conquista fatta in accordo si scontravano tra di loro perché un folto gruppo di attivisti della Lega Pisana o dell'unione Genova Libera, che predicavano assunzione del titolo di Città Stato Autonoma e con confini chiusi agli appartenenti alle città del Nord, si mobilitava ogni volta, per questo Pisa fece guerra a Genova ed è anche il perché venne sconfitta, dato che di nascosto Amalfi aiutò Genova con i suoi "mariuoli" che fregarono le armi ai Pisani.

La Rivoluzione Francese che ci è stata insegnata non è quella vera in quanto Robespierre non era altro che il pierre, appunto, di una discoteca molto in auge a quel tempo ovvero la "Bastiglia" frequentata sia dai nobili che dai popolani da quando Robespierre chiese al direttore di abbassare il prezzo delle consumazioni, il che però avrebbe rappresentato una vera e propria rivoluzione in quel campo però il direttore,

il signor Moulin Rouge, acconsentì di buon grado ma ai nobili non andò giù, così presero d'assedio la discoteca, dando poi la colpa ai popolani, e si tagliarono la testa a vicenda così che Robespierre fu arrestato e poi ucciso.Anche la Carboneria ebbe origine da dei luoghi di ritrovo ovvero dalle trattorie; in quel periodo l'unico piatto che si poteva mangiare era la pasta alla carbonara e i viaggiatori stanchi del solito pasto si riunirono in associazioni scambiandosi ricette in codice, ma questo era così segreto che neppure lo scrivente lo conosceva perciò nacquero gli spaghetti al ketchup, quelli con le banane e così via.

Lonzar Francesco

 

 

 

 

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