Lorenzo 1994

Attaccami la spina

Il mio nome è Lorenzo
potrebbe non aver senso
ma da quando sono nato dico quello che penso
dico quello che vedo mi guardo in giro
utilizzo questo ritmo nero
e funky e duro e carico di bassi
e su di lui io costruisco sintassi
e frasi e storie strada dove vivo
muovi la mano con la quale io scrivo
e dammi la carica dammi l'energia
molta cattiveria poca melodia.
Un due tre: via! un due tre: via!
questa non vuole essere una forma di poesia
ma è rap semplicemente senza pretese
un suono e una parola che arriva palese
e ti muove e non c'è discussione
non è la musica che fa la rivoluzione
al massimo può essere una colonna sonora
un modo per accendere un passaparola
il microfono si accende va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!

Chiamala come ti pare, chiamala arte chiamala chiasso
questa è la mia parola che si fonde col basso
è il suono cittadino del rap e del funky
e no che no ti stanchi...
ritmo e parola pane e companatico
supercalifragilisti suono molto pratico e violento
al cento per cento
muove la mia dialettica con il divertimento e mi fa venire voglia di dire : "Alza alza"
ascolta il suono del basso che incalza;
voglio sentirlo di piu'
"Alza alza"
ascolta il suono del basso che incalza
la musica che faccio mi serve come scudo
mi barrico dietro al microfono per non sentirmi nudo
di fronte alla mia insicurezza
non ho né presunzione né manie di grandezza
non faccio né comizi né falsa demagogia
io sono un accumulatore di energia
che poi ritorna fuori sotto forma di adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
la pace sia con voi, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
la pace sia con voi, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!

Facci vedere cosa sai fare
facci sentire cosa sai fare

So fare poco, ma ciò che faccio provo a farlo bene
semino il seme del frutto raro dello stare insieme
organizzo feste in giro per la mia nazione
sono un guerriero della comunicazione
la musica va avanti e io gli vado appresso
seppure questo ritmo sembra sempre lo stesso
è qui che poi mi sento come fossi a casa mia
io sono un accumulatore d'energia
microfono che va, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
la pace sia con voi, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina! (...)

Facci vedere cosa sai fare
facci sentire cosa sai fare (...)


Serenata rap

Se t'incontro per strada non riesco a parlarti
mi si bloccano le parole non riesco a guardarti
negli occhi mi sembra di impazzire
se potessi amplificare
il battito del mio cuore sentirete
un batterista di una band in metallo pesante
ed è per questo che sono qui davanti
perché mi viene molto più facile cantarti una canzone
magari che la sentano i muri e le persone
piuttosto che telefonarti e dirti tutto faccia a faccia
rischiando di fare una figuraccia;
sono timido ma l'amore mi dà coraggio
per dirti che da quando io ti ho visto è sempre maggio
e a maggio il mondo è bello e invitante di colori
ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori
che prima o poi si dice diverranno pure frutti
e allora tu che fai? golosamente aspetti,
aspetti che quel desiderio venga condiviso
io sono qui davanti che ti chiedo un sorriso,
affacciati alla finestra amore mio.

Affacciati al balcone rispondimi al citofono
sono venuto qui col giradischi e col microfono
insieme al mio complesso per cantarti il sentimento
e se tu mi vorrai baciare sarò contento
e questa serenata è la mia sfida col destino
vorrei che per la vita noi due fossimo vicino
una serenata rap per dirti che di te
mi piace come mi guardi mi piace come sei con me
mi piace quel tuo naso che s'intona con il mondo
mi piace il tuo sedere così rotondo
da rendere satellite ogni essere vivente
mi piaci perché sei intelligente
si vede dalle tue mani come le muovi
mi provochi pensieri e sentimenti sempre nuovi
nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
quel tuo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento

Affacciati alla finestra amore mio,
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Serenata rap serenata metropolitana
mettiti con me non sarò un figlio di puttana
non ci credere alle cose che ti dicono di me
sono tutti un po' invidiosi chissà perché
io non ti prometto storie di passioni da copione
di cinema, romanzi e che ne so di una canzone
io ti offro verità corpo anima e cervello
amore solamente amore solo solo quello

Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Amor che a nullo amato amar perdona porco cane
lo scriverò sui muri e sulle metropolitane
di questa città milioni di abitanti
che giorno dopo giorno ignorandosi vanno avanti
e poi chissà perché perché chissà
per come nessuno sa perché perché chissà
per come due sguardi in un momento sovrappongono un destino
palazzi, asfalto e smog si trasformano in giardino
persone consacrate dallo scambio di un anello
e un monolocale che diventerà un castello,
affacciati alla finestra amore mio.

Nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
questo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento.

Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio

affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io.


Penso positivo

Positivo!
Io penso positivo perché son vivo perché son vivo
io penso positivo perché son vivo e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene e che va
Io penso positivo ma non vuol dire che non ci vedo
io penso positivo in quanto credo
non credo nelle divise né tanto meno negli abiti sacri
che più di una volta furono pronti a benedire massacri
non credo ai fraterni abbracci che si confondon con le catene
Io credo soltanto che tra il male e il bene è più forte il bene.
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
io penso positivo perché son vivo e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene e che va.
positivo!

Uscire dal metro quadro dove ogni cosa sembra dovuta
guardare dentro alle cose c'è una realtà sconosciuta
che chiede soltanto un modo per venir fuori a veder le stelle
e vivere l'esperienze sulla mia pelle sulla mia pelle.
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
io penso positivo perché son vivo e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene e che va. (4v)
positivo!

la storia, la matematica, l'italiano, la geometria
la musica, la la musica, la fantasia

Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa
che passa da Che Guevare e arriva fino a Madre Teresa
passando da Malcolm X attraverso Gandhi e San Patrignano
arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano.

Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
io penso positivo perché son vivo e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene e che va. (...)

Liberi!!!

Po-si-ti-vo

Quest'onda che va, quest'onda che viene e che va
quest'onda che va, quest'onda...

la storia, la matematica, l'italiano, la geometria
la musica, la la musica, la fantasia


I giovani

I giovani hanno i capelli lunghi e le basette come cespugli
e nelle magliette la verità
i giovani girano per la città
i giovani parlano con i muri ma non ascoltano la risposta
hanno una scritta sulla maglietta e non domandano quanto costa
I giovani sono dentro i sondaggi catalogati in percentuali
i giovani stanno bene, i giovani stanno male
I giovani quali? quelli più belli? oppure i giovani quelli brutti?
i ricchi, i poveri, i giovani cosa, i giovani che? i giovani tutti!
tutti i giovani sempre giovani, non mi dire che ci sei anche tu.
Tra quelli lì della pubblicità dell'aranciata e della Coca Cola
quelli che gridano ai concerti, quelli che occupano la scuola
quelli che non trovano da lavorare, quelli che ancora paga papà
quelli che non c'è mai un cazzo da fare in questa cazzo di città
Vorrei passare dai 10 ai 30 per non subire questa tortura
il primo amore, la prima casa dover vestire quest'armatura
il primo amico che ti tradisce o che magari tradisci tu
il primo treno che non ci sali e che magari non torna più.


Si va via

Sono un deejay che lavora in diversi locali
frequentati da ragazzi più o meno normali
magari che lavorano durante la settimana
o che abitano magari in qualche zona lontana
da questa discoteca che al sabato sera
è l'unico locale dove c'è un'atmosfera un po' giusta
arriva un po' di gente
potrebbe trasformarsi in una storia divertente
allora via si va via si va si va via
qualcuno c'ha la macchina qualcuno l'energia
intesa in tanti modi, quello dipende
ognuno può affrontare la notte che scende
nel modo che gli pare gli piace e gli pare
allora è un altro sabato che sta per cominciare
però però però non c'è niente da dire
la voglia di far festa e quella di fuggire
da quando il mondo è mondo si possono incontrare
e c'è qualcuno che sceglie di andare a ballare da me
che metto su la musica più forte che c'è
e allora c'è qualcuno che per venire da me
si fa cento chilometri e io che posso fare?
quando li vedo qui li faccio ballare
li prendo e me li porto dietro fino al sole
e tutto il resto sono parole

sono un dj vedo molto io dall'alto di questi piatti
ne ho viste io di cose io ne ho visti di fatti
ho visto una signora ingioiellata far la figa
ho visto un entra ed esci per pipparsi qualche riga
che finisce dentro al naso di un figlio di papà
che si nasconde dentro all'università
ho visto uomini baciarsi tra di loro con affetto
e coppie miste che non vanno più d'accordo neanche a letto
ho visto dei politici arrivare con la scorta
li ho visti strafottenti mentre fan la mano morta
alla bionda con la minigonna con un sogno nel cassetto
ed ho saputo di quel sogno addormentarsi dentro al letto
ma più di ogni altra cosa ho visto gente regolare
che veniva qui a ballare, a rimorchiare
vivendo questo tempo in modo attivo ma anche onesto
ognuno nel suo mondo e son parole tutto il resto
parole che però mi piacerebbe raccontare
in questo sabato che sta per cominciare

E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA
IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA
LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA DI PAPA'
STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA LA META'

e io che da dieci anni torno a casa a quest'ora
all'ora che di solito la gente poi lavora
girando le statali dalla uno alla mille
ho visto tante macchine poi far le scintille
con la carrozzeria che poi grattava il catrame
ho visto le lamiere diventare come lame
sull'asfalto ho visto macchine come lattine d'aranciata
accartocciarsi intorno a un albero dopo una sbandata
e allora non c'è sabato che in una provinciale
senza lo stronzo che mi sorpassa male
in curva sulla destra mi passa a centottanta
diretto verso il buio di questi anni novanta
e io sono un deejay e il lunedì c'ho la nausea
non posso poi non chiedermi qual è la causa
ma poi me ne dimentico e in fondo son sincero
a quello del sorpasso io dedico un pensiero
pensiero di fratello pensiero un po' tetro
è brutto quando sbagli non poter tornare indietro

E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA
IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA
LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA DI PAPA'
STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA LA META'

ripenso a tutti i miti della gioventù bruciata
al mito dell'eccesso alla vita spericolata
fanculo alla ferrari e pure al maggiolino
non valgono il sacrificio neanche di un moscerino
spiaccicato sopra al vetro di un sabato da pazzi
niente giudizi però per quei ragazzi
sono figli di questo tempo che ha poco tempo per le morali
sono ragazzi, ragazzi "normali"
figli di questo tempo un po' malato nei contenuti
che questo rap sia un monumento ai caduti
di una guerra che fa vittime di diciotto anni
sacrificate al dio dei grandi inganni

E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA
IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA
LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA DI PAPA'
STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA LA META'

comunque tutto cio' non fa parte del mio lavoro
tutto questo va molto oltre ogni stupido coro
di quei moralizzatori che san sempre ciò che è giusto
che in fondo al lunedì mattina ci provan gusto
tutto questo con gli orari di chiusura dei locali
con la musica e il volume, con la birra e con gli amari
c'entra poco lo dico perché ho sempre fatto tardi
e chi ha in mano la risposta sono dei bugiardi
io non ho risposta alcuna ho soltanto la mia rabbia
nel vedere molta gente come me dentro una gabbia
nel vedere che la libertà diventa paradosso
e la trovi la mattina spiaccicata dentro a un fosso...


Piove

Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'

Hai visto che piove, senti come viene giù
tu che dicevi che non pioveva più
che ormai non ti saresti mai più innamorata
e adesso guardati sei tutta bagnata
e piove Madonna come piove sulla tua testa
e l'aria si rinfresca
e pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena
e prima o poi si rasserena

Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'

senti le gocce che battono sul tetto
senti il rumore girandoti nel letto
rinascerà sta già nascendo ora
senti che piove e il grano si matura
e tu diventi grande e ti fai forte
e quelle foglie che ti sembravan morte
ripopolano i rami un'altra volta
è la primavera che bussa alla tua porta

piove, Madonna come piove, prima che il sole ritorni a farci festa
senti, senti come piove
senti le gocce battere sulla tua testa

Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'

tu che credevi che oramai le tue piantine
si eran seccate e non sarebbero cresciute più
hai aspettato un po' ma senti come piove
sulla tua testa senti come viene giù
non eri tu che ormai ti eri rassegnata
e che dicevi che non ti saresti più innamorata
la terra a volte va innaffiata con il pianto
ma poi vedrai la pioggia tornerà

Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'


Voglio di più

Voglio un panino gigante con dentro un milione di cose
voglio Madonna per portarmela a letto e poi mandarle un milione di rose
voglio una piscina piena di coca cola e mentre nuoto voglio bere e abbronzarmi
voglio telefonare al presidente americano e al telefono voglio sfogarmi
voglio un aereo, che dico, una nave, che dico, uno shuttle, un sottomarino
voglio sposarmi con mille ragazze e per ognuna io voglio un bambino
voglio un casco di panna montata e me lo voglio poi mettere in testa
e poi mangiare la panna montata mangiarla tutta fin quanta ne resta
voglio esser magro coi muscoli in mostra voglio vestiti di tutti i stilisti
voglio vincere l'oscar e il telegatto voglio il leone e dei premi mai visti
voglio conoscere il perché delle cose voglio due tette come due meloni
voglio conoscere i libri a memoria e le parole di mille canzoni
voglio volare sopra al traffico del centro di Milano
voglio richiudere con una toppa il buco dell'ozono
voglio la pace lungo le mie strade e pure tra i miei genitori
voglio vincere tutte le guerre voglio sentire ancora più rumori
voglio andare al numero uno della classifica dei cannonieri
voglio allenare la nazionale italiana, voglio essere il generale dei carabinieri
voglio conoscere che tempo fa domani voglio sapere che pensa la gente
voglio conoscere gli angoli oscuri della mia anima e della mia mente
voglio voglio voglio voglio l'erba voglio
voglio conoscere gli extraterrestri voglio vederci con le luci spente
voglio scoprire dei buoni maestri
voglio abolire la pena di morte in ogni angolo dell'universo
voglio restare per sempre bambino e ritrovare le cose che ho perso
voglio parlare in tutte le lingue voglio una tele con mille canali
voglio il perdono di tutti i peccati voglio parlare con gli animali
voglio sapere chi ha sparato per primo voglio cantare più intonato di Mina
voglio sapere chi è nato per primo l'uovo o la gallina?
voglio pagare miliardi di tasse voglio scoprire un pozzo di petrolio nel mio giardino
e una sorgente di acqua gasata dal rubinetto del mio lavandino
voglio che Gorbaciov sia fatto papa e che mia sorella trovi lavoro
voglio capelli lunghissimi e lisci voglio trovare sia un amico che un tesoro
e voglio vivere tutta la vita.


Io ti cercherò

Come è strano incontrarti di sera in mezzo alla gente
salutarci come due vecchi amici "Ehi, ciao come stai?"
quando un giorno di notte m'hai detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non ti lascerò mai"
E adesso siamo occhi negli occhi e non serve a niente parlare
ho la mappa di tutti i tuoi nei, io la potrei disegnare
nei tuoi occhi ritrovo i miei giorni di qualche anno fa
le domeniche senza far niente e voglia di sincerità
parliamo un po' raccontami quello che fai
sei la stessa che un giorno m'ha detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte m'hai detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non ti lascerò mai"

Io ti cercherò
negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò
e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi
chissà se si chiamava amore.

Nei tuoi occhi mi ritrovo nell'attimo prima in cui sto per baciarti
l'universo si ferma un'istante perché vuole ammirarti
tutto il resto mi passa alle mani come la sabbia del mare
resta solo un diamante che brilla e che continua a brillare
ogni volta che mi torni in mente continua a brillare
in un angolo della mia mente ti continuo ad amare.

Io ti cercherò
negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò
e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi
chissà se si chiamava amore.


Il ballerino

Io sono un ballerino di jazz
sono un ballerino di jazz
io sono un ballerino di jazz
sono un ballerino di...
sono un ballerino
passo le mie ore ballando
passo dopo passo
seguo il basso
e ballo, tengo il tempo
e mi rendo strumento
sull'accento di una ritmica jazz
senza stress
improvviso sul tema
senza problema
mi espongo ai miei rischi
saranno applausi oppure saranno fischi?
non so
io ballo però
perché sono un ballerino

Io sono un ballerino di jazz...

Sabato arriva il mio momento
sono un ballerino e trovo gran godimento
nelle discoteche tra la folla annoiata
di fila davanti all'entrata
fotomodelle come carne al macello
dividono un Mar Rosso con sapor di bordello
la folla che si apre al passare di una diva
di qualche telepromozione televisiva
si richiude proprio mentre sto passando anche io
e mi ritrovo perso nell'oblio
espresso dalla musica dei dj
e non riesco a fare neanche uno dei passi miei
ma mi dicono "è già tanto che sei riuscito a entrare
non vorrai mica ballerino ballare?"

Io sono un ballerino di jazz...

sono un ballerino
faccio passi di tango
di salsa, di funky, di rock e di mambo
la musica è tutto per me
è la mia vita per me
è la metafora mia preferita
la musica è Dio, è note e armonia
la musica è ordine la musica è anarchia

Io sono un ballerino di jazz...


India

E fu così che una vacca sacra dell'India
che non era mai stata nella Palestina
passando di fronte a un ristorante italiano
riconobbe da fuori la sua vecchia cugina
che lavorava come bistecca alla fiorentina
in un ristorante italiano in Palestina
e le chiese la strada per andare a trovare
dove la terra si incrocia col cielo e col mare
qualcuno le disse viaggiare è importante
ma il posto che cerchi non è molto distante
da dove ti trovi e da dove stai andando
unisciti a noi che ci stiamo arrivando
e se nel cammino noi poi invecchieremo
e se su quella terra non ci arriveremo
ci saranno degli altri, poi altri, poi ancora
poi altri, poi altri, poi altri, poi ancora
fin quando qualcuno nell'anno del dunque
sarà in nessun posto e sarà pure ovunque


Parola

Se tutti i grandi libri qualcuno li ha già scritti
se tutte le grandi frasi qualcuno le ha già dette
se tutte le grandi canzoni le hanno già cantate
mi chiedo ragazzi voi che cosa fate?
perché siam qui a suonare a leggere e a studiare
dovremmo essere in giro oppure al mare
a cogliere dei fiori oppure a far l'amore
a cosa serve tutto questo rumore?
ma io non sono Mozart e tu non sei Picasso
io son Lorenzo e Saturnino sta suonando il basso
apprezzo ciò che è stato e ne farò tesoro
ma ancora c'è da farne di lavoro
tra il niente e l'abbastanza c'è il troppo e il troppo poco
c'è l'acqua l'acqua il fuoco il fuoco
tra il tutto e il non mi basta c'è che non sono Dio
però chi sta cantando sono io
con tutta la mia esperienza e tutta la confusione
meno sicuro di una mia canzone
che quando è fatta è fatta con le sue gambe vola
e a me mi lascia indietro ancora a scuola
a ragionar se è giusto rincorrere il secondo
in cui ti sembra aver capito il mondo

PAROLA!
per la mia professoressa di italiano
PAROLA!
per tutto il suono afroamericano
PAROLA!
per la mia nonna e per i miei parenti

vola pensiero mio sopra ogni cosa
come una vespa che mai riposa
vola sopra i fiori e fatti grasso del suo nettare
vola sulla musica e sulle lettere
perché il linguaggio muore se non gli batte il cuore
ciò che distingue un suono da un rumore
non è la sua onda fisica ma è l'anima che ha dentro
perché anche un suono vuoto è un suono spento
e perché un suono viva deve esser violentato
perché sennò il linguaggio è addormentato
vola parola mia sii autosufficiente
staccati dal mio corpo e dalla mia mente
cerca di andar lontano prova a far nascere emozioni
vola parola mia provoca reazioni
mostrati nuda e cruda con l'aria disponibile
a chi si sente sempre inattaccabile
fai ballar la gente e vola positiva
come un messaggio in una bottiglia alla deriva.

PAROLA!
per le ragazze con le gambe belle
PAROLA!
per i miei fratelli e per le mie sorelle
PAROLA!
per chi in questo momento sta ballando
PAROLA!
e pure un po' per me che sto parlando
PAROLA!
per i bambini nati a Sarajevo
PAROLA!
per chi non vuole un altro medioevo
PAROLA!
per chi manda affanculo i pregiudizi
PAROLA!
per chi fa volontariato negli ospizi
PAROLA!
per Cuba e per la ritmica africana
PAROLA!
per rinnovar la musica italiana
PAROLA!
per chi propone cose intelligenti
PAROLA!
per gli intellettuali dissidenti
PAROLA!
per chi non da per certo neanche il sole
PAROLA!
per chi mi aggiunge ritmo alle parole
PAROLA!
per Claudio per Michele e per il Gruppo
PAROLA!
per Luca per Enrico e Saturnino
PAROLA!
per la ragazza che io sto cercando
PAROLA!
per chi ha deciso di fare un bambino
PAROLA!
per la mia mamma e per i miei antenati
PAROLA!
per tutti i miei amici ritrovati
PAROLA!
intorno a questo fuoco musicale...
LIBERACI DAL MALE!

PAROLA...

E se il dialogo non e' possibile, allora ci sara' un grido


Soleluna

C'è soleluna dentro di me, c'è l'acqua e c'è il fuoco,
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me, c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco

certe sere amico mio mi viene in mente come certe sere
prima di dormire io ripenso a quanto è complicato il cuore
e dico lo sa solo Dio come è difficile andare fino in fondo
nelle scelte che si fanno come è difficile restare al mondo
vivere coerentemente
vivere in mezzo alla gente
scegliere quello che è buono
distribuire ai nemici il perdono

c'è soleluna dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco

Certe sere amico mio mi viene in mente come certe sere
prima di dormire io, io fino all'alba non riesco a dormire
e sono albero e poi sasso sono un gabbiano che diventa cielo
e sono pioggia e lampadina e sono un asino che prende il volo
che prende il volo

c'è soleluna dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco

ATOMO CON ATOMO
MOLECOLA CON MOLECOLA
CELLULA CON CELLULA
TESSUTO CON TESSUTO
OSSA PELLE E MUSCOLI ANIMA E CERVELLO
MADRE PADRE E FIGLIO SORELLA E FRATELLO
AMICO COMPAGNO PAESANO E COMPAESANO
UOMO AMBIENTE TERRA VICINISSIMO E LONTANO
PIANETA COL SATELLITE LA STELLA COL PIANETA
LO ZERO E L'INFINITO LA A, LA ZETA

c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco, poco...

E sono albero e poi sasso
sono un gabbiano che diventa cielo
e sono pioggia e lampadina
e sono un asino che prende il volo
e sono un pesce che diventa cane
sono un cavallo che diventa sedia
una matita che disegna case
e queste case che diventan pane
e questo pane che diventa vino
e sono un vecchio che torna bambino

c'è soleluna dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me
c'è soleluna dentro di me
c'è soleluna dentro di me
c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è troppo e c'è poco
dentro di me...


Dammi spazio

Dammi spazio
che non riesco a ballare
dammi spazio
che non riesco a parlare
dammi spazio
che non riesco a pensare
dammi spazio
dammi spazio

dammi spazio
qualcuno ne ha troppo qualcuno zero
mi serve spazio per esprimere un pensiero un'idea
non posso mica stare in apnea
c'è un traffico di macchine mostruoso
un sottofondo molto rumoroso
questa città mi ruba l'energia
eppure non riesco ad andare via
a volte penso di diventar pazzo

dammi spazio
che non riesco a ballare
dammi spazio
che non riesco a pensare
dammi spazio
che non riesco a parlare
dammi spazio
che non riesco a ballare

spostati di un passo per lo meno
chi ha detto che sia tuo questo terreno
soltanto perché dici io c'ero prima
amico mio ascolta questa rima
non ho inventato io questo sistema
ma adesso abbiamo noi questo problema
o ci stringiamo un po' e ci entriamo tutti
cercando di non prenderci a cazzotti
oppure cominciamo a darci botte e spintoni
fin quando non saremo ormai tutti distrutti
è meglio che evitiamo questo strazio
faresti meglio a darmi un po' di spazio

dammi spazio...

Muovi tutto quello che c'hai da muovere

la realtà è fuori dalle note
fuori da questo suono
fuori da questa canzone
mi serve spazio per cercare
spazio per trovare
spazio per averela mia dimensione
qualcuno ha detto che di spazio nel mondo ce n'è a sufficienza
per soddisfare la nostra esigenza
ma di sicuro non basta il mondo intero
per soddisfare l'avidità di uno solo
non cerco di più di quello che mi può bastare
un po' di spazio dove io possa ballare
mangiare
lavorare
parlare
dormire
fare l'amore

dammi spazio...

Muovi tutto quello che c'hai da muovere

beato chi ha trovato spazio nei suoi sentimenti
lo spazio più prezioso che non teme cedimenti
beato chi divide la capanna con due cuori
beato lui, e per gli altri son dolori
nessuno ha più intenzione di mollare neanche un metro
si barrica dietro un muro di vetro
ma a volte la musica rompe anche loro
pacificamente in coro

dammi spazio...


Barabba

Ho già visto quelle facce, quelle espressioni
in piazza del Duomo dopo le elezioni
è la stessa che gridava

BARABBA BARABBA!

ho già visto quelle facce in piazza Venezia
quando il duce parlava affacciato al balcone
le ho riviste poco dopo in piazzale Loreto
quella stessa fottuta espressione
io conosco quelle facce che bruciavan la strega
le ho riviste rosse in faccia che gridavano "lega!"
aggredire con violenza un passante regolare
che quel giorno non aveva un cazzo da festeggiare
ho già visto quelle facce in un autobus pieno
dallo stadio ritornare affacciati al finestrino
insultare, sputare, prendere a calci un bidone
ho già visto quelle facce, quell'espressione
è la stessa che gridava

BARABBA BARABBA!

ho già visto quelle facce a un concerto a Torino
aggredire con insulti un cantante italiano
che cantava per il rispetto dei diritti dell'uomo
le ho riviste l'altra sera in piazza del Duomo
ho già visto quella faccia in uno specchio riflessa
e l'ho odiata e s'è odiata con tutta se stessa
è la faccia di una massa che ha bisogno di eroi
che assecondino comodamente i vizi suoi
ho già visto quella faccia e la vedrò ancora
in un'altra piazza, in un'altra ora
con un altro slogan con un'altra battaglia
con un'altra fottutissima coda di paglia
ho già visto quella faccia...
è la stessa che gridava

BARABBA BARABBA!

nel mio palazzo ci abita un signore anziano
da ragazzo quel signore è stato un partigiano
nei suoi occhi c'è lo sguardo di chi ha visto tanto
di chi ha visto la gioia, di chi ha visto il pianto
la sua faccia che la storia vuol dimenticare
è la faccia che io invece voglio ricordare
ogni volta che sarò tentato di dar ragione
a quel primo che mi passa con la soluzione
espressione di una massa che ha bisogno di eroi
che assecondino comodamente i vizi suoi
ma la faccia scomoda dei bimbi africani
la chiarezza negli sguardi degli uomini cubani
è un cazzotto che ci giudica continuamente
e dice cerca di essere uomo prima di essere gente...


Dobbiamoinventarciqualcosa

Questo,
quello che dichiaro in questo testo
mi rappresenta ma voglio essere onesto
la confusione non si risolve con la canzone,
ma per lo meno ci fa passare un po' di tempo in piedi
ballare può servire se ci credi
sarà il più primitivo dei rimedi
la danza della pioggia degli indiani
danze tribali come gli africani
un filo che ci lega ai cantastorie
per non dimenticare le memorie
aggiungeremo al media che ci investe
le nostre teste le nostre teste
saremo un arcipelago di idee,
resisteremo a piogge e maree
riprodurremo il fuoco sull'asfalto
potrà sembrare un urlo e qualche salto
ma è sangue corpo anima e intelletto
un suono primitivo e benedetto
irrompe nelle strade e nelle radio
nelle tivù nelle scuole allo stadio
l'esercito sarà degli insicuri
cuori confusi e sguardi da duri,
lo scriverò a graffiti sui muri
perché la mente non si riposa

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA

dobbiamo inventarci qualcosa perché così non si può andare avanti
c'è troppa distanza tra noi, e siamo troppo distanti
succede che il non conoscersi spesso genera la paura
e spinge all'isolamento tra queste solite quattro mura
ma facendo i conti con il disordine spesso si ottiene la soluzione
le dissonanze che si organizzano fanno nascere una canzone

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me

io di vita conosco soltanto la mia le altre le vedo passare
le leggo attraverso la mia verità ed e' per questo che non posso giudicare
so solo che quando la strada finisce c'è un bivio dentro al tuo cuore
e se decidi di andare avanti devi fare l'esploratore
e il fatto di non sapere assolutamente dove va il mondo
mi spinge a guardarmi dentro cercando di andare sempre più in fondo...
cercando attraverso un viaggio di conoscenza di ciò che sono
di fare qualcosa di buono, di fare qualcosa di buono

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me

"divide et impera", chi l'ha detto ha interpretato la nostra storia
ci han regalato un viaggio nel futuro in cambio della nostra memoria
ma dobbiamo inventarci qualcosa, in senso stretto stretto ed in senso lato
dobbiamo inventarci qualcosa visto che tutto quanto è stato già inventato
dovremmo servirci forse di quello che la natura crea
ci vuole una grande idea
questo sound mi fa venire in mente di come io stavo quando
ero ancora nella pancia di mia mamma e stavo già ballando
protetto da quell'involucro dove non mi mancava niente
ricercare quell'atmosfera stasera può essere divertente
ritrovo il mio cordone ombelicale
risalgo fino al brodo primordiale
di lì ricostruisco la mia storia
per non dimenticare la mia memoria
la musica mi aiuterà a parlare
a comunicare, a comunicare
perché la mente non si riposa

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA


Il futuro del mondo

Il futuro del mondo è diverso dal mio
io non ce l'ho con nessuno
lungo la strada dell'intolleranza
oggi c'è troppo casino

Il futuro del mondo e' diverso dal mio
io moriro' prima o poi
lungo la strada dell'intolleranza
andateci voi!

voi che sembrate immortali come le idee che vi han raccontato
voi che attraverso un binocolo cieco tutto vi sembra scontato
io a questi giorni ci tengo, son tutto quello che ho
lungo la strada dell'intolleranza sassi non seminerò

Il futuro del mondo e' diverso dal mio
io moriro' prima o poi
lungo la strada dell'intolleranza
andateci voi!

dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo te
come posso fare per farti capire che...
dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo te
come posso fare per farti capire che...
il nazionalismo è un po' come il razzismo, serve per darsi un motivo
io me ne frego di chiudermi in gabbia, io in questo mondo ci vivo
io coi fantasmi ci vado d'accordo, spesso di più che coi vivi
lungo la strada dell'intolleranza, io non ci trovo motivi!

Il futuro del mondo e' diverso dal mio
io moriro' prima o poi
lungo la strada dell'intolleranza
andateci voi!

(discorso di Giovanni XXIII)


Mario

Mi ricordo da bambino che mio padre era spesso arrabbiato con me
e non sapevo perché
ritornavo dalla scuola verso l'una e quaranta
e la fame era tanta
con mia madre che diceva "che c'è?
Lorenzo dimmi che c'è?
come è andata? come mai non mi dici mai niente?
ma che razza di gente
questi figli che ho
certe volte non so cosa ho fatto per vedervi dire sempre di no
non lo so, non lo so ma ti droghi?
fai veder le braccia
ma che razza di faccia
non mi piace per niente
quella razza di gente
con la quale ti vedi
ma che cosa ti credi?
che tuo padre ed io non ti vogliamo bene?"
sempre le stesse scene
ogni giorno ogni sera quella stessa atmosfera
mentre mio padre mi vedeva crescere
lui mi sembrava non potesse invecchiare
mentre crescevo tre centimetri l'anno
lui era sempre uguale
Mi ricordo a dodici anni un pomeriggio di sole
mi portò a un funerale
ma era uno speciale
che non c'era neanche un morto parente
neanche un conoscente
solo un sacco di gente
seria molto composta
una specie di festa al contrario
e mio padre Mario
mi diceva "quando avrai un po' più anni
potrai dire io c'ero
ai funerali degli agenti della scorta di Moro"
questa sera quasi ventisette anni
sto leggendo il giornale
e di quel funerale
mi risale l'immagine in mente
e ho chiarissimo in testa
quel concetto di festa al contrario
e di mio padre Mario
che per come era sempre severo
mi appariva sincero
nel dolore del restare impotente
insieme a molta altra gente
che sostava di fronte
al potere di pochi
sulla vita di molti
e a quei volti sconvolti
delle madri delle mogli dei parenti e dei figli
degli agenti della scorta di Moro
e mio padre Mario era così serio
E mi teneva sulla testa una mano
quel pomeriggio è lontano
quasi venti anni fa
i negozi che chiudevano in tutta la città
ogni cosa era strana nella mia fantasia
non capivo perché in giro c'era tutta quella polizia
le sirene spiegate
le serrande abbassate
sono più grande ma le cose non sono cambiate
La mia mano è più grande
e mio padre più anziano
la mia mamma si preoccupa perché sono lontano.
Questa storia che ho detto con la rima baciata
non so forse neanche io perché ve l'ho raccontata
forse il centro di tutto è quella mano che mio padre mi appoggiò sulla testa
questo è quanto mi resta
un ricordo profondo
grande come il mondo
questo gesto che mio padre ebbe il cuore di fare
questo gesto d'amore mille volte più potente di un pugno
in questa notte di giugno in cui scrivo
mi fa essere vivo
pronto ad essere padre a mia volta
e a spiegare a mio figlio bambino
come ogni destino si unisce si confonde e si intreccia
in comune con le altre persone
gli dirò che ogni schiaffo e ogni pugno che è dato
ogni piccolo diritto che nel mondo è violato
è una ferita per tutti gli esseri della terra
e finché non c'è giustizia ci sarà sempre guerra

(no justice, no peace...)


Viene sera

Michele ha una chitarra a forma di cannocchiale
ci guarda dentro e vede dove vorrebbe andare
Gianni che è un idealista questo lo tiene a galla
Paolo che passa il tempo a inventarsi una nuova balla
Stefano ha la politica e vuole cambiar la gente
ma troppi sono che ancora in questa città non hanno niente
e passano le giornate come gli autobus del centro
e girano per le strade con il casino che c'hanno dentro
meridiani e paralleli dell'anima della gente
il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente e l'occidente
e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...
domani un altro giorno nascerà

Ettore è un culturista e insegue i suoi pettorali
Marina pensa di scrivere di politica sui giornali
Gigi si è laureato ma per ora non ha le idee chiare
intanto fa il buttafuori davanti alla porta di un locale
Vittorio si crede un genio e forse c'ha pure ragione
è sempre molto informato e ha sempre chiara la situazione
meridiani e paralleli dell'anima della gente
il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente e l'occidente
e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...
domani un altro giorno nascera'

Bernardo non ha una moto ma sa smontare e montare un motore
Claudio fa il disc jockey alla radio ma da grande farà il produttore
Umberto guarda gli aeroplani e sa che un giorno ne guiderà uno
Saturno sente Jaco che suona il basso e vuol diventare qualcuno
Lorenzo ha delle storie da raccontare e vuol divertire la gente
ma troppi sono che in questa città ancora non hanno niente
e passano le giornate come gli autobus del centro
girano per le strade con il casino che c'hanno dentro
meridiani e paralleli dell'anima della gente
il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente e l'occidente
e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...
domani un altro giorno nascerà...


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