Geografia

Indice


ALESSANDRIA

Fondata da Alessandro Magno nel 321 a.C., capitale dell'Egitto in età tolemaica, quando venne eretta la famosa Biblioteca, venne evangelizzata da S. Marco. Conquistata dagli Arabi nel 641, venne riconquistata dal generale bizantino Manuele, che la tenne per tre anni (644-646).

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AMORIO

Importante città della Frigia che venne presa dagli Arabi nell'838, e tenuta da essi per breve tempo; conquistata dai Selgiuchidi, venne strappata loro da Alessio Comneno, e rimase bizantina fino alla caduta di Costantinopoli (1204). Nell'ottavo e nel nono secolo fu una roccaforte dell'iconoclastia.

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ANTIOCHIA

Fondata nel IV secolo a.C. da Seleuco I in onore del padre Antioco, fu sede di un importante patriarcato. Chiamata dai bizantini "Theoupolis", "la città di Dio", venne persa al tempo delle prime incursioni arabe (VII secolo) e riconquistata da Niceforo Foca nel 969; venne presa dai Selgiuchidi nella seconda metà dell'XI secolo, conquistata dai Crociati nel 1098, e restituita all'Impero da Giovanni Comneno nel 1137. Alla fine del XII secolo la città tornò in mano ai Crociati.

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BARI

Strappata ai Bizantini dai Longobardi nel 686, nell'841 fu conquistata dagli Arabi, nell'871 presa dal Sacro Romano Impero e nell'876 riacquistata dai Bizantini, che la tennero fino al 1071. Fu riconquistata e tenuta dalle truppe dell'Impero d'Oriente per circa un anno, dal 1155 al 1156.

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BELGRADO

Città di origine romana, ricostruita dai Bulgari col nome di Belgrad ("Città Bianca"), conquistata dai Bizantini durante il regno di Basilio II, venne devastata dai Magiari nel 1124.

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CARTAGINE

Colonia romana sorta sul sito dell'antica capitale punica, divenne capitale del regno dei Vandali. Riconquistata dal generale bizantino Belisario nel 533, e divenuto capoluogo dell'esarcato d'Africa, fu presa dagli Arabi nel 698 e sotto il loro dominio decadde definitivamente.

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CESAREA (di Cappadocia)

Corrisponde all'antica Eusebia; ebbe grandissima importanza nel sistema difensivo bizantino in Asia Minore. Subì due brevi occupazioni arabe nel 647 e nel 726. Venne presa dai Turchi Selgiuchidi nel 1067. Fu la roccaforte dei Phokades, nobili latifondisti.

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CESAREA (di Palestina)

Costruita in onore di Augusto e munita di un porto artificiale da Erode nel 10 a.C. fu molto importante per il cristianesimo delle origini: è legata all'attività di Origene ed all'episcopato di Eusebio. Fu occupata dagli Arabi nel 640 e riconquistata per breve tempo dai bizantini durante le campagne di Giovanni Zimisce (974), per finire poi in mano ai Crociati nel 1101. Tornò ai Musulmani nel 1265.

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CHERSON

Capitale della Crimea bizantina, vi vennero inviati molti personaggi scomodi in esilio. Ceduta una prima volta ai Russi nel 989, venne riconquistata e tenuta per pochi anni al tempo di Manuele Comneno.

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DAMASCO

Di antichissima origine, fu conquistata dagli Arabi nel 635, e nel 660 divenne la capitale degli Omayyadi. Perse tale ruolo nel 750, e nel 975 venne conquistata da Giovanni Zimisce. Dopo un breve dominio bizantino, tornò agli Arabi e dal 1076 passò ai Turchi Selgiuchidi, sotto la cui dominazione resistette anche ad un poderoso assedio crociato.

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DURAZZO

Corrisponde all'antica Epidamno; presa da Teodorico nel 481 fu riacquistata da Bisanzio durante le campagne di Giustiniano. Dopo una breve occupazione bulgara, fu riconquistata da Basilio II nel 1005. I Normanni riuscirono a occuparla due volte (1082 e 1185), non riuscendo tuttavia a mantenerla.

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EDESSA

Città famosa per la produzione di icone, sede di intensa attività teologica e più importante sede episcopale della Siria. Ivi furono coniate le prime monete romane con effigiata la croce (180 d. C.). La conversione della città dovette avvenire molto presto; infatti si narrava che Cristo stesso avesse inviato il Mandylion, il panno con cui si era asciugato dopo aver sudato sangue, e su cui era rimasto impresso il Suo volto, al re Abgar di Edessa, malato di lebbra, che ne aveva richiesto l'aiuto. Il sovrano era poi guarito dalla sua malattia proprio grazie al sacro panno, e la città aveva abbracciato la fede cristiana. Conquistata dagli Arabi nel 639, ripresa per breve tempo dai Bizantini nel 943 e nel 1032, divenne sede di una contea crociata nel 1097, che fu annientata dagli Arabi nel 1144.

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EFESO

Famosa nell'antichità per il tempio di Artemide, fu per qualche tempo residenza di alcuni Apostoli (come S. Giovanni) e di Maria, che vi morì. Venne presa dai Turchi Selgiuchidi nel 1090 e riconquistata da Alessio Comneno nel 1097, rimanendo bizantina per almeno due secoli a venire.

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FILIPPOPOLI

Fondata nel 342 a.C. da Filippo II di Macedonia. Secondo una tradizione l'avrebbe popolata di malfattori, e da ciò le sarebbe derivato l'altro nome di Poneropoli. A causa della conformazione del terreno su cui era costruita, era anche nota come Trimontium. Venne conquistata dai Bulgari al tempo dello zar Simeone (893-927), e ripresa dai Bizantini nella seconda metà del X secolo.

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GERUSALEMME

Città santa delle tre religioni monoteistiche. Conquistata dagli Arabi nel 638, nel 1076 passò ai Selgiuchidi, nel 1098 al califfato di Egitto, nel 1099 ai Crociati e nel 1187 al Saladino, e dal 1227 al 1244 di nuovo ai Crociati.

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ICONIO

Questa città, posta sulla via militare che collegava Nicea ad Antiochia, venne a suo tempo visitata da S. Paolo. Conquistata dai Selgiuchidi nel 1069, divenne la capitale del Sultanato di Ar-Rum nel 1097. Fu qui che si sviluppò il movimento mistico dei Sufi.

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LAODICEA

Costruita da Seleuco I in onore della madre, fu un notevole porto. Caduta in mano agli Arabi nella prima metà del settimo secolo. Distrutta dai bizantini nel 910 durante un'incursione, fu riconquistata da Niceforo Foca. I Selgiuchidi se ne appropriarono nella seconda metà dell'undicesimo secolo.

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MELITENE

Città di grande importanza strategica lungamente contesa tra Arabi e Bizantini. Caduta nel settimo secolo in mano agli arabi, venne ripresa per breve tempo nel 752, e più durevolmente nel 934. Nella seconda metà dell'undicesimo secolo capitolò di fronte ai Selgiuchidi.

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NICEA

Fondata da Antigono I nel 316 a.C. col nome di Antigonia, venne ribattezzata Nicea da Lisimaco. Ebbe grandissima importanza, come testimonia l'imponente cinta muraria intervallata da duecento torri. Conquistata dai Selgiuchidi, venne restituita all'Impero dai Crociati nel 1097. Dopo il 1204 divenne la capitale di uno dei tre regni neobizantini, il cosiddetto Impero di Nicea, che sotto i Lascaris finirà per riconquistare Costantinopoli.

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NISSA

Città natale di Costantino il Grande. Caduta in mano agli Slavi a partire dal VII secolo, venne riconquistata al tempo di Basilio II, e verso la fine del dodicesimo secolo cadde in mano ai Serbi.

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PLJSKA

Capitale del khanato di Bulgaria al tempo di Krum, fu rasa al suolo dai bizantini nell'811. Da allora fu sostituita nel suo ruolo da Preslav. Venne conquistata al tempo di Basilio II (1001) e ritornò bulgara verso la fine del dodicesimo secolo.

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RAGUSA

Fu fondata all'inizio del VII secolo dai fuggiaschi della base militare bizantina di Epidauro; nell'867 una flotta imperiale la liberò dagli arabi che la stavano assediando. Verso la fine del dodicesimo secolo cadde sotto la dominazione serba, e dal 1205 cadde in mano ai Veneziani.

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RAMETTA

Rocca posta fra Messina e Taormina. Dopo il 902 vi confluirono i fuggiaschi di Taormina, presa da gli Arabi. Riuscì a resistere fino al 967, quando, falliti tutti i tentativi di salvataggio da parte di Bisanzio, dovette capitolare davanti agli Arabi.

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RAVENNA

Questa città fu la capitale del regno di Teodorico ed a partire dal VI secolo quella dell'Esarcato d'Italia. I suoi vescovi mantennero sempre una certa autonomia da Roma, aspirando alla dignità patriarcale. Presa da Astolfo, re dei Longobardi, nel 751, cadde per mano di Pipino cinque anni più tardi ed entrò a far parte dei domìni papali.

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ROMA

Antica capitale dell'Impero Romano e sede del Papato. Fu sottomessa più o meno formalmente all'Impero d'Oriente fino all'anno 800, quando Carlo Magno venne incoronato Sacro Romano Imperatore nella basilica di San Pietro. Pare che Basilio II negli ultimi anni del suo regno stesse pianificando un attacco contro questa città, nel tentativo di riconquistarla; il progetto cadde nel vuoto con la sua morte.

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ROSSANO

Città della Calabria molto importante in epoca bizantina (come attestano le vestigia architettoniche ed il magnifico evangeliario miniato del VI secolo ivi conservato, e noto appunto come "Codex rossanensis" o "purpureus"). Era qui che venivano costruite, quasi sempre a spese degli abitanti, le navi delle varie flotte contrapposte a quelle dei predoni Arabi. La popolazione, chiaramente insofferente di questo stato di cose, si ribellava periodicamente ed una volta nel X secolo arrivò perfino ad incendiare una flotta da guerra che era stata appena allestita.

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SAMOSATA

Città natale dello scrittore Luciano, fu lungamente contesa tra Arabi e Bizantini. Ricordiamo la breve occupazione bizantina della città nell'873, e quella più duratura effettuata da Giovanni Zimisce nel 958, che terminò nella seconda metà dell'undicesimo secolo con la conquista Selgiuchide.

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SIRACUSA

Capitale della Sicilia bizantina. Dal 663 al 668 vi risiedette l'Imperatore d'Oriente, Costante, che aveva in mente di trasferire là anche la capitale, per motivi strategici. Alla sua morte la supremazia tornò saldamente a Costantinopoli. Siracusa venne conquistata dagli Arabi nell'878, che la tennero fino al 1085, salvo una breve parentesi di riconquista bizantina (1038-1043).

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TARANTO

Conquistata dai Longobardi alla fine del settimo secolo, presa dagli Arabi nell'840, venne riconquistata dai Bizantini una quarantina d'anni più tardi. Nel 1063 passò ai Normanni.

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TARSO

Città natale di S.Paolo, detta anche "Antiochia sul Cidno", fu conquistata dagli Arabi nella seconda metà del settimo secolo. Nel X secolo Tarso divenne capitale di un emirato arabo particolarmente agguerrito, che venne sottomesso solo nel 965. Caduta in mano ai Selgiuchidi verso il 1070, fu riconquistata dai Bizantini nel 1104; essi vi mantennero una sovranità più o meno di fatto fino al 1180 circa, dopodichè venne inglobata nel regno indipendente e filocrociato della "Piccola Armenia". Al tempo di Manuele Comneno, il suo governatore fu il successivo Imperatore Andronico Comneno.

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TEFRICE

Cittadella del Thema Colonea, dopo l'812 fu la roccaforte degli eretici pauliciani (in precedenza favoriti dagli Imperatori iconoclasti e da Niceforo I) che, appoggiati dall'emiro di Melitene, razziarono tutta l'Asia Minore. I Pauliciani vennero duramente sconfitti una prima volta nell'845, ed una seconda nell'872, quando morì lo stesso eresiarca (detto "Chrysocheiros") e Tefrice fu rasa al suolo.

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TESSALONICA

Importantissima città bizantina, sede del culto di S. Demetrio. Resistette a parecchi assedi slavi e bulgari. Subì il saccheggio del rinnegato Leone di Tripoli nel 904 e fu per breve tempo occupata dai Normanni nel 1185.

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TREBISONDA

L'antica Trapezunte. Non cadde mai in mano nemica, fuorchè per un brevissimo periodo dopo la battaglia di Mantzinkert (1071), quando quasi tutto il resto dell'Asia Minore finì sotto i Selgiuchidi. A partire dal 1137 fu per alcuni anni residenza dell'usurpatore Costantino Gabras. Nel 1204, quando i Crociati presero Costantinopoli, due esponenti della dinastia Comnena, che per caso si trovavano in Georgia, seguendo i consigli della regina Tamara si insediarono nella città sottomettendo buona parte delle altre antiche colonie greche che si affacciavano sul Ponto Eusino (come Sinope). Così, sotto i due fratelli Alessio e Davide Comneno ebbe inizio l'Impero di Trebisonda, uno dei tre regni neobizantini (gli altri erano l'Impero di Nicea, che poi riuscirà a riconquistare Costantinopoli, ed il Despotato di Epiro). Trebisonda visse un periodo di grande prosperità, nonostante alcune sconfitte contro i Lascaris di Nicea; nel 1214 Davide morì mentre combatteva contro i Turchi Selgiuchidi; furono pagati occasionali tributi ai Turchi ed ai Mongoli. Anche in questo suo periodo di grande splendore la città ebbe sempre un numero sorprendentemente limitato di abitanti, circa 4000. I Comneni trapezuntini generalmente si sposavano con principesse georgiane o paleologhe, e davano in moglie le proprie figlie o sorelle a principi turchi. L'Impero di Trebisonda fu anche l'ultimo lembo di territorio bizantino a capitolare di fronte ai Turchi Ottomani (1461).

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VENEZIA

Venezia, l'antica Rialto, venne fondata dai profughi delle città costiere del Veneto che, per sfuggire ai barbari, a partire dal V secolo si rifugiarono sulle isolette della laguna antistante. Divenuta sempre più importante, anche a seguito di guerre contro la città rivale di Comacchio, verso il IX secolo aveva praticamente ottenuto l'indipendenza da Bisanzio, sebbene formalmente sia sempre rimasta una città imperiale. Al tempo di Alessio I Comneno, grazie agli aiuti fornitigli per battere i Normanni, Venezia ottenne grandissimi privilegi, come il diritto di commerciare in tutto il territorio dell'Impero senza pagare il dazio (risultando dunque avvantaggiata persino sugli stessi commericianti bizantini), il titolo di "protosebastos" per il Doge (con il conseguente stipendio), quello di "hypertimos" per il Patriarca di Grado ed un omaggio annuo di 20 libbre d'oro per la chiesa di S. Marco. Venezia fu l'ispiratrice e l'organizzatrice della presa di Costantinopoli (1204) con la quale culminò la IV Crociata.

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NOTA

Nel sesto secolo l'effetto combinato di carestie, epidemie e violenza giovanile portò allo spopolamento delle città. Resisterono solo pochissimi centri, spesso riducendosi, come Tessalonica, ad un'esistenza semi-rurale. Nell'840, come riferiva un geografo arabo, in Asia Minore c'erano solo cinque città degne di questo nome: Efeso, Nicea, Amorio, Ancyra e Samala (?). Gli altri centri consistevano all'epoca nella sola acropoli fortificata ed in un villaggio che costituiva la "città bassa".

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Ultimo aggiornamento: 27/4/1997

Per commenti, critiche, informazioni scrivete a Tommaso Braccini .


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Si ringrazia il sito Turkey in Pictures per l'immagine delle mura di Nicea.

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