RELAZIONE SOCIO-SANITARIA-ASSISTENZIALE
" BELVEDERE"
ore 15:00 del giorno 13/10/1997
Piccola frazione vicino a Campodonico situata su un cocuzzolo di monte, frazione interamente distrutta dal sisma, solo 3 o 4 case sono agibili, vi si trova un campo di WFF e alcune roulotte, si sta lavorando per la preparazione all' installazione di container già arrivati sul posto. Le persone, al momento si trovano alloggiate sia nella frazione, che al campo base di Campodonico, assistite dai WFF e dai volontari C.R.I. di Fabriano con il supporto dei VDS C.R.I. Emilia Romagna, alcuni VDS provvedono anche all'educazione scolastica dei ragazzini ed a leggere favole ai più piccoli.
RELAZIONE SOCIO-SANITARIA-ASSISTENZIALE
"CASA DI RIPOSO S. CATERINA, RIONE NEL CENTRO DI FABRIANO"
ore 15:00 del 15/10/1997
Questa missione viene affidata dalla segreteria del campo ai VDS C.R.I. Bondi Giancarlo e Savorani Massimo. Si tratta di recarsi in una casa di riposo situata in un rione vicino all'ospedale di Fabriano, dove è stato recintato praticamente tutto dai WFF per inagibilità a causa del sisma (percorso. 1.stazione, 2.ospedale, 3.via Marconi, 4.via S. Caterina). I due volontari si organizzano sul piano di lavoro da svolgere sul posto per quella che dovrà essere una relazione socio-sanitaria-assistenziale dei pazienti presenti: la casa di riposo è gestita da un ordine di Suore di Carità. Arrivati nelle vicinanze del rione, ci inoltriamo in vicoli stretti con case che hanno muri bombati e crepati all'esterno a causa del terremoto, poi finalmente troviamo questo istituto, sbagliamo ingresso e ci troviamo dinanzi a un convento di Frati, chiediamo informazioni ai confratelli, e arriviamo alla casa di riposo. Ci accoglie un anziano ospite e via citofono avvisa la suora superiora. Il primo impatto ci sembra positivo, spieghiamo chi siamo e di quali dati abbiamo bisogno per cercare di aiutare gli ospiti e l'istituto nel modo migliore. Veniamo a conoscenza che l'attuale istituto era un convento del 1200 disposto su tre ali di fabbricato, dove ora vi si trova un impresa di muratori che aveva iniziato i lavori di ristrutturazione su due ali dell'edificio prima del sisma. Vi si trovano 75 ospiti circa, quasi tutti non autosufficienti, portano la loro opera di assistenza 6 suore, 1O obiettori, 4 infermieri, 4 addetti di base del Comune (che al momento sono in malattia!!!).
N.B. Era stato chiesto ai VDS C.R.I. Emilia Romagna S. Cassiano del personale per eseguire le pulizie dell'istituto. La retta mensile per ogni ospite varia da 1.200.000 a 1.450.000 mensili. Accompagnati dalla suora superiora iniziamo il giro dell'istituto, notiamo crepe, puntellamenti eseguiti dai WFF, ci viene mostrata la cucina, discretamente pulita, la dispensa, la sala mensa. Gli ambienti sono umidi e con poca luce, la parte superiore dell'istituto non è agibile, le suore si sono trasferite al piano terra: vi si trovano due infermiere per gli ospiti allettati (sezione uomini, sezione donne), dirette da suore inf in pensione. Gli ambienti non sono nelle condizioni migliori, vi è scarsità di luce, tanfo e cattivo odore di chiuso e viziato, che rendono ancora più tetro 1'ambiente. Proseguiamo il giro guardandoci sempre attorno e con i caschi in testa. Arriviamo nella sala soggiorno, dove durante il giorno sostano gli ospiti in carrozzella, 1'ambiente sembra sempre più tetro, vedendo anche le condizioni dei pazienti, tutti ci guardano, cerchiamo di scambiare alcune parole di conforto e di solidarietà verso quello che purtroppo è successo, e spiegando che la vita continua, bisogna farsi forza e coraggio. Proseguiamo e ispezioniamo le varie camere degli ospiti che sono composte da 2 o 3 letti. Non mancano crepe, umidità, per ultimo la suora ci accompagna in un grande camerone a piano terra dove sono sistemati circa 30 letti. Il cattivo odore presente in questa camera è indescrivibile, inoltre vi è un bagno provvisorio e senza porta; sia io Bondi Giancarlo che Savorani Massimo, suggeriamo alla suora di tenere più possibile aperte le finestre per il ricambio dell'aria, e di fare installare una porta nel bagno. Abbiamo terminato il giro, ringraziamo la suora per le informazioni dateci e ci impegniamo di vedere come ci è possibile aiutarli, riferendo il tutto ai superiori del campo C.R.I. e della AUSL di Fabriano. Usciamo e cerchiamo di fare mente locale su quello che abbiamo visto e notato. E' quasi buio, la strada del rientro si è fatta difficile, prece questi viottoli sono quasi tutti molto stretti, recintati da bande rosse e bianche, e riflettiamo sul da farsi in caso di una violenta scossa dove tutto può crollare. Studiamo un itinerario da mettere in atto in caso di calamità al personale di soccorso, ai WFF e cinofili che dovranno intervenire. Finalmente arriviamo in paese, e rientriamo nel campo base C.R.I. S. Cassiano Fabriano contenti del nostro rilevamento. dato che ci sembra molto importante!!!!!
VDS Bondi Giancarlo
Fabriano dal 13/12/1997 al 20/12/1997
Partenza sede C.R.I. di Forlì ore 8:00 per campo C.R.I. Fabriano (zone terremotate).Autoambulanza C.R.I. 451.
Equipaggio:
Bondi Giancarlo VDS IP C.R.I. Forlì responsabile del gruppo
Berti Mirca VDS IP C.R.I. Forlì
Maraldi Alba Rossana VDS IP C.R.I. Forlimpopoli
De Giovanni Serena VDS C.R.I. Forlì
Monti Carla VDSC.R.I. Forlì
Rambelli Daniele VDS C.R.I. Forlì
Da informazioni pervenute dal responsabile regionale il gruppo dei volontari C.R.I. di Bologna ha terminato la sua settimana di lavoro al campo C.R.I. di Fabriano e viene sostituito dal gruppo di Forlì. Giunti al campo Fabriano, vengono fatte le presentazioni con i vari colleghi VDS C.R.I. smontanti, il nuovo capo-campo è il VDS D'Ascanio Lauro che ci disporrà nei vari servizi:
VDS C.R.I. IP Maraldi: destinazione centro sociale Genga
VDS C.R.I. Monti Carla: destinazione servizi vari (cucina, bagni, ecc...)
VDS C.R.I. Rambelli: destinazione di guardia diurna al campo
VDS C.R.I. IP Bondi: destinazione ambulatorio campo e servizio ambulanziale
VDS C.R.I. IP Berti M: destinazione ambulatorio rulottopoli
VDS C.R.I. De Giovanni. destinazione ambulatorio rulottopoli
AI nostro arrivo abbiamo trovato una tenda infermeria ben funzionante, mentre nei giorni precedenti era funzionale solo 1'ambulatorio roulottopoli. Dalle consegne lette risultano eseguite una serie di vaccinazioni antinfluenzali alla popolazione presente alla roulottopoli di Fabriano (Palafiera).Sono state distribuite dosi di vaccino presso il distretto AUSL sito in via Turati dalla responsabile del servizio Dr. Burattini, ed ora si procede ai vari richiami. Al personale C.R.I. è stato affidato il compito di informare, assistere e accompagnare la popolazione ai vari ambulatori AUSL e di sensibilizzare i medici di base sull'importanza di tale prevenzione. Alcuni medici di base dopo la segnalazione provvedevano a somministrare direttamente ai propri assistiti alcune dosi di vaccino e altre dosi venivano somministrate presso l'infermeria roulottopoli di Fabriano. Per quanto riguarda la cucina dobbiamo dire che è ben funzionante, pulita e accogliente: vi sono presenti due VDS C.R.I. Giorgini del comitato C.R.I. di RE e VDS C.R.I. Giacomucci del comitato C.R.I. di Caglio, non qualificati come cuoco e aiutocuoca, ma sanno gestire la situazione cucina-campo brillantemente ed egregiamente. Tutto questo è gratificante per tutti; da far notare che i gruppi precedenti hanno avuto cuoco e aiutocuoco. Dobbiamo fare una segnalazione, in quanto il gruppo che ci ha preceduto, a noi secondo il nostro punto di vista, non si è comportato come da protocolli C.R.I.: sia i bagni, tende-dispensa e le due tende mensa sono state lasciate in condizioni "pietose" con sperpero di viveri aperti, non consumati e dovuti poi gettare nei rifiuti. Il capo campo ha pregato il gruppo C.R.I. presente di ripristinare il tutto per rendere il campo più agevole e accogliente per tutti noi. Per quanto riguarda il turno di notte, due VDS C.R.I. di sesso maschile sono addetti al controllo guardia-campo (perchè essendoci la roulottopoli nelle vicinanze e non essendoci nessun controllo, il viavai delle persone non è gestito da alcun responsabile). La VDS C.R.I. I P Berti presta assistenza domiciliare alla signora C*****: una paziente di 56 anni, che vive sola e affetta da artrite reumatoide giovanile in fase degenerante (alletata); questo servizio è coperto tutte le sere dalle 21'00 alle 8:00 del mattino, per cui, l'unico infermiere rimasto al campo (H24) è il VDS C.R.I. IP Bondi. Nei giorni seguenti su richiesta del C.O.M. si è iniziato a prestare servizio socio-sanitario-assistenziale infermieristico presso la signora B**** che abita nel centro di Fabriano: questa signora ha 86 anni, tetraplegica, portatrice di catetere vescicale e piaghe da decubito, vive in casa col fratello ottantenne, e l' AUSL del posto può offrire servizio di assistenza domiciliare mezz'ora circa al giorno per tre volte la settimana: la signora è stata costretta a rivolgersi al personale C.R.I. per essere alzata, lavata, rimuovere fecalomi in caso di bisogno e rimessa a letto o in carrozzina secondo le necessità.
RELAZIONE SOCIO-SANITARIA-ASSISTENZIALE
presso la frazione:
"SASSOFERRATO"
Due VDS C.R.I. a turno coprono H24 al campo C.R.I. di Sassoferrato. presso questo campo sono presenti diverse famiglie con bambini piccoli accampati in roulotte in attesa di ricevere i container. in caso di bisogno si attuano con l'autoambulanza uscite. Il personale C.R.I. presta servizio non solo socio-sanitaio-assistenziale, ma risponde alle richieste di bisogno delle famiglie terremotate, esempio ritiro e distribuzione viveri, ecc...
RELAZIONE SOCIO-SANITARIA-ASSISTENZIALE
presso
"CAMPODONICO"
Due VDS C.R.I. a turno coprono il servizio presso il campo C.R.I.Campodonico H24.
RELAZIONE SOCIO-SAN ITARIA-ASSISTENZIALE
presso
"MERGO"
15/12/1997
l VDS C.R.I. di Forlì Bondi G.C. e De Giovanni Serena su richiesta del capocampo D'Ascanio e accompagnati dal medesimo si sono recati nel Comune di Mergo: (piccola località di circa 800 abitanti nelle vicinanze di Serra S.Quirico) per il proseguimento dei rapporti socio-sanitari-assistenziali con la popolazione e le comunità locali (Sindaco, Parroco) sulle necessità attuali di approvvigionamento. In precedenza, 22/11/1997, un altro gruppo di VDS C.R.I. dell'Emilia Romagna, aveva avuto il primo incontro con autorità e popolazione di Mergo su richiesta del C.O.M. di Fabriano. Appena giunti sul posto abbiamo avuto contatti con alcuni cittadini, e si è appreso che il centro storico del paese è stato evacuato per pericolo di crolli: quasi tutte le abitazioni compresa la Chiesa e il campanile sono puntellati. Il nostro capo campo si è recato in Comune per fare conoscenza del Sindaco, mentre noi abbiamo proseguito il nostro giro di ricognizione. In questi giorni sono stati consegnati circa 15 container per la popolazione rimasta in paese (la maggior parte delle famiglie hanno trovato sistemazione provvisorie presso amici e parenti).Di questi container uno è stato adibito come centro sociale al fine che le poche famiglie rimaste si possano ritrovare assieme. Siamo stati ospitati da un nucleo familiare di due persone anziane, marito e moglie, lui autosufficiente, lei invalida al 60%, ci hanno fatto visitare il loro container e sembrano soddisfatti: ritornati in centro abbiamo aspettato il nostro capo campo per far rientro al campo. Lungo il tragitto il nostro responsabile ci ha delucidato sulla richiesta fatta dal Sindaco, sul fabbisogno dei viveri di prima necessità per la sua popolazione: mentre rientravamo al campo che dista circa 20/25 Km siamo stati investiti da una piccola bufera di vento, neve e ghiaccio.
VDS Bondi Giancarlo
RELAZIONE CAMPO C.R.I. FABRIANO DEL 15/12/1997
ore 18:00
Il campo C.R.I. di Fabriano è situato in un'area adiacente al vecchio palazzetto dello sport e alla roulottopoli: da notare che la centralina installata dall'ENEL è unica per tutti. Verso le ore 18:00 del 15/12/1997 i due campi rimangono improvvisamente al buio, vengono chiamati i tecnici reperibili dell'ENEL e un responsabile del Comune di Fabriano: arrivati al nostro campo il coordinatore del Comune ha un'accesa discussione con il nostro capo-campo (VDS D'Ascanio), che con una grande forza di volontà e spirito di Croce Rossa, riesce a far mantenere la calma a tutto il gruppo (sembra che la colpa del sovraccarico di corrente sia dovuta al campo C.R.I. perchè a causa del freddo sono state installate alcune stufette elettriche nella mensa e nelle tende dove il personale VDS C.R.I. alloggia. Il sottoscritto VDS C.R.I. di Forlì, Bondi Giancarlo, al momento responsabile del gruppo si mette in contatto via cavo telefonico con l'ispettore C.R.I. di Fabriano, invitandolo a recarsi al campo per risolvere il problema: al campo sembrerebbe che la presenza dei VDS C.R.I. dell'Emilia Romanga sia superflua e non servino a nulla fin poche parole stiamo solo sfruttando la situazione dell'evento del sisma e siamo un peso per la popolazione e per il Comune. Il sottoscritto cerca di avere un piccolo colloquio col capo-campo per informarlo che se dovessimo rimanere al freddo durante la notte e senza servizi igienici, sarà mio dovere avvertire immediatamente il mio ispettore VDS C.R.I. Turroni Renato di Forlì per avere l'autorizzazione per un immediato rientro. E' da notare che al campo roulottopoli le roulotte abitabili sono nemmeno un terzo del campo esistente fin dall'inizio del sisma, ma la sorveglianza è scarsa quindi, ogni nucleo familiare si gestisce come vuole, usando corrente elettrica a tutto spiano (vengono usate saldatrici, lavatrici, riscaldamenti con due o tre termosifoni per roulotte, ecc...).Dopo un lungo colloquio tra il nostro capo-campo C.R.I. e gli operatori dell'ENEL e del Comune di Fabriano, si arriva a un concordato (fino al giorno successivo): ridurre il consumo energetico. A causa del concordato il personale VDS C.R.I. presente al campo è costretto a raggrupparsi in poche tende e si trascorre la nottata un po' al freddo e con scarsa illuminazione del campo. Nella mattinata del giorno successivo 16/12/1997, gli operatori dell'ENEL provvedono a mettere un dispositivo che controlli il nostro consumo massimo di energia elettrica che sarà di circa 10-12KW.Con il passare delle ore i tecnici ENEL scoprono che a fare saltare la centralina era stato un sovraccarico proveniente dalla rulottopoli. Prontamente i dirigenti, recatosi al campo C.R.I., presentano le loro scuse per il comportamento che avevano avuto nei nostri confronti: al campo ritorna finalmente, la serenità. Molti volontari C.R.I., dopo il servizio di guardia-campo notturna, continuano la loro opera socio assistenziale nei vari servizi, Ciò significa che riposano poche ore al giorno: quasi per niente!!!!!
Nonostante la persistente situazione di precarietà di personale volontario C.R.I. presente nel campo, riusciamo a coprire costantemente i turni di servizio senza tralasciare nulla. Siamo in totale 19 VDS C.R.I., la notte in tenda è molto freddo e al mattino è problematico riscaldare i motori delle ambulanze e gli automezzi presenti. Il capo-campo D'Ascanio Lauro a turno permette a tutti i VDS C.R.I. di ruotare nei vari servizi, ossia:
-Servizio campo-roulottopoli:segreteria,controllo stufette, illuminazione, entrate e uscite degli automezzi, rifornimento ambulatorio-infermeria.
-Servizi vari:pulizia bagni, pulizia tende, riordino tende dispensa.
-Servizio cucina: cuoco e aiuto cuoco. -Servizio socio-assistenziale alla signora C***** (notturno).
-Servizio socio-assistenziale alla famiglia B***** (più volte al giorno).
-Servizio autoambulanza.
-Servizio guardia-campo (giorno e notte).
Parte dei VDS C.R.I. hanno potuto intervenire anche nei campi di Genga (albergo S. Vittore), Campodonico, Comune di Mergo, Sassoferrato.
GENGA
Il giorno 17-12-1997 l'infermiera professionale Berti Mirca, presta servizio a Genga, albergo S. Vittore per tre giorni consecutivi in contemporanea con l'autista Casadei Giorgio e una crocerossina VDS C.R.I.. La collega I.P.Maraldi Alba Rossana presta servizio in ambulatorio-roulottopoli Fabriano, continuando la prevenzione richiamo vaccinazioni e durante la notte presta servizio alla signora C****. All'albergo S. Vittore di Genga sono presenti trenta persone anziane in quanto le loro abitazioni di Fabriano sono completamente inagibili. Il comune paga giornalmente una retta di £ 57000 per ogni ospite fino al 31-12-1997. Ciò significa che entro questa data tutti gli anziani avranno ricevuto i container a Fabriano. Molti di loro sono autosufficienti, i rimanenti ospiti (circa sei persone) sono seguiti dall' A.U.S.L. locale, mentre due anziani sono seguiti dal S. I.M.A.P. (servizio di igiene mentale).Giornalmente passa la farmacista di Genga a fornire i farmaci che vengono a meno e a ritirare le ricette mediche. Il servizio, qui a Genga, consiste nel far trascorrere le giornate intrattenendo gli ospiti con attività ludiche e aiutandoli a mantenere la propria indipendenza. Si organizzano uscite col pulmino, accompagnando gli ospiti a Fabriano, questi fanno compere nei vari negozi per le proprie necessità, vanno dal parruchiere, calzolaio, callista, ecc...: si stabilisce un'orario per il rientro e nel tardo pomeriggio si riaccompagnano su a Genga. E' sempre presente un'autoambulanza in caso di necessità e si presta servizio Genga-Ospedale Fabriano per visite mediche di controllo, consulenze o ritiro ricette mediche.
Quando avvengono questi spostamenti una VDS C.R.I. resta coi rimanenti ospiti, l'altra VDS C.R.I. (infermiera o crocerossina) va con l'autista in Ospedale a Fabriano. Quando l'autoambulanza è fuori per servizio il capo-campo D'Ascanio Lauro copre sempre la postazione Genga con un'altra autoambulanza. Il giorno 18/12/1997 ore 12:30 dopo pranzo, un ospite parkinsoniano si è accasciato a terra senza perdere i sensi. Si sospetta una T.I.A. (Attacco lschemico Transitorio). Giunto in Pronto Soccorso, Ospedale Fabriano, gli è stata richiesta una T.A.C. celebrale urgente, dopo di che è stato ricoverato in Ospedale Sassoferrato per tenerlo in osservazione e ulteriori accertamenti. Quì a Genga gli ospiti iniziano a fremere, c'è agitazione in quanto il Comune stà consegnando giornalmente le chiavi dei container. Molti anziani si sono adagiati in questi due mesi di emergenza e non vorrebbero andarsene dall'albergo. Gli ospiti sono serviti e riveriti, vitto e alloggio gratis, sono coccolati e accuditi, c'è un infermiere sempre presente a loro disposizione gente nuova VDS C.R.I. che gli fanno compagnia e assistenza. Fortunatamente l'emergenza-terremoto stà terminando e la popolazione dovrà riprendere pian piano le proprie abitudini di prima. Il gruppo che ha partecipato all'emergenza sisma sente il dovere di informare i VDS C.R.I. che non sono stati presenti che è stata un'esperienza positiva e gratificante nonostante i tantissimi problemi che si sono verificati di volta in volta, ma con buona volontà, spirito di Croce Rossa e molta collaborazione, ancora una volta i VDS C.R.I. si sono distinti nella loro opera umanitaria e di soccorso a quelle popolazioni Una delle difficoltà più importanti, a nostro parere verificatosi in questa emergenza, è stata la mancanza di materiale vario e mezzi per potere essere autosufficienti: questo riteniamo opportuno segnalarlo ai vari responsabili PROVINCIALI e REGIONALI per riuscire a formare un protocollo operativo di emergenza sia di mezzi che di personale.
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