Nota: i bizantini facevano iniziare il conteggio degli anni dal 5508 a. C., data presunta della creazione del mondo.
610) Il figlio dell'esarca di Cartagine, Eraclio, penetra con la flotta imperiale d'Africa nel Corno d'Oro e depone il folle Foca. Si trova di fronte ad uno Stato totalmente disastrato. In questo anno spinge Gisulfo, duca longobardo del Friuli, a ribellarsi ad Agilulfo, che fa intervenire gli Avari per sedare la rivolta.
611) Viene respinto un attacco persiano a Cesarea. Tregua di un anno con il re longobardo Agilulfo.
612) Viene rinnovata la tregua con Agilulfo. I Visigoti scacciano i Bizantini dalla Spagna sud-orientale.
613) Vittoria persiana presso Antiochia.
614) Gli Slavi distruggono Salona. Gerusalemme cade in mano ai Persiani.
615) Alcune divisioni persiane arrivano al Bosforo.
617) Eraclio riesce a sfuggire ad un'imboscata tesagli dagli Slavi ad Eraclea. I Bizantini abbandonano quasi tutta la penisola balcanica agli Slavi.
619) I Persiani conquistano l'Egitto. Viene pagato un tributo al khan degli Avari, e si cominciano a formare i primi themi in Asia Minore.
622) Le truppe bizantine, in cui è stato potenziato il numero di arcieri a cavallo, infliggono una pesante sconfitta ai Persiani in Armenia.
623) In una nuova avanzata, Eraclio conquista la città santa dei Persiani, Gandsha, e rade al suolo il Tempio del Fuoco di Zoroastro.
625) L'esarca d'Italia Gregorio attira in Oderzo il duca longobardo del Friuli, Taso, e suo fratello Cacco, con la promessa di adottarli, e li fa uccidere, probabilmente perchè i due erano nell'orbita di Arioaldo, il campione dell'arianesimo in contrapposizione al re cattolico Adaloaldo, preferibile per Impero e papato.
626) Lo scià Cosroe stringe un'alleanza col khan degli Avari; insieme cingono d'assedio Costantinopoli mentre Eraclio è in Oriente. Il Patriarca Sergio assume il governo della città. Viene tagliato l'acquedotto di Valente. Pochi mesi dopo, la flotta imperiale distrugge quella degli Avari in una battaglia all'interno del Corno d'Oro. Il khan è costretto a ritirare i suoi uomini, e così fa Cosroe. Durante la ritirata i Persiani vengono aggrediti e sconfitti dal fratello dell'Imperatore, Teodoro.
627) Eraclio, che con le sue truppe è giunto nella regione della Lazika (Caucaso Meridionale) stringe alleanza con il popolo dei Kazari. Quest'alleanza durerà per altri trecento anni circa, quando i Kazari verranno annientati dai Variaghi. Nell'Autunno dello stesso anno, Eraclio distrugge a Ninive il grosso dell'esercito persiano.
628) Viene occupata Dastagerd, residenza di Cosroe. Questi verrà detronizzato e ucciso poco dopo, ed il figlio Kawadh conclude una pace umiliante con Eraclio, e, sul letto di morte, lo nomina tutore del proprio figlio.
630) La Santa Croce, trafugata dai Persiani, è riportata a Gerusalemme.
632) [morte di Maometto]
633) Grossa sconfitta bizantina contro le prime orde arabe presso Aiznadin.
634) Falliscono i tentativi di conciliare la religione ortodossa con quella monofisita presente in Egitto e Siria; le popolazioni di queste regioni cominciano a mostrarsi insofferenti verso l'autorità imperiale.
636) Gli Arabi, dopo aver conquistato quel che resta della Persia, sconfiggono i Bizantini allo Jarmuk.
638) Gli Arabi conquistano Gerusalemme.
640) Gli Arabi conquistano la Mesopotamia, e la fortezza armena di Dvin.
641) Morte di Eraclio, che negli ultimi anni aveva finito per inimicarsi tutti. Gli succedono il figlio Costantino III, che morirà di tisi dopo pochi mesi, ed Eracleona, assistito dalla madre Martina. Il Senato ed il popolo, che non gradiscono questi regnanti, depongono i due e proclamano Imperatore Costante, che stringe un trattato di pace con gli Arabi che nel frattempo hanno conquistato l'Egitto, ed hanno attaccato la capitale unitamente agli Svevi.
642) Il re Longobardo Rotari rompe la tregua coi Bizantini e strappa loro le città costiere da Luni a Nizza; inoltre conquista Oderzo.
643) Gli Arabi rompono il trattato e prendono Tripoli.
644) Il generale Manuele riconquista Alessandria.
646) Manuele viene sconfitto presso Alessandria dagli Arabi, e scacciato dalla città dalla popolazione Monofisita.
647) Gli Arabi occupano Cesarea di Cappadocia.
648) Costante col "tipo" proibisce le dispute teologiche sulla figura del Cristo, dalle quali era minata l'unità dell'impero.
649) Gli Arabi conquistano Cipro. A Roma viene eletto papa Martino, non gradito all'Imperatore.
653) L'esarca di Ravenna arresta il Papa e lo fa portare in catene a Costantinopoli, dove verrà processato, condannato, oltraggiato dal popolo e deportato a Cherson, capitale della Crimea bizantina.
654) Gli Arabi conquistano Rodi e vendono il Colosso ad un mercante ebreo di Odessa.
655) Gli Arabi conquistano Coo e sconfiggono la flotta imperiale al largo delle coste della Lidia.
658) Costante sconfigge le popolazioni slave insediate in Macedonia.
659) Scoppia una guerra civile tra i Musulmani, che pagano per qualche anno tributi all'Imperatore.
660) Costante impone a suo fratello Teodosio di farsi prete e poi lo fa uccidere, non tollerando la sua coreggenza. La popolazione della capitale da allora lo chiamerà "Caino".
662) L'Imperatore si prepara a passare in Italia, e conduce trattative segrete con i Franchi, che attaccheranno il re Longobardo Grimoaldo (dietro un consistente pagamento da parte dei bizantini), venendone tuttavia respinti.
663) Costante si reca in Italia, sbarcando a Taranto, dove intraprende una campagna senza esito contro i Longobardi; visita Roma e poi si trasferisce a Siracusa, per difendere la Sicilia dagli attacchi degli Arabi, e per stare lontano da Costantinopoli dove era odiato.
665) Gli Arabi, proseguendo nella loro avanzata verso la capitale nemica, prendono Chio.
668) Il crudele Imperatore viene assassinato nel suo palazzo di Siracusa; gli succede il figlio Costantino IV, che rimane però a Costantinopoli. Intorno a quest'anno viene respinto un attacco Longobardo alla Sardegna.
669) Le truppe di stanza in Italia ed Africa uccidono Mecezio, che si era proclamato Imperatore nella città di Siracusa, che qualche tempo dopo verrà saccheggiata dagli Arabi.
670) Gli Arabi prendono Cizico. Pace tra Longobardi e Bizantini.
672) Gli Arabi prendono Smirne ed alcune piazzeforti in Cilicia. A partire da questa data si comincia ad usare il cosiddetto "fuoco greco".
674) Un'immensa flotta ed un grande esercito arabo circondano Costantinopoli. E' l'inizio del "grande assedio". Se ne andranno d'Inverno, ma ritorneranno ogni primavera fino alla sconfitta.
678) Gli Arabi, sconfitti per mare e per terra, anche grazie al "fuoco greco", si ritirano definitivamente. Viene stipulata una pace trentennale tra Costantino IV ed il califfo Muawijah, che s'impegna a pagare un tributo annuo.
680) I Bulgari conquistano, dopo aver superato una sfortunata resistenza, il distretto di Varna. Viene stipulato un trattato di pace con i Longobardi. L'Imperatore convoca il VI Concilio ecumenico, che condurrà ad una riconciliazione con la Chiesa di Roma.
685) Muore Costantino IV; gli succede il figlio Giustiniano II, che costringe gli Arabi a dividere con lui i proventi che ricavavano da Cipro.
686) Intorno a quest'anno il duca di Benevento Romualdo conquista Taranto e Brindisi.
689) Vengono sconfitti gli Slavi ed i Bulgari che risiedevano intorno a Tessalonica. I circa trentamila prigionieri vengono "trapiantati" in Asia Minore.
690) Intorno a quest'anno parte della popolazione di Cipro è "trapiantata" a Cizico, che era rimasta spopolata a causa dell'occupazione araba; questo suscita le ire del califfo.
691) Iniziano i lavori del cosiddetto "Concilio di Trullo" (o "Quinisextum"), tenuto nella sala a cupola del Palazzo Magnaura e patrocinato dall'Imperatore.
692) Vittoria araba in Armenia. Si conclude il Concilio di Trullo, in cui vengono condannate usanze paganeggianti come la festa dei Brumalia e sono ribadite alcune usanze delle Chiese Orientali a scapito di quella romana; il Papa naturalmente non riconosce queste decisioni.
695) Giustiniano, inviso a tutti, viene deposto; al suo posto sale al trono Leonzio. Gli Arabi riescono in un primo tempo ad impadronirsi di Cartagine ma vengono respinti dall'esarca Giovanni.
697) Gli Arabi conquistano Cartagine definitivamente.
698) Leonzio è rinchiuso in un monastero, ed al suo posto sale al trono Tiberio, il drungarios (ammiraglio) della flotta imperiale dell'esarcato d'Africa, ormai ridotto a poche città costiere.
703) Giustiniano raccoglie un esercito per risalir sul trono, e riesce a penetrare in Costantinopoli con un manipolo di seguaci passando da un acquedotto. Tiberio, e Leonzio suo precettore furono arrestati mentre fuggivano e condotti dinnanzi a Giustiniano, il quale li fece decapitare nell'Ippodromo. Esiliato il patriarca Callinico; viene sostituito da Ciro.
705) L'imperatore Giustiniano, a cui stava sempre a cuore che i Canoni del Concilio di Trullo di suo ordine convocato fossero confermati dal Papa, perciò ne manda i volumi a Roma, con una lettera diretta al Pontefice, con cui lo pregava di radunare un Concilio, e notificare ciò che avrebbe approvato nei medesimi, rigettando il resto; il Papa Giovanni VII, figlio di un alto funzionario della corte bizantina, li accettò tali quali erano.
707) Muore il Papa Giovanni VII, greco, che aveva contribuito a ridiffondere in Roma il gusto dell'arte bizantina.
709) Tiana, in Cappadocia, viene conquistata dagli Arabi.
710) Il papa va a Costantinopoli per ordine dell'Imperatore Giustiniano. Pretendono alcuni autori, che l'Imperatore l'abbia chiamato per terminar le contese intorno ai Canoni del Concilio di Trullo. Il Papa ricevette grandi onori.
711) L'Imperatore Giustiniano si rende di nuovo odioso per le sue crudeltà; perciò i soldati dichiarano Imperatore un certo Bardane, cui mettono il nome di Filippico. Questi marciò addirittura su Costantinopoli, ed essendogli riuscito di prendere questa città, fece tagliar la testa a Giustiniano, e trucidare suo figlio Tiberio dell'età di sette anni. Il Patriarca Ciro venne scacciato e sostituito da Giovanni VI. Dopo una strenua resistenza, viene conquistata dagli Arabi Septem Fratres (od. Ceuta), l'estremo avamposto occidentale dell'Impero.
712) Filippico si dichiara per il Monotelismo; scaccia il patriarca Ciro, e mette in suo luogo Giovanni Monotelita, e fa tenere a Costantinopoli un Concilio, in cui si condanna il sesto Concilio ecumenico. Il Papa, sdegnato con l'Imperatore, lo priva di tutti gli onori che gli erano concessi in Italia. I Bulgari giungono alle porte di Costantinopoli. A Ravenna viene eretto il palazzo dell'esarca.
713) Artemio, primo segretario dell'Imperatore Filippico, lo acceca mentre dorme, e si fa riconoscere imperatore sotto il nome di Anastasio II. Era cattolico.
714) Teodosio, proclamato imperatore dalle truppe, marcia contro Anastasio e, vintolo, lo costringe a monacarsi. Dopo che è stato deposto il precedente, S. Germano è proclamato Patriarca.
716) Teodosio rinuncia all'Impero in favore di Leone Isaurico e si fa monaco.
717) Gli Arabi assediano Costantinopoli per la seconda volta; vengono respinti, come nel 674-8, anche con l'ausilio del fuoco greco.
718) Intorno a quest'anno Faroaldo, duca longobardo di Spoleto, occupa Classe ma la restituisce ai Bizantini per ordine del re Liutprando. 720) L'Imperatore Leone associa al potere suo figlio Costantino, di due anni, detto Copronimo perché mentre veniva battezzato "lordò li fonti battesimali".
722) L'Imperator Leone costringe gli Ebrei ed i Montanisti al battesimo; molti per la disperazione "si abbruciano nelle loro case".
725) Leone emana i primi editti iconoclasti, ed ordina all'esarca di catturare il Papa, il quale si allea con i Longobardi di Spoleto e della Toscana. L'esarca Paolo viene sconfitto. Liutprando conquista Narni e Classe, che dà alle fiamme.
726) S. Germano patriarca di Costantinopoli scrive in difesa del culto delle immagini contro Costantino vescovo di Nacolia in Frigia e Tommaso vescovo di Claudiopoli, i quali si erano pronunciati per l'iconoclastia. I duchi bizantini e l'esarca sono cacciati dall'Italia. Durante una delle loro periodiche incursioni, gli Arabi prendono Cesarea.
727) I popoli della Grecia e delle Cicladi si ribellano contro l'iconoclasta Leone, e fanno marciare un'armata condotta da un certo Cosma, che venuto a battaglia presso Costantinopoli, è sconfitto il 18 Aprile; viene catturato e decapitato. Viene pubblicata una raccolta di leggi imperiali detta Ekloge. Il duca bizantino di Roma viene accecato e sostituito con uno indigeno.
728) Il Papa Gregorio II intesse trame coi bizantini per impedire l'espansione longobarda.
729) Entro quest'anno il re Longobardo Liutprando aveva completato l' occupazione dell'Emilia bizantina e della Pentapoli, che tuttavia ritorneranno sotto il dominio imperiale dopo poco.
730) Il 7 Gennaio Leone emana un decreto contro le immagini; il Patriarca si rifiuta di sottoscriverlo, e questo basta a far andare l'Imperatore in tanta collera, che manda subito i suoi ufficiali a scacciarlo a pugni e con oltraggi dal palazzo Patriarcale, ed al suo posto pone Anastasio Syncelle. Leone, trovandosi il campo libero fa spezzare un grande crocifisso che era nel vestibolo del Sacro Palazzo. Lo scudiero Zuino, che ha compiuto il gesto, viene ucciso da alcune pie donne che lo fanno precipitare dalla scala; esse a loro volta sono giustiziate per ordine dell'Imperatore. Tumulti in Italia sedati dal papa Gregorio.
731) L'Imperatore fa arrestare in Sicilia e mandare al confino un messaggero del Papa.
732) Leone, in seguito allo scoppio di una ribellione in Italia appoggiata dal Papa (dovuta all'aumento di un terzo dell'imposta sulle persone fisiche), invia una poderosa flotta che fa naufragio nel mare Adriatico. Confisca i beni della Chiesa romana nel Meridione e fa perseguitare i cattolici in Oriente. Il nipote di Liutprando, Ildeprando, conquista Ravenna, poi ripresa dai Bizantini con l'aiuto dei Veneziani. Ildeprando è fatto prigioniero. [battaglia di Poitiers]
733) Il co-Imperatore Costantino sposa la figlia del khan dei Kazari, popolo tradizionalmente alleato con Bisanzio, e che gli presta un valido aiuto nella lotta contro i Musulmani.
740) Battaglia di Akroinon (Asia Minore), in cui gli Arabi sono duramente sconfitti.
741) Muore Leone; gli succede suo figlio Costantino Copronimo.
742) Ribellione di Artabaze, komes del tema Opsikion, che in un primo tempo ottiene alcuni successi e riesce ad impadronirsi della capitale.
743) L'Imperatore fa cavare gli occhi al Patriarca Anastasio per punirlo dell'appoggio che aveva dato alla ribellione, e gli fa percorrere la città legato ad un giumento con la testa rivolta verso la coda. Fa accecare il ribelle Artabaze ed i suoi figli Niceforo e Niceta. Per limitare l'eccessivo potere degli strateghi, prevenendo nuove ribellioni, i themi più grandi sono scomposti in unità più piccole. Liutprando attacca nuovamente Ravenna, ma ferma l'attacco per interecessione del papa ed intavola trattative con l'Imperatore.
744) Morte di Liutprando; le trattative si interrompono.
745) Epidemia di peste, che si protrarrà fino al 748.
746) Costantino riconquista Germanicea, nella Siria settentrionale, patria dei suoi antenati.
747) Lo stratego dei Cibirreoti, comandante della marina bizantina, sconfigge presso Cipro una flotta araba proveniente da Alessandria.
751) Caduta dell'esarcato di Ravenna, di Ferrara, Comacchio e dell'Istria per mano del re longobardo Astolfo. Il Papa si rivolge al regno dei Franchi per la propria protezione, e l'Imperatore per ritorsione affida al Patriarca di Costantinopoli la giurisdizione ecclesiastica sull'Italia Meridionale e l'Illiria.
752) Teodosiopoli e Melitene, fortezze confinarie tra Armenia e Mesopotamia, sono riconquistate, anche se per breve tempo, dai Bizantini. Astolfo re dei Longobardi conquista la Pentapoli.
754) Il 10 Febbraio nel Palazzo di Hieria inizia un Concilio iconoclasta, che si concluderà l'8 Agosto seguente nella chiesa delle Blachernae; viene emesso un anatema contro i più importanti iconoduli, tra cui S.Germano e S.Giovanni Damasceno, il Dottore d'Oriente.
756) Astolfo, vinto dai Franchi, cede i territori dell'esarcato di Ravenna al papa, invece che renderli ai legittimi proprietari (i bizantini), che inviano ambascerie a lamentarsi del fatto.
757) Costantino V dona a Pipino, re dei Franchi, un organo meccanico che verrà installato in una chiesa di Compiegne.
760) Arechi II, duca longobardo di Benevento, fa costruire in questa città una chiesa dedicata a S. Sofia, volendo imitare quella di Costantinopoli.
761/2) Si intensificano le persecuzioni dei monaci e le distruzioni di chiese e monasteri.
763) I Bulgari vengono duramente battuti ad Anchialo, alle foci del Danubio.
766) L'Imperatore fa gettare in mare il sarcofago di Santa Eufemia e fa sfilare i monaci di Costantinopoli nell'ippodromo con una donna ciascuno per mano, sottoponendoli alle ingiurie della folla. Viene riparato l'acquedotto di Valente, rimasto fuori uso dall'invasione araba del 626.
767) Il Patriarca Costantino, sebbene iconoclasta, si inimica l'Imperatore che lo sostituisce con Niceta e lo fa suppliziare e uccidere. Nello stesso anno l'abate Stefano di Auxentios, capo riconosciuto degli iconoduli, è linciato per le strade di Costantinopoli dagli iconoclasti.
768) Leone, il figlio diciottenne di Costantino, è associato all'impero.
770/771) Michele, "governatore di Anatolia", costringe i monaci a rinunciare ai voti, oppure ad andarsene in esilio a Cipro dopo essere stati accecati; distruzione di chiese e monasteri.
773) Nuova vittoria sui Bulgari. In questa occasione furono eccezionalmente adoperati come combattenti anche gli Optimatoi (v.).
774) Carlo Magno sconfigge il re Longobardo Desiderio, il cui figlio Adelchi fugge a Costantinopoli.
775) Il 14 Settembre muore l'Imperatore Costantino; suo figlio continua a regnare. Il Papa denuncia a Carlo Magno una congiura dei duchi longobardi del Friuli, di Spoleto, Benevento e Chiusi, che si sarebbero accordati con i bizantini per appoggiare un eventuale ritorno di Adelchi in Italia con truppe greche.
780) L'8 Settembre muore Leone, e regna Costantino Porfirogenito, associato al trono quattro anni prima. Irene fa da tutrice al figlio, e fa cessare le persecuzioni contro i monaci.
781) Vittoria araba nel Thema Trakesion. Irene acconsente a pagare un tributo.
784) Irene, su consiglio del Patriarca Tarasio, scrive al Papa ed agli altri Patriarchi d'Oriente indicendo un Concilio Universale sul tema delle immagini.
786) Il Concilio comincia a radunarsi il primo di Agosto nella chiesa dei Santi Apostoli, ma è funestato dall'intervento della Guardia Palatina, di tendenze iconoclaste. Per questo viene rimandato, e truppe iconodule sono fatte affluire nella capitale.
787) Il 24 Settembre, nella chiesa di S. Sofia a Nicea, ricomincia finalmente il Concilio, che finirà il 23 Ottobre nel palazzo Magnaura a Costantinopoli; viene sancita la condanna dell'iconoclastia. Adelchi sbarca in Calabria con truppe bizantine; viene sconfitto da Grimoaldo, figlio del duca di Benevento; si è incerti se sia morto in battaglia oppure sia tornato a Costantinopoli.
790) Un incendio doloso viene appiccato alla biblioteca patriarcale (alloggiata nel cosiddetto "Thomaitis Triklinios"); nel rogo vanno perdute le Interpretazioni delle Sacre Scritture, opera di S. Giovanni Crisostomo.
792) Vittoria bulgara a Marcellae; Irene acconsente al pagamento di un tributo; nonostante ciò, le ostilità ricominciano subito dopo. Costantino, per prevenire la popolarità di suo zio Niceforo lo fa accecare, e fa tagliare la lingua agli altri quattro fratelli di suo padre.
793) Repressa una rivolta nel thema Armeniacon.
795) L'imperator Costantino ripudia sua moglie Maria, sospettata di aver tentato di avvelenarlo, e sposa Teodetta, damigella d'onore di Irene. S. Teodoro abate, e S. Platone suo zio lo scomunicano, e con loro tutti i vescovi ed i monaci del Chersoneso e del Bosforo; Teodoro viene flagellato e mandato in esilio.
797) Irene fa cavare gli occhi a Costantino e assume la reggenza; l'ex-Imperatore muore il 19 Agosto. L'Imperatrice diminuisce la pressione fiscale per tentare di ingraziarsi i sudditi ed in particolar modo gli abitanti della capitale.
800) [Carlo Magno è incoronato a Roma dal Papa come Imperatore dei Romani]
802) Giungono messi da Roma che propongono un matrimonio tra Carlo Magno e Irene, ma poco dopo il patrizio Niceforo usurpa l'impero e relega Irene nell'isola di Lesbo.
803) Irene muore in esilio il 9 Agosto; Niceforo associa all'Impero il figlio Stauracio. Il nuovo Imperatore intraprende una severa riforma fiscale, per rimediare alle riforme demagogiche di Irene.
805) Riconquista del Peloponneso. Il Doge di Venezia riconosce l'autorità di Carlomagno per sottrarsi all'influenza bizantina.
806) Il Patriarca Niceforo ristabilisce in un Concilio il sacerdote Giuseppe che aveva unito in matrimonio Costantino e Teodetta; S. Platone e S. Teodoro (abate di Studion) si separano dalla comunione del Patriarca. Il califfo Harun al- Rashid avanza con un poderoso esercito verso Ancyra; Niceforo è costretto a fermarlo con un donativo, dal momento che la maggior parte delle truppe sono impegnate nei Balcani.
808) L'Imperatore Niceforo si schiera a favore di Giuseppe e manda i dissidenti in esilio.
809) La fortezza di Serdica è distrutta dai Bulgari. Venezia si sottrae all'influenza carolingia e preferisce tornare in rapporti con Bisanzio.
810) Niceforo grava chiese e monasteri di pesanti tasse.
811) L'Imperatore conquista e rade al suolo Pliska, la capitale del khanato di Bulgaria; il khan Krum fugge e viene inseguito dalle truppe imperiali, che cadono in un'imboscata. Il 13 Luglio Niceforo viene sconfitto e ucciso dai Bulgari. Suo figlio Stauracio, gravemente ferito, riesce a raggiungere Adrianopoli dov'è proclamato Imperatore. Consapevole di avere poco da vivere, abdica a favore del cognato Michele Curopalata.
812) Michele fa cacciare Giuseppe in esilio, ed ordina una persecuzione contro i Manichei. Inoltre riconosce imperatore d'Occidente Carlo Magno.
813) Il 25 Maggio l'Imperatore è sconfitto dai Bulgari; si ritira a vita monastica con moglie e figli; l'11 Luglio diventa Imperatore Leone l'Armeno. I Bulgari di Krum assediano Costantinopoli in seguito ad una vittoria presso Adrianopoli; i Bizantini si prendono la rivincita a Mesembria.
814) Leone abbraccia l'iconoclastia e fa incarcerare i vescovi iconoduli. Krum si ripresenta con un esercito alle porte della capitale ma muore per un'emorragia cerebrale.
815) Persecuzioni contro cattolici e iconoduli; viene annullato il Concilio del 787.
820) Leone è ucciso nel proprio palazzo, mentre ascolta i mattutini della notte di Natale; Michele Balbo, che si trovava in prigione per aver cospirato contro di lui, viene proclamato Imperatore.
821) Michele richiama gli esuli, ma rimane iconoclasta; si continua a perseguitare i cattolici. Un'armata guidata da un suo ex compagno d'armi, Tommaso, che raccoglieva iconoduli e disperati ed era appoggiata dal califfo, tenta di assediare Costantinopoli, ma viene dispersa da Omurtag, il nuovo khan dei Bulgari, alleato dell'Imperatore.
823) Tommaso è catturato ad Arcadiopoli, dove si era rifugiato, e fatto morire tra atroci torture.
827) Gli Arabi conquistano Creta, e completano l'occupazione di Malta. Nello stesso anno Eufemio da Messina, un ufficiale che temeva l'ira dell'Imperatore, chiama in Sicilia gli Arabi d'Africa, che sbarcano a Mazara e iniziano la conquista dell'isola. Michele II invia in dono a Ludovico il Pio un prezioso codice di Dionigi l'Areopagita (l'attuale Par. Gr. 437).
828) Gli Arabi conquistano Agrigento.
829) Michele Balbo muore il primo di Ottobre; gli succede suo figlio Teofilo. Sotto il suo regno architetti bizantini costruiranno a Sarkel, alle foci del Don, una fortezza per aiutare gli alleati Kazari.
831) Gli Arabi conquistano Palermo.
832) Teofilo ordina la distruzione di qualunque tipo d'immagine a carattere religioso.
835) Gli Arabi occupano Brindisi.
836) Gli Arabi occupano le Lipari.
838) Gli Arabi prendono Amorio (città della Frigia).
840) Gli Arabi prendono Taranto.
841) Gli Arabi prendono Bari.
842) L'Imperatore muore il 30 Gennaio; fu l'ultimo degli iconoclasti. Sale sul trono suo figlio Michele Porfirogenito, sotto la reggenza di sua madre, l'Imperatrice Teodora; la seconda domenica di Quaresima furono ristabilite le immagini, e questa divenne una ricorrenza della chiesa ortodossa. Il Patriarca Giovanni VII viene deposto e sostituito con S. Metodio.
843) Gli Arabi conquistano Messina.
844) Creta viene riconquistata per breve tempo; gli Arabi si prendono la rivincita sui Bizantini al Mauropotamo.
845) Teodora manda un esercito in Armenia contro la setta manichea dei Pauliciani, e ne stermina circa centomila; i superstiti vengono accolti dai Musulmani.
849) Gli Omayyadi di Cordova conquistano le Baleari, rimaste possesso bizantino fin dai tempi di Giustiniano I.
853) Una gigantesca flotta bizantina si presenta alle foci del Nilo; Damietta viene presa e data alle fiamme.
858) Il Cesare Bardas regge l'Impero sotto il nome del giovane Michele che pensa soltanto a sollazzarsi; fece scacciare il Patriarca Sant'Ignazio, che gli aveva impedito l'entrata in chiesa per via di una tresca con la nuora. Molti vescovi si opposero a questa decisione, ma Bardas seppe convincerli tutti ad acconsentire alla deposizione d'Ignazio, promettendo ad ognuno la carica di Patriarca, purchè alle prime la rifiutassero; dopo che tutti ebbero fatto questo, fece patriarca l'eunuco Fozio, famoso per la sua cultura, che percorse tutta la carriera ecclesiastica in sei giorni (il primo giorno fu fatto monaco, il secondo lettore, il terzo suddiacono, il quarto diacono, il quinto sacerdote, il sesto, giorno di Natale, vescovo).
859) Fozio, dopo aver tentato invano di riconciliarsi con Sant'Ignazio, gli fa scagliare contro un'anatema da un Concilio, e lo invia in esilio a Mitilene. Gli Arabi conquistano Enna.
860) L'Imperatore (di nome) Michele fa maltrattare il vescovo di Tessalonica che l'aveva rimproverato per la sua scapestratezza; si dice che abbia detto: "Teofilo (il capo della brigata di giovani di cui faceva parte) è il mio Patriarca, Fozio quello di Cesare (ovvero di Bardas), e Ignazio quello dei Cristiani". Il Papa manda dei legati per informarsi di Ignazio, ma vengono tenuti per tre mesi in prigione. Intanto, i Russi giungono sotto le mura di Costantinopoli.
861) Dopo altri cinque mesi di prigionia, i legati pontifici acconsentono a partecipare ad un Concilio dove Ignazio viene deposto, pur contro la sua volontà; per costringerlo a ritirarsi volontariamente viene rinchiuso per quindici giorni nel sepolcro di Costantino Copronimo; al termine dei quali, è costretto a tracciare un segno su una pergamena nella quale dichiarava di rinunciare alla carica. Il Papa, alla presenza dell'ambasciatore dell'Imperatore, dichiarò che non avrebbe mai accettato come valida quella dichiarazione. Incursioni dei Russi nei dintorni di Costantinopoli. Fallisce un tentativo bizantino di riconquistare Malta.
863) Il Papa scomunica Fozio. Grande vittoria bizantina sugli Arabi in Paflagonia. A Costantinopoli viene fondata la prima università laica.
864) I Bulgari si convertono al cristianesimo accettando la supremazia religiosa del patriarca di Costantinopoli.
865) Barda è ucciso da Basilio il Macedone, uomo di fiducia di Michele. Gli Arabi conquistano Noto in Sicilia.
866) Fozio scomunica il Papa. Si tenta di far allontanare l'imperatore del Sacro Romano Impero dall'orbita del Papa riconoscendogli il titolo di basileus (fino ad allora lui ed i suoi predecessori avevano dovuto accontentarsi della qualifica di rex). Basilio è proclamato co-Imperatore.
867) Basilio fa uccidere Michele che stava complottando contro di lui. Fozio viene scacciato, ed al suo posto ritorna S. Ignazio, fatto venire da Lesbo con la Galea Imperiale. Una flotta bizantina, comandata da Ooryphas, e trasportata via terra da una parte all'altra dello stretto di Corinto, libera Ragusa dall'assedio arabo.
869/70) Concilio generale di Costantinopoli, dove Fozio viene definitivamente condannato, e rientra quindi lo scisma che s'era prodotto. Nell'870 viene pubblicato il Procheiron, manuale di diritto romano, e Malta viene occupata dagli Arabi. Basilio in quest'anno avvia trattative di alleanza con Ludovico II, sovrano del Sacro Romano Impero.
872) Conversione dei Russi all'ortodossia; Ignazio manda loro un arcivescovo. Distruzione della cittadella di Tefrice, che aderiva all'eresia pauliciana.
873) L'Imperatore conquista Samosata ma viene sconfitto a Melitene. Il principato di Benevento si pone per alcuni anni sotto protettorato bizantino.
876) I Bizantini strappano Bari al Sacro Romano Impero, che l'aveva presa agli Arabi cinque anni prima. Inizia una campagna contro il ducato di Benevento.
878) Forti contrasti tra il Papa e Ignazio su quale delle due chiese dovesse tenere sotto la sua influenza la Bulgaria; intanto Fozio scrive un opuscolo in cui magnifica i natali di Basilio, di basse origini, ottenendone la riconoscenza; alla morte di Ignazio viene richiamato a Costantinopoli e reinsediato nella carica di Patriarca. Gli Arabi conquistano Siracusa.
879) Il Papa manda alcuni suoi legati; viene indetto un Concilio per ratificare l'elezione del nuovo Patriarca; Fozio sarebbe stato riconosciuto dal Pontefice se avesse riconosciuto i suoi precedenti errori, se gli fosse stata concessa la giurisdizione sulla Bulgaria, e, clausola segreta, se l'Imperatore gli avesse prestato aiuto contro i Saraceni che infestavano i suoi domìni.
880) Il Concilio si conclude con il riconoscimento di Fozio.
886) Basilio muore; gli succede il figlio Leone il Saggio, che fa scacciare Fozio ed eleva suo fratello Stefano Syncello alla carica patriarcale.
888) Viene pubblicata a Costantinopoli un'importantissima raccolta di leggi imperiali (Basilikà).
891) Probabilmente in quest'anno muore Fozio; il Fleury ha detto che "era l'ingegno più fino, e l'uomo più dotto del suo secolo; egli era un perfetto ipocrita, operando da malvagio, e parlando da santo. Scrisse la Biblioteca, il Monocanone, e alcune lettere nelle quali dissertava di problemi teologici relativi alle Sacre Scritture".
896) Disfatta bizantina di fronte ai Bulgari a Bulgarophygon.
901) Il Patriarca Nicola viene esiliato perchè si oppone alle quarte nozze (proibite presso i Greci) di Leone.
902) L'emiro di Sicilia, Brachimo, rade al suolo Taormina, i cui sopravvissuti si rifugiano nella rocca di Rametta; vengono conquistate anche Catania ed Aci. Demetriade, città costiera della Tessaglia, è saccheggiata dagli Arabi.
904) Leone di Tripoli saccheggia Tessalonica.
906) Viene scacciato il Patriarca Nicola Mistico, e sostituito con Eutimio.
907) Leone convoca a Costantinopoli un Concilio, dove con l'approvazione di molti vescovi e dei legati del Papa, probabilmente corrotti, ottiene una dispensa per il proprio quarto matrimonio, deponendo definitivamente Nicola. Oleg, signore di Kiev, minaccia la capitale bizantina.
910) Il figlio dell'Imperatore, Costantino Porfirogenito, è associato al potere. Una flotta bizantina proveniente da Cipro devasta Laodicea in Siria.
911) Leone il Saggio muore l'11 Maggio; tra le sue opere, si ricordano orazioni pronunciate in occasione di varie ricorrenze. Gli successe il fratello Alessandro, che fece richiamare Nicola. Tuttavia questo Imperatore non si mostrò molto pio, se è vero che una volta fece sacrificare agli idoli che si trovavano nell'Ippodromo, esclamando che i Romani, quando sacrificavano a quegli dei, erano invincibili. Viene deposto il Patriarca Eutimio, e viene reintegrato Nicola. Fallisce un tentativo di riconquista di Creta.
912) Alessandro muore il 7 Giugno; Costantino VII continua a regnare da solo. Il rinnegato Leone di Tripoli distrugge i resti della flotta che aveva attaccato Creta.
915) Un'azione congiunta dei Bizantini e delle truppe dei ducati di Capua e Napoli distrugge la base saracena delle foci del Garigliano.
918) Reggio Calabria è saccheggiata dagli Arabi di Al-Mahdi.
919) Costantino associa all'Impero suo suocero Romano Lecapeno.
920) Romano convoca un Concilio, dove sono proibite assolutamente le quarte nozze, e sottoposte a severe restrizioni le terze.
922) L'Imperatore emana una novella a favore dei piccoli proprietari. Taranto saccheggiata da bande arabe.
923) Il khan bulgaro Simeone occupa Adrianopoli.
924) La flotta bizantina distrugge presso Lemno quella del rinnegato Leone di Tripoli.
925) La cittadina pugliese di Oria è distrutta da Al-Mahdi; per trentotto anni le città apule dovranno pagare un tributo per non subire l'identica sorte.
929) Al-Mahdi saccheggia Catanzaro che non ha pagato il tributo.
931) Scacciato il Patriarca Trifone; la sede rimarrà vacante per un anno e mezzo. Giovanni Curcuas prende Melitene ma non riesce a tenerla. 933) Teofilatto, figlio di Romano, diviene Patriarca.
934) Giovanni Curcuas riconquista Melitene . Attacco magiaro a Costantinopoli.
938) Alcuni successi arabi nell'alta valle dell'Eufrate.
940) Gli Arabi devastano il thema di Colonea.
941) Viene respinta una flotta di Russi in Bitinia. Le truppe bizantine, tiepidamente appoggiate dal re d'Italia Ugo di Provenza, falliscono nel distruggere la base saracena di Frassineto (Provenza).
943) Il generale Giovanni Curcuas conquista Edessa, Martiropoli, Amida, Dara e Nisibis. Attacco magiaro a Costantinopoli.
944) Romano Lecapeno fa portare a Costantinopoli l'immagine miracolosa di Edessa, un panno su cui era impresso il volto di Cristo, che, secondo la tradizione, vi si era asciugato dopo aver sudato sangue nell'orto degli ulivi. Stefano, uno dei figli di Romano, lo rapisce e lo costringe a farsi monaco nell'isola di Protè.
945) Costantino Porfirogenito scopre una congiura tramata ai suoi danni dai figli di Romano, Stefano e Costantino; li fa arrestare, radere come monaci e poi li manda in esilio.
946) Viene inviata un'ambasceria agli Omayyadi di Cordova nell'intento di stringere un'alleanza contro i Fatimidi che governavano Africa e Sicilia.
947) Nuove leggi in favore dei piccoli proprietari terrieri. Una nuova ambasceria viene inviata a Cordova.
948) Messaggeri provenienti da Cordova giungono a Bisanzio.
949) Fallisce un'offensiva bizantina contro i corsari di Creta; temendo che questi potessero venire aiutati dagli Omayyadi di Spagna, si inviarono tre navi in osservazione al largo delle coste iberiche. Viene riconquistata Germanicea.
952) Vittorie bizantine di scarso effetto nella valle dell'Eufrate. Gli Arabi si riprendono Germanicea. Un'armata bizantina è sconfitta dagli Arabi a Gerace (Locri); questi occupano Reggio e vi costruiscono una moschea.
954) Un' altra armata bizantina riconquista Reggio, distrugge la moschea, saccheggia la costa siciliana, riconduce Napoli nell'orbita dell'Impero e si ritira ad Otranto.
956) Una flotta congiunta dei Bizantini e degli Omayyadi di Spagna sconfigge i Fatimidi nel Canale di Sicilia.
957) La città siriaca di Hadath si arrende all'esercito imperiale.
958) Giovanni Zimisce conquista Samosata.
959) Attacco magiaro a Costantinopoli.
960) Costantino muore; fu autore di varie opere di erudizione: Il libro dei themi, L'amministrazione dell'Impero, Il libro delle cerimonie, La vita di Basilio e altri; sale al trono suo figlio Romano, associato al trono già dal 948.
961) Riconquista di Creta effettuata da Niceforo Foca. Attacco magiaro a Costantinopoli.
962) I Bizantini prendono Aleppo.
963) Romano il giovane muore il 15 Marzo; gli succede Niceforo Foca, la "morte bianca dei Saraceni".
964) Le truppe inviate per liberare la rocca di Rametta dall'assedio sono sconfitte.
965) Riconquista di Tarso e di Cipro. Caduta di Rametta, ultimo baluardo bizantino in Sicilia.
966) Ottone I, alleato dei duchi longobardi, conduce un'infruttuosa spedizione contro i Bizantini nell'Italia Meridionale. Fallisce un tentativo di espugnare Antiochia.
968) Gli ambasciatori bulgari che pretendono un tributo vengono frustati e insultati pubblicamente. Una lettera del Papa a Niceforo, che è definito "Imperatore dei Greci" in contrapposizione ad Ottone "Imperatore dei Romani", lo manda su tutte le furie. Per ritorsione, il basileus proibisce il rito latino nell'Italia Meridionale ed annette il vescovato d'Otranto al patriarcato di Costantinopoli.
969) Niceforo riconquista Antiochia; qualche tempo dopo è ucciso nel sonno dal generale Giovanni Zimisce, chiamato a Costantinopoli dall'Imperatrice Teofania. Questi, salito al trono, richiama i vescovi che erano stati esiliati dal suo predecessore per non aver gradito l'idea di dichiarare martiri i soldati morti in guerra, ma allo stesso tempo toglie le rendite assegnate a chiese e monasteri, e si arroga il diritto di scegliere personalmente i vescovi.
970) Deposto il Patriarca Basilio e sostituito con Antonio Studita.
971) Zimisce conquista la capitale bulgara Preslav, e nello stesso anno fa erigere a Costantinopoli la chiesa del Salvatore presso la Chalke.
972) La principessa Teofano è inviata in sposa all'imperatore Ottone II.
974) Zimisce conquista Emesa, Baalbek, Tiberiade, Nazareth, Acri, Cesarea, Beirut e Sidone.
975) Giovanni Zimisce conquista Damasco; muore di tifo il 4 Dicembre, ed ha per successori i figli di Romano il giovane, Basilio e Costantino; fa loro da rettore l'eunuco Basilio, loro prozio.
976) Un attacco congiunto di Bizantini e Pisani contro Messina viene respinto dall'emiro di Sicilia.
979) Barda Foca, discendente di Niceforo, su incarico dell'Imperatore sconfigge l'usurpatore Sclero. Il Patriarca Antonio rinuncia alla carica; la sede rimarrà vacante per quattro anni.
981) L'armata del Sacro Romano Imperatore, Ottone II, prende Salerno.
982) Ottone II conquista Taranto. Il governo di Bisanzio paga i Saraceni perchè combattano Ottone, che vede la sua armata annientata da questi nella battaglia di Capo Colonna, dove a stento riesce a salvarsi.
983) Diviene Patriarca Nicola Crisobergio.
986) Lo zar bulgaro Samuele conquista Larissa e batte un'armata imperiale.
989) Barda Foca si allea con Sclero per conquistare il trono, ma dapprima è sconfitto dalle truppe russe inviate dal principe Vladimir, alleato di Basilio, e poi annientato definitivamente dalle truppe imperiali l'anno dopo. Un terremoto danneggia la cupola e l'abside orientale di S. Sofia; Basilio completerà il restauro dopo pochi anni.
995) Intorno a quest'anno viene completato il Lessico di Suda, un' "enciclopedia bizantina" composta da circa trentamila voci. Contemporaneamente Basilio respinge un'invasione araba della Siria.
996) Primo Chrysobullon a favore di Venezia. Nello stesso anno, Basilio emana una novella a sfavore delle grandi famiglie latifondiste, i cui massimi rappresentanti erano i Foca nella loro roccaforte di Cesarea.
997) Il generale Niceforo Urano sconfigge lo zar dei Bulgari, Samuele, che tentava di invadere la Grecia. Il vescovo calabrese Giovanni Filagato, ex-ambasciatore di Ottone III, grazie agli intrighi dell'ambasciatore bizantino a Roma è proclamato antipapa.
998) Filagato è mutilato e rinchiuso in un monastero dalle truppe di Ottone III. Il Doge di Venezia Pietro Orseolo II sconfigge definitivamente i pirati croati detti Narentani, e per questo Bisanzio lo insignisce del titolo di Dux Dalmatiae.
1001) Vittorie di Basilio in Bulgaria; sono prese Pliska e le due Preslav.
1002) Una spedizione condotta con l'appoggio di Venezia libera Bari che era stata momentaneamente occupata dagli Arabi.
1004) Viene conquistata Skoplje.
1005) Durazzo è riconquistata ai Bulgari. Reggio Calabria, occupata dagli Arabi, è liberata da Bizantini e Pisani.
1014) I Bulgari sono duramente sconfitti a Cleidon.
1018) Annessione della Bulgaria. Rivolta popolare a Canne repressa da truppe bizantine.
1020) I Bizantini si espandono in Italia Meridionale, conquistando parte della provincia di Benevento. Il Papa teme che stiano puntando verso Roma e chiede l'aiuto di Enrico II.
1022) Le truppe di Enrico non riescono a conquistare la rocca bizantina di Troia e si ritirano. Basilio stipula un accordo col re d'Iberia: alla sua morte lascerà il regno in eredità a Bisanzio.
1024) Il Papa accetta di dichiarare il Patriarca di Costantinopoli "universale nella sua sfera".
1025) A Dicembre muore Basilio.
1028) Il 12 Novembre muore Costantino; gli succede il proprio genero Romano Argiro.
1032) Conquista di Edessa da parte del generale Giorgio Maniace.
1034) L'11 Aprile Romano è strangolato dagli emissari di Michele, un cambiavalute di cui si era invaghita l'Imperatrice Zoe; Michele la sposa ed è fatto Imperatore, e suo fratello Giovanni tenta invano di appropriarsi del titolo di Patriarca.
1035) Michele è soggetto ad attacchi di epilessia, e viene considerato indemoniato; questo avvenimento e alcuni prodigi che seguirono fecero temere la collera divina, e vennero fatte processioni espiatorie.
1038) Vengono riconquistate, per mezzo della "Guardia Normanna", un corpo di èlite formato da guerrieri provenienti da Russia, Inghilterra e Scandinavia, le città di Siracusa, Taormina e Messina; il loro possesso sarà mantenuto per cinque anni.
1040) Michele Paflagone, su consiglio del potentissimo eunuco Giovanni Orfanotrofo, suo fratello, impone ai bulgari di pagare le tasse in moneta invece che in natura come era stato loro concesso da Basilio II. Scoppia una rivolta guidata da un certo Doliano. Quasi tutta la flotta imperiale alla fonda nel Corno d'Oro è distrutta da un incendio.
1041) Michele, che in questo anno ha finito di soffocare la rivolta bulgara, muore il 10 Dicembre; diviene Imperatore un altro Michele, nipote del defunto, precedentemente adottato da Zoe ed insignito del titolo di Cesare. I Normanni invadono la Puglia bizantina.
1042) Michele Calafata relega Zoe in un'isola, ma la popolazione inferocita lo insegue persino dentro al monastero di Studion, gli cava gli occhi e lo costringe a monacarsi. Zoe è richiamata, e le viene assegnata come co-imperatrice sua sorella Teodora, con la quale era in pessimi rapporti. Zoe dopo tre mesi caccia la sorella e sposa Costantino Monomaco, fatto incoronare Imperatore. Giorgio Maniace, generale bizantino, sconfigge i Normanni a Napoli. Il principe slavo della Zeta, Stefan Vojislav, vince le truppe bizantine rendendosi autonomo dall'Impero.
1043) Maniace, il generale vincitore in Sicilia, marcia su Costantinopoli per strappare il potere all'aristocrazia latifondista che sta mandando in rovina il sistema dei themi, ma nel corso di una battaglia viene ucciso da una freccia. Una flotta di 400 zattere russe attacca Costantinopoli, ma viene sbaragliata.
1045) Vengono fondate nella capitale due università, una di filosofia (il cui rettore, detto hypatos philosophon, "console dei filosofi", è Michele Psello), e una di diritto (diretta dall'amico di Psello, Giovanni Xifilino). L'Iberia viene annessa secondo i patti del 1022.
1046) I Normanni sconfiggono i Bizantini presso Taranto.
1047) L'usurpatore Leone Tornicio, appoggiato dall'esercito d'Occidente, assedia invano Costantinopoli.
1050) Annessione dell'Armenia.
1051) Truppe bizantine occupano Bari.
1053) Il califfo d'Egitto, tradizionalmente amico di Bisanzio, invia in dono a Costantino Monomaco un cammello ed un elefante.
1054) Fortissimi contrasti dottrinali fra Chiesa cattolica e ortodossa, nonostante i tentativi di Costantino di riappacificare le parti in causa; l'Imperatore arriva addirittura a dover salvare i legati Pontifici che si stavano recando ad un falso Concilio indetto dal Patriarca Michele Cerulario, che in realtà li avrebbe esposti al linciaggio popolare. A questo punto, lo scisma tra le due Chiese è inevitabile. Costantino muore il 30 Novembre; gli succede Teodora (Zoe era morta da qualche anno).
1056) Alla morte di Teodora, il potere viene preso dal patrizio Michele Strationico.
1057) L'incapacità di Michele lo fa sostituire il 10 Giugno dal generale Isacco Comneno, che si applica a risanare l'erario, riducendo per prima cosa i sussidi statali a chiese e monasteri.
1058) Il Patriarca Michele Cerulario, che pare aspirasse al trono, viene deposto grazie anche ai maneggi di Psello, che tuttavia ne farà un appassionato elogio funebre.
1059) Isacco, che nello stesso hanno ha ottenuto una modesta vittoria su Ungari e Pecceneghi, ossessionato dai consigli di Psello in tal senso, dichiara la propria incapacità a risolvere la gravissima crisi, e si fa monaco, lasciando il trono a Costantino Ducas. I Normanni conquistano Catanzaro.
1060) I Normanni conquistano Cosenza.
1061) Fallisce una rivolta contro Costantino Ducas nella quale sono coinvolti l'eparca di Costantinopoli e membri della flotta.
1064) Gli Ungari conquistano Belgrado. Giovanni Xifilino, grande amico di Psello, diviene Patriarca. Gli Uzi invadono i territori balcanici dell'Impero, ma dopo essere stati decimati da un'epidemia si sottomettono ai Bizantini.
1065) I Selgiuchidi occupano Ani, capitale dell'Armenia bizantina.
1067) Morte di Costantino Ducas. Per un breve periodo il potere effettivo viene esercitato da Psello, che con la sua inerzia nel campo militare si inimica buona parte dei suoi vecchi sostenitori. I Turchi espugnano Cesarea.
1068) Il primo Gennaio sale al trono Romano Diogene.
1071) Romano Diogene è sconfitto e preso prigioniero dai Turchi a Mantzinkert; a Costantinopoli il Cesare Giovanni Ducas, sobillato da Psello, fa dichiarare Imperatore suo nipote Michele; Romano riesce a concludere un trattato con i Turchi e torna alla capitale, ma là gli vengono strappati gli occhi, e questo causerà la sua morte. Bari e Brindisi sono conquistate da Roberto il Guiscardo. Fine del dominio bizantino in Italia.
1072) Repressione di una rivolta slava.
1073) Urselio (il mercenario normanno Roussel di Bailleul) istituisce un proprio Stato indipendente nei territori bizantini dell'Asia Minore; venne sbaragliato pochi anni dopo.
1078) Michele Ducas è fatto deporre e costretto a ritirarsi a vita monastica da Niceforo Botaniate, che è incoronato il 25 Marzo; il Papa lo scomunica come usurpatore. Muore Michele Psello, autore della Cronografia e di molteplici scritti eruditi; di lui l'Ostrogorsky ha detto: "Con la sua feconda influenza culturale, con la sua funesta attività politica e con la sua estrema depravazione morale, Psello è la figura più caratteristica di questa età". Muore anche il Patriarca Giovanni Xifilino.
1080) Tutta l'Asia Minore è in mano ai Turchi Selgiuchidi, fuorchè Sinope e Trebisonda che hanno però subito una breve occupazione doo Mantzinkert
1081) Alessio Comneno prende il potere, e per ricavare monete fa fondere il vasellame delle chiese; poi, per acquietare gli animi dei religiosi, emana la "Bolla d'oro", nella quale, anche a nome dei suoi successori, s'impegna per il futuro a non toccare più i paramenti sacri. Roberto il Guiscardo conquista Corfù e Durazzo e marcia verso la Tessaglia.
1082) Inviati dell'Imperatore fanno scoppiare una rivolta in Italia Meridionale; Roberto il Guiscardo è costretto a tornare precipitosamente indietro, e lascia il comando delle operazioni al nipote Boemondo di Taranto.
1083) Alessio riconquista Castoria ai Normanni, e, istigandogli contro i suoi baroni, vanifica gli sforzi di Boemondo che non può che ritirarsi definitivamente dall'Illiria.
1084) I Selgiuchidi conquistano definitivamente Antiochia.
1087) In un Concilio convocato da Alessio si ribadisce che l'Imperatore ha il pieno diritto di nominare i vescovi. Alessio stupisce gli ambasciatori dei Peceneghi (contro i quali sta conducendo una campagna) predicendo un'eclissi solare.
1090/91) Attacchi dei Peceneghi, che arrivano ad assediare Costantinopoli; vengono completamente annientati nella battaglia del Monte Levunion. I Selgiuchidi prendono Efeso.
1093) Alessio emana un decreto nel quale dichiara che coloro a cui sarebbero stati destinati come vescovi in Oriente avrebbero potuto tenersi i loro vecchi possessi, dal momento che molti di quei vescovati erano occupati dai Turchi che ne incameravano le rendite.
1095) Gli ambasciatori di Alessio raggiungono Papa Urbano II a Piacenza e fanno presente la difficile situazione della cristianità nei luoghi santi. Il Papa comincia a maturare l'idea di crociata. Nello stesso anno, per proteggere Nicomedia e la Bitinia dagli attacchi dei Turchi, l'Imperatore fa completare un canale (iniziato da Anastasio 600 anni prima) che le separa dal resto dell'Asia Minore. Per rendere più sicura l'opera costruì inoltre nel suo punto più debole un forte (noto come la Torre di Ferro).
1096) I "Crociati straccioni" guidati da Pietro l'Eremita, dopo aver saccheggiato e distrutto varie cittadine in Ungheria, si accingono ad attaccare Nissa, ma vengono massacrati dalle truppe del governatore bizantino Niceta.
1097) I Crociati conquistano Nicea e, secondo i patti, la restituiscono all'Imperatore Alessio, che tuttavia, allarmato dalla indisciplinatezza di quelle truppe, da allora in avanti cessa di assicurare i rifornimenti.
1098) Alessio intraprende la riconquista la parte occidentale dell'Asia Minore.
1099) Scontri vittoriosi contro una flotta pisana comandata dall'arcivescovo Daimberto, che poi ripiega su Gerusalemme della quale viene fatto Patriarca.
1100) Intorno a questa data, inviati bizantini provenienti da Cipro, per dar man forte a Raimondo di Provenza impegnato nell'assedio di Tripoli siriaca, costruiscono un forte sul Monte Pellegrino (che poi sarebbe divenuto noto come Castel dei Pellegrini).
1101) Un distaccamento normanno, in viaggio verso Antiochia per aiutare Boemondo, strappa Ancyra ai Turchi. Questi Normanni finiscono massacrati dai Musulmani a Mersivan, ma la città passa nelle mani dei Bizantini.
1103) Truppe bizantine conquistano Seleucia e Kourikos.
1104) Approfittando di un momento di debolezza dei Regni Crociati, il generale bizantino Monastras riconquista la Cilicia e le città costiere della Siria.
1105) Il principe armeno Oshi, della stirpe degli Arsacidi, è nominato governatore della Cilicia; di lì a poco questo territorio verrà meno alla sovranità bizantina.
1107) Fallisce un tentativo, condotto dal generale Contostefano, di riconquistare Otranto. Il Normanno Boemondo di Taranto viene sconfitto presso Durazzo, ed è costretto a dichiararsi vassallo di Alessio.
1118) Il 15 Agosto muore Alessio, e gli succede suo figlio Giovanni Comneno. La figlia del primo, Anna, compone in onore del padre il poema epico in prosa Alessiade, in quindici libri.
1121) L'Imperatore sconfigge definitivamente i Peceneghi.
1126) Fallisce un tentativo di revocare i privilegi commerciali che erano stati concessi a Venezia per l'aiuto prestato contro i Normanni dell'Italia Meridionale.
1129) Un principe armeno appoggiato dai Regni Crociati conquista la Cilicia.
1130) Muore lo storico Zonaras, autore di una "Epitome di storie" in diciotto libri, dalla creazione del mondo fino al 1118.
1135) Riconquista bizantina di Melitene e, più tardi, della Cilicia.
1137) Riconquista di Antiochia. Intorno a quest'anno si insedia in Trebisonda l'usurpatore Costantino Gabras, che vi risiederà per alcuni anni.
1143) L'8 Aprile muore Giovanni, e gli succede suo figlio Manuele.
1146) Il Patriarca Michele Oscita rinuncia alla carica, e viene sostituito da Cosma II.
1147) Diffidenza di Manuele verso i Crociati, che dichiarano di essere stati traditi più volte da lui. Cosma II viene deposto e sostituito con Nicolao Muzalone.
1149) Riconquista di Corfù ai Normanni con l'aiuto di Venezia.
1151) Il Patriarca si ritira e viene rimpiazzato da Teodoro.
1155) Truppe bizantine occupano la costa adriatica da Ancona a Bari.
1156) Normanni e Veneziani coalizzati respingono definitivamente i Bizantini.
1162) Manuele comincia a finanziare la ricostruzione delle mura di Milano, nella sua politica di opposizione a Federico Barbarossa.
1166) Mentre il Papa è impegnato in un conflitto con Federico II, gli giunge un inviato di Manuele, che gli propone aiuti militari e la fusione delle Chiese greca e latina in cambio del ritorno del titolo di "Sacro Romano Imperatore" ai sovrani d'Oriente. Legati pontifici raggiungono Costantinopoli. Su istigazione bizantina, e grazie ai fondi inviati da Bisanzio, nasce la Lega Lombarda. Muore lo scrittore Teodoro Prodromo, autore di poesie e del romanzo "Gli amori di Rodante e Dosicle".
1167) Grazie a contrasti tra le popolazioni slave Manuele riconquista Dalmazia, Bosnia, Croazia e la città di Sirmio.
1168) Giunge a Roma una seconda ambasceria di Manuele, che stavolta offre oro al Papa per ottenere la desiderata qualifica di "Sacro Romano Imperatore"; il Papa rifiuta. Nello stesso anno ha luogo una spedizione congiunta bizantino-crociata contro Damietta, che pur tra reciproche incomprensioni porta alla conquista della città.
1169) Trattato con Genova.
1170) A Venezia, la principessa bizantina Teodora Ducas introduce l'uso della forchetta.
1171) Trattato con Pisa. Tutti i cittadini veneziani nell'Impero sono arrestati in una sola notte, ed i loro beni sequestrati; Venezia risponde attaccando Chio e Lesbo.
1172) I Serbi che si erano ribellati (sobillati dai Veneziani) si arrendono ed il loro capo viene costretto a sfilare nel corteo trionfale dell'Imperatore a Costantinopoli. I Veneziani occupano Ragusa.
1175) Venezia stringe un patto d'alleanza anti-bizantino con il re normanno Guglielmo II.
1176) Disfatta di fronte ai Turchi a Myriokephalon.
1177) Viene sbaragliato un contingente turco che aveva devastato la valle del Meandro.
1179) Manuele in persona libera Claudiopoli dall'assedio dei Turchi.
1180) Il 24 Settembre muore Manuele; gli succede suo figlio Alessio.
1181) Vengono perse Sirmio, la Croazia e la Dalmazia.
1182) La popolazione inferocita uccide gli Occidentali residenti a Costantinopoli. Alessio viene deposto e gli succede suo zio Andronico Comneno.
1183) Il Patriarca Teodosio rinuncia alla carica, ed è sostituito da Basilio Camatero.
1185) I Normanni conquistano Tessalonica, Corfù e Zacinto. La popolazione uccide Andronico. Gli succede Isacco II, sotto il quale la corruzione raggiunse livelli inauditi.
1186) Il Patriarca è deposto e sostituito da Niceta Montanes.
1189) Isacco II stipula un accordo con il normanno Guglielmo II, nel quale quest'ultimo rinuncia alle sue conquiste.
1190) Niceta Montanes è sostituito da Leonzio.
1191) Leonzio è scacciato; prende il suo posto Dositeo.
1192) Riccardo Cuor di Leone conquista Cipro.
1194) Giorgio Xifilino prende il posto di Dositeo, deposto.
1195) Muore Isacco e gli succede suo fratello Alessio III.
Ultimo aggiornamento: 31/12/1997
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