Attaccami la spina
Il mio nome è Lorenzo
potrebbe non aver senso
ma da quando sono nato dico quello che
penso
dico quello che vedo mi guardo in giro
utilizzo questo ritmo nero
e funky e duro e carico di bassi
e su di lui io costruisco sintassi
e frasi e storie strada dove vivo
muovi la mano con la quale io scrivo
e dammi la carica dammi l'energia
molta cattiveria poca melodia.
Un due tre: via! un due tre: via!
questa non vuole essere una forma di poesia
ma è rap semplicemente senza pretese
un suono e una parola che arriva palese
e ti muove e non c'è discussione
non è la musica che fa la rivoluzione
al massimo può essere una colonna
sonora
un modo per accendere un passaparola
il microfono si accende va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
Chiamala come ti pare, chiamala arte chiamala
chiasso
questa è la mia parola che si fonde
col basso
è il suono cittadino del rap e
del funky
e no che no ti stanchi...
ritmo e parola pane e companatico
supercalifragilisti suono molto pratico
e violento
al cento per cento
muove la mia dialettica con il divertimento
e mi fa venire voglia di dire : "Alza alza"
ascolta il suono del basso che incalza;
voglio sentirlo di piu'
"Alza alza"
ascolta il suono del basso che incalza
la musica che faccio mi serve come scudo
mi barrico dietro al microfono per non
sentirmi nudo
di fronte alla mia insicurezza
non ho né presunzione né
manie di grandezza
non faccio né comizi né
falsa demagogia
io sono un accumulatore di energia
che poi ritorna fuori sotto forma di adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
la pace sia con voi, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
la pace sia con voi, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
Facci vedere cosa sai fare
facci sentire cosa sai fare
So fare poco, ma ciò che faccio
provo a farlo bene
semino il seme del frutto raro dello stare
insieme
organizzo feste in giro per la mia nazione
sono un guerriero della comunicazione
la musica va avanti e io gli vado appresso
seppure questo ritmo sembra sempre lo
stesso
è qui che poi mi sento come fossi
a casa mia
io sono un accumulatore d'energia
microfono che va, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
la pace sia con voi, va su l'adrenalina
attacca-tacca-tacca-tacca-taccamilaspina!
(...)
Facci vedere cosa sai fare
facci sentire cosa sai fare (...)
Serenata rap
Se t'incontro per strada non riesco a parlarti
mi si bloccano le parole non riesco a
guardarti
negli occhi mi sembra di impazzire
se potessi amplificare
il battito del mio cuore sentirete
un batterista di una band in metallo pesante
ed è per questo che sono qui davanti
perché mi viene molto più
facile cantarti una canzone
magari che la sentano i muri e le persone
piuttosto che telefonarti e dirti tutto
faccia a faccia
rischiando di fare una figuraccia;
sono timido ma l'amore mi dà coraggio
per dirti che da quando io ti ho visto
è sempre maggio
e a maggio il mondo è bello e invitante
di colori
ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori
che prima o poi si dice diverranno pure
frutti
e allora tu che fai? golosamente aspetti,
aspetti che quel desiderio venga condiviso
io sono qui davanti che ti chiedo un sorriso,
affacciati alla finestra amore mio.
Affacciati al balcone rispondimi al citofono
sono venuto qui col giradischi e col microfono
insieme al mio complesso per cantarti
il sentimento
e se tu mi vorrai baciare sarò
contento
e questa serenata è la mia sfida
col destino
vorrei che per la vita noi due fossimo
vicino
una serenata rap per dirti che di te
mi piace come mi guardi mi piace come
sei con me
mi piace quel tuo naso che s'intona con
il mondo
mi piace il tuo sedere così rotondo
da rendere satellite ogni essere vivente
mi piaci perché sei intelligente
si vede dalle tue mani come le muovi
mi provochi pensieri e sentimenti sempre
nuovi
nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi
seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere
i vestiti
quel tuo essere al di sopra delle mode
del momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto
e sul cemento
Affacciati alla finestra amore mio,
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io
Serenata rap serenata metropolitana
mettiti con me non sarò un figlio
di puttana
non ci credere alle cose che ti dicono
di me
sono tutti un po' invidiosi chissà
perché
io non ti prometto storie di passioni
da copione
di cinema, romanzi e che ne so di una
canzone
io ti offro verità corpo anima
e cervello
amore solamente amore solo solo quello
Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io
Amor che a nullo amato amar perdona porco
cane
lo scriverò sui muri e sulle metropolitane
di questa città milioni di abitanti
che giorno dopo giorno ignorandosi vanno
avanti
e poi chissà perché perché
chissà
per come nessuno sa perché perché
chissà
per come due sguardi in un momento sovrappongono
un destino
palazzi, asfalto e smog si trasformano
in giardino
persone consacrate dallo scambio di un
anello
e un monolocale che diventerà un
castello,
affacciati alla finestra amore mio.
Nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi
seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere
i vestiti
questo essere al di sopra delle mode del
momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto
e sul cemento.
Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io.
Penso positivo
Positivo!
Io penso positivo perché son vivo
perché son vivo
io penso positivo perché son vivo
e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà
fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà
fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene
e che va
Io penso positivo ma non vuol dire che
non ci vedo
io penso positivo in quanto credo
non credo nelle divise né tanto
meno negli abiti sacri
che più di una volta furono pronti
a benedire massacri
non credo ai fraterni abbracci che si
confondon con le catene
Io credo soltanto che tra il male e il
bene è più forte il bene.
Io penso positivo perché son vivo,
perché son vivo
io penso positivo perché son vivo
e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà
fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà
fermare, fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene
e che va.
positivo!
Uscire dal metro quadro dove ogni cosa
sembra dovuta
guardare dentro alle cose c'è una
realtà sconosciuta
che chiede soltanto un modo per venir
fuori a veder le stelle
e vivere l'esperienze sulla mia pelle
sulla mia pelle.
Io penso positivo perché son vivo,
perché son vivo
io penso positivo perché son vivo
e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà
fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà
fermare, fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene
e che va. (4v)
positivo!
la storia, la matematica, l'italiano, la
geometria
la musica, la la musica, la fantasia
Io credo che a questo mondo esista solo
una grande chiesa
che passa da Che Guevare e arriva fino
a Madre Teresa
passando da Malcolm X attraverso Gandhi
e San Patrignano
arriva da un prete in periferia che va
avanti nonostante il Vaticano.
Io penso positivo perché son vivo,
perché son vivo
io penso positivo perché son vivo
e finché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà
fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà
fermare, fermare, fermare, fermare quest'onda che va
quest'onda che viene e che va
quest'onda che va quest'onda che viene
e che va. (...)
Liberi!!!
Po-si-ti-vo
Quest'onda che va, quest'onda che viene
e che va
quest'onda che va, quest'onda...
la storia, la matematica, l'italiano, la
geometria
la musica, la la musica, la fantasia
I giovani
I giovani hanno i capelli lunghi e le basette
come cespugli
e nelle magliette la verità
i giovani girano per la città
i giovani parlano con i muri ma non ascoltano
la risposta
hanno una scritta sulla maglietta e non
domandano quanto costa
I giovani sono dentro i sondaggi catalogati
in percentuali
i giovani stanno bene, i giovani stanno
male
I giovani quali? quelli più belli?
oppure i giovani quelli brutti?
i ricchi, i poveri, i giovani cosa, i
giovani che? i giovani tutti!
tutti i giovani sempre giovani, non mi
dire che ci sei anche tu.
Tra quelli lì della pubblicità
dell'aranciata e della Coca Cola
quelli che gridano ai concerti, quelli
che occupano la scuola
quelli che non trovano da lavorare, quelli
che ancora paga papà
quelli che non c'è mai un cazzo
da fare in questa cazzo di città
Vorrei passare dai 10 ai 30 per non subire
questa tortura
il primo amore, la prima casa dover vestire
quest'armatura
il primo amico che ti tradisce o che magari
tradisci tu
il primo treno che non ci sali e che magari
non torna più.
Si va via
Sono un deejay che lavora in diversi locali
frequentati da ragazzi più o meno
normali
magari che lavorano durante la settimana
o che abitano magari in qualche zona lontana
da questa discoteca che al sabato sera
è l'unico locale dove c'è
un'atmosfera un po' giusta
arriva un po' di gente
potrebbe trasformarsi in una storia divertente
allora via si va via si va si va via
qualcuno c'ha la macchina qualcuno l'energia
intesa in tanti modi, quello dipende
ognuno può affrontare la notte
che scende
nel modo che gli pare gli piace e gli
pare
allora è un altro sabato che sta
per cominciare
però però però non
c'è niente da dire
la voglia di far festa e quella di fuggire
da quando il mondo è mondo si possono
incontrare
e c'è qualcuno che sceglie di andare
a ballare da me
che metto su la musica più forte
che c'è
e allora c'è qualcuno che per venire
da me
si fa cento chilometri e io che posso
fare?
quando li vedo qui li faccio ballare
li prendo e me li porto dietro fino al
sole
e tutto il resto sono parole
sono un dj vedo molto io dall'alto di questi
piatti
ne ho viste io di cose io ne ho visti
di fatti
ho visto una signora ingioiellata far
la figa
ho visto un entra ed esci per pipparsi
qualche riga
che finisce dentro al naso di un figlio
di papà
che si nasconde dentro all'università
ho visto uomini baciarsi tra di loro con
affetto
e coppie miste che non vanno più
d'accordo neanche a letto
ho visto dei politici arrivare con la
scorta
li ho visti strafottenti mentre fan la
mano morta
alla bionda con la minigonna con un sogno
nel cassetto
ed ho saputo di quel sogno addormentarsi
dentro al letto
ma più di ogni altra cosa ho visto
gente regolare
che veniva qui a ballare, a rimorchiare
vivendo questo tempo in modo attivo ma
anche onesto
ognuno nel suo mondo e son parole tutto
il resto
parole che però mi piacerebbe raccontare
in questo sabato che sta per cominciare
E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA
IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA
LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA
DI PAPA'
STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA
LA META'
e io che da dieci anni torno a casa a quest'ora
all'ora che di solito la gente poi lavora
girando le statali dalla uno alla mille
ho visto tante macchine poi far le scintille
con la carrozzeria che poi grattava il
catrame
ho visto le lamiere diventare come lame
sull'asfalto ho visto macchine come lattine
d'aranciata
accartocciarsi intorno a un albero dopo
una sbandata
e allora non c'è sabato che in
una provinciale
senza lo stronzo che mi sorpassa male
in curva sulla destra mi passa a centottanta
diretto verso il buio di questi anni novanta
e io sono un deejay e il lunedì
c'ho la nausea
non posso poi non chiedermi qual è
la causa
ma poi me ne dimentico e in fondo son
sincero
a quello del sorpasso io dedico un pensiero
pensiero di fratello pensiero un po' tetro
è brutto quando sbagli non poter
tornare indietro
E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA
IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA
LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA
DI PAPA'
STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA
LA META'
ripenso a tutti i miti della gioventù
bruciata
al mito dell'eccesso alla vita spericolata
fanculo alla ferrari e pure al maggiolino
non valgono il sacrificio neanche di un
moscerino
spiaccicato sopra al vetro di un sabato
da pazzi
niente giudizi però per quei ragazzi
sono figli di questo tempo che ha poco
tempo per le morali
sono ragazzi, ragazzi "normali"
figli di questo tempo un po' malato nei
contenuti
che questo rap sia un monumento ai caduti
di una guerra che fa vittime di diciotto
anni
sacrificate al dio dei grandi inganni
E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA
IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA
LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA
DI PAPA'
STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA
LA META'
comunque tutto cio' non fa parte del mio
lavoro
tutto questo va molto oltre ogni stupido
coro
di quei moralizzatori che san sempre ciò
che è giusto
che in fondo al lunedì mattina
ci provan gusto
tutto questo con gli orari di chiusura
dei locali
con la musica e il volume, con la birra
e con gli amari
c'entra poco lo dico perché ho
sempre fatto tardi
e chi ha in mano la risposta sono dei
bugiardi
io non ho risposta alcuna ho soltanto
la mia rabbia
nel vedere molta gente come me dentro
una gabbia
nel vedere che la libertà diventa
paradosso
e la trovi la mattina spiaccicata dentro
a un fosso...
Piove
Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'
Hai visto che piove, senti come viene giù
tu che dicevi che non pioveva più
che ormai non ti saresti mai più
innamorata
e adesso guardati sei tutta bagnata
e piove Madonna come piove sulla tua testa
e l'aria si rinfresca
e pioverà fin quando la terra non
sarà di nuovo piena
e prima o poi si rasserena
Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'
senti le gocce che battono sul tetto
senti il rumore girandoti nel letto
rinascerà sta già nascendo
ora
senti che piove e il grano si matura
e tu diventi grande e ti fai forte
e quelle foglie che ti sembravan morte
ripopolano i rami un'altra volta
è la primavera che bussa alla tua
porta
piove, Madonna come piove, prima che il
sole ritorni a farci festa
senti, senti come piove
senti le gocce battere sulla tua testa
Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'
tu che credevi che oramai le tue piantine
si eran seccate e non sarebbero cresciute
più
hai aspettato un po' ma senti come piove
sulla tua testa senti come viene giù
non eri tu che ormai ti eri rassegnata
e che dicevi che non ti saresti più
innamorata
la terra a volte va innaffiata con il
pianto
ma poi vedrai la pioggia tornerà
Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giu'
Voglio di più
Voglio un panino gigante con dentro un
milione di cose
voglio Madonna per portarmela a letto
e poi mandarle un milione di rose
voglio una piscina piena di coca cola
e mentre nuoto voglio bere e abbronzarmi
voglio telefonare al presidente americano
e al telefono voglio sfogarmi
voglio un aereo, che dico, una nave, che
dico, uno shuttle, un sottomarino
voglio sposarmi con mille ragazze e per
ognuna io voglio un bambino
voglio un casco di panna montata e me
lo voglio poi mettere in testa
e poi mangiare la panna montata mangiarla
tutta fin quanta ne resta
voglio esser magro coi muscoli in mostra
voglio vestiti di tutti i stilisti
voglio vincere l'oscar e il telegatto
voglio il leone e dei premi mai visti
voglio conoscere il perché delle
cose voglio due tette come due meloni
voglio conoscere i libri a memoria e le
parole di mille canzoni
voglio volare sopra al traffico del centro
di Milano
voglio richiudere con una toppa il buco
dell'ozono
voglio la pace lungo le mie strade e pure
tra i miei genitori
voglio vincere tutte le guerre voglio
sentire ancora più rumori
voglio andare al numero uno della classifica
dei cannonieri
voglio allenare la nazionale italiana,
voglio essere il generale dei carabinieri
voglio conoscere che tempo fa domani voglio
sapere che pensa la gente
voglio conoscere gli angoli oscuri della
mia anima e della mia mente
voglio voglio voglio voglio l'erba voglio
voglio conoscere gli extraterrestri voglio
vederci con le luci spente
voglio scoprire dei buoni maestri
voglio abolire la pena di morte in ogni
angolo dell'universo
voglio restare per sempre bambino e ritrovare
le cose che ho perso
voglio parlare in tutte le lingue voglio
una tele con mille canali
voglio il perdono di tutti i peccati voglio
parlare con gli animali
voglio sapere chi ha sparato per primo
voglio cantare più intonato di Mina
voglio sapere chi è nato per primo
l'uovo o la gallina?
voglio pagare miliardi di tasse voglio
scoprire un pozzo di petrolio nel mio giardino
e una sorgente di acqua gasata dal rubinetto
del mio lavandino
voglio che Gorbaciov sia fatto papa e
che mia sorella trovi lavoro
voglio capelli lunghissimi e lisci voglio
trovare sia un amico che un tesoro
e voglio vivere tutta la vita.
Io ti cercherò
Come è strano incontrarti di sera
in mezzo alla gente
salutarci come due vecchi amici "Ehi,
ciao come stai?"
quando un giorno di notte m'hai detto
"non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non
ti lascerò mai"
E adesso siamo occhi negli occhi e non
serve a niente parlare
ho la mappa di tutti i tuoi nei, io la
potrei disegnare
nei tuoi occhi ritrovo i miei giorni di
qualche anno fa
le domeniche senza far niente e voglia
di sincerità
parliamo un po' raccontami quello che
fai
sei la stessa che un giorno m'ha detto
"non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte m'hai detto
"non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non
ti lascerò mai"
Io ti cercherò
negli occhi delle donne che nel mondo
incontrerò
e dentro quegli sguardi mi ricorderò
di noi
chissà se si chiamava amore.
Nei tuoi occhi mi ritrovo nell'attimo prima
in cui sto per baciarti
l'universo si ferma un'istante perché
vuole ammirarti
tutto il resto mi passa alle mani come
la sabbia del mare
resta solo un diamante che brilla e che
continua a brillare
ogni volta che mi torni in mente continua
a brillare
in un angolo della mia mente ti continuo
ad amare.
Io ti cercherò
negli occhi delle donne che nel mondo
incontrerò
e dentro quegli sguardi mi ricorderò
di noi
chissà se si chiamava amore.
Il ballerino
Io sono un ballerino di jazz
sono un ballerino di jazz
io sono un ballerino di jazz
sono un ballerino di...
sono un ballerino
passo le mie ore ballando
passo dopo passo
seguo il basso
e ballo, tengo il tempo
e mi rendo strumento
sull'accento di una ritmica jazz
senza stress
improvviso sul tema
senza problema
mi espongo ai miei rischi
saranno applausi oppure saranno fischi?
non so
io ballo però
perché sono un ballerino
Io sono un ballerino di jazz...
Sabato arriva il mio momento
sono un ballerino e trovo gran godimento
nelle discoteche tra la folla annoiata
di fila davanti all'entrata
fotomodelle come carne al macello
dividono un Mar Rosso con sapor di bordello
la folla che si apre al passare di una
diva
di qualche telepromozione televisiva
si richiude proprio mentre sto passando
anche io
e mi ritrovo perso nell'oblio
espresso dalla musica dei dj
e non riesco a fare neanche uno dei passi
miei
ma mi dicono "è già tanto
che sei riuscito a entrare
non vorrai mica ballerino ballare?"
Io sono un ballerino di jazz...
sono un ballerino
faccio passi di tango
di salsa, di funky, di rock e di mambo
la musica è tutto per me
è la mia vita per me
è la metafora mia preferita
la musica è Dio, è note
e armonia
la musica è ordine la musica è
anarchia
Io sono un ballerino di jazz...
India
E fu così che una vacca sacra dell'India
che non era mai stata nella Palestina
passando di fronte a un ristorante italiano
riconobbe da fuori la sua vecchia cugina
che lavorava come bistecca alla fiorentina
in un ristorante italiano in Palestina
e le chiese la strada per andare a trovare
dove la terra si incrocia col cielo e
col mare
qualcuno le disse viaggiare è importante
ma il posto che cerchi non è molto
distante
da dove ti trovi e da dove stai andando
unisciti a noi che ci stiamo arrivando
e se nel cammino noi poi invecchieremo
e se su quella terra non ci arriveremo
ci saranno degli altri, poi altri, poi
ancora
poi altri, poi altri, poi altri, poi ancora
fin quando qualcuno nell'anno del dunque
sarà in nessun posto e sarà
pure ovunque
Parola
Se tutti i grandi libri qualcuno li ha
già scritti
se tutte le grandi frasi qualcuno le ha
già dette
se tutte le grandi canzoni le hanno già
cantate
mi chiedo ragazzi voi che cosa fate?
perché siam qui a suonare a leggere
e a studiare
dovremmo essere in giro oppure al mare
a cogliere dei fiori oppure a far l'amore
a cosa serve tutto questo rumore?
ma io non sono Mozart e tu non sei Picasso
io son Lorenzo e Saturnino sta suonando
il basso
apprezzo ciò che è stato
e ne farò tesoro
ma ancora c'è da farne di lavoro
tra il niente e l'abbastanza c'è
il troppo e il troppo poco
c'è l'acqua l'acqua il fuoco il
fuoco
tra il tutto e il non mi basta c'è
che non sono Dio
però chi sta cantando sono io
con tutta la mia esperienza e tutta la
confusione
meno sicuro di una mia canzone
che quando è fatta è fatta
con le sue gambe vola
e a me mi lascia indietro ancora a scuola
a ragionar se è giusto rincorrere
il secondo
in cui ti sembra aver capito il mondo
PAROLA!
per la mia professoressa di italiano
PAROLA!
per tutto il suono afroamericano
PAROLA!
per la mia nonna e per i miei parenti
vola pensiero mio sopra ogni cosa
come una vespa che mai riposa
vola sopra i fiori e fatti grasso del
suo nettare
vola sulla musica e sulle lettere
perché il linguaggio muore se non
gli batte il cuore
ciò che distingue un suono da un
rumore
non è la sua onda fisica ma è
l'anima che ha dentro
perché anche un suono vuoto è
un suono spento
e perché un suono viva deve esser
violentato
perché sennò il linguaggio
è addormentato
vola parola mia sii autosufficiente
staccati dal mio corpo e dalla mia mente
cerca di andar lontano prova a far nascere
emozioni
vola parola mia provoca reazioni
mostrati nuda e cruda con l'aria disponibile
a chi si sente sempre inattaccabile
fai ballar la gente e vola positiva
come un messaggio in una bottiglia alla
deriva.
PAROLA!
per le ragazze con le gambe belle
PAROLA!
per i miei fratelli e per le mie sorelle
PAROLA!
per chi in questo momento sta ballando
PAROLA!
e pure un po' per me che sto parlando
PAROLA!
per i bambini nati a Sarajevo
PAROLA!
per chi non vuole un altro medioevo
PAROLA!
per chi manda affanculo i pregiudizi
PAROLA!
per chi fa volontariato negli ospizi
PAROLA!
per Cuba e per la ritmica africana
PAROLA!
per rinnovar la musica italiana
PAROLA!
per chi propone cose intelligenti
PAROLA!
per gli intellettuali dissidenti
PAROLA!
per chi non da per certo neanche il sole
PAROLA!
per chi mi aggiunge ritmo alle parole
PAROLA!
per Claudio per Michele e per il Gruppo
PAROLA!
per Luca per Enrico e Saturnino
PAROLA!
per la ragazza che io sto cercando
PAROLA!
per chi ha deciso di fare un bambino
PAROLA!
per la mia mamma e per i miei antenati
PAROLA!
per tutti i miei amici ritrovati
PAROLA!
intorno a questo fuoco musicale...
LIBERACI DAL MALE!
PAROLA...
E se il dialogo non e' possibile, allora ci sara' un grido
Soleluna
C'è soleluna dentro di me, c'è
l'acqua e c'è il fuoco,
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me, c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
certe sere amico mio mi viene in mente
come certe sere
prima di dormire io ripenso a quanto è
complicato il cuore
e dico lo sa solo Dio come è difficile
andare fino in fondo
nelle scelte che si fanno come è
difficile restare al mondo
vivere coerentemente
vivere in mezzo alla gente
scegliere quello che è buono
distribuire ai nemici il perdono
c'è soleluna dentro di me c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
Certe sere amico mio mi viene in mente
come certe sere
prima di dormire io, io fino all'alba
non riesco a dormire
e sono albero e poi sasso sono un gabbiano
che diventa cielo
e sono pioggia e lampadina e sono un asino
che prende il volo
che prende il volo
c'è soleluna dentro di me c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
ATOMO CON ATOMO
MOLECOLA CON MOLECOLA
CELLULA CON CELLULA
TESSUTO CON TESSUTO
OSSA PELLE E MUSCOLI ANIMA E CERVELLO
MADRE PADRE E FIGLIO SORELLA E FRATELLO
AMICO COMPAGNO PAESANO E COMPAESANO
UOMO AMBIENTE TERRA VICINISSIMO E LONTANO
PIANETA COL SATELLITE LA STELLA COL PIANETA
LO ZERO E L'INFINITO LA A, LA ZETA
c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco, poco...
E sono albero e poi sasso
sono un gabbiano che diventa cielo
e sono pioggia e lampadina
e sono un asino che prende il volo
e sono un pesce che diventa cane
sono un cavallo che diventa sedia
una matita che disegna case
e queste case che diventan pane
e questo pane che diventa vino
e sono un vecchio che torna bambino
c'è soleluna dentro di me c'è
l'acqua e c'è il fuoco
c'è notte, giorno, terra e mare,
c'è troppo e c'è poco
c'è soleluna dentro di me
c'è soleluna dentro di me
c'è soleluna dentro di me
c'è l'acqua e c'è il fuoco
c'è troppo e c'è poco
dentro di me...
Dammi spazio
Dammi spazio
che non riesco a ballare
dammi spazio
che non riesco a parlare
dammi spazio
che non riesco a pensare
dammi spazio
dammi spazio
dammi spazio
qualcuno ne ha troppo qualcuno zero
mi serve spazio per esprimere un pensiero
un'idea
non posso mica stare in apnea
c'è un traffico di macchine mostruoso
un sottofondo molto rumoroso
questa città mi ruba l'energia
eppure non riesco ad andare via
a volte penso di diventar pazzo
dammi spazio
che non riesco a ballare
dammi spazio
che non riesco a pensare
dammi spazio
che non riesco a parlare
dammi spazio
che non riesco a ballare
spostati di un passo per lo meno
chi ha detto che sia tuo questo terreno
soltanto perché dici io c'ero prima
amico mio ascolta questa rima
non ho inventato io questo sistema
ma adesso abbiamo noi questo problema
o ci stringiamo un po' e ci entriamo tutti
cercando di non prenderci a cazzotti
oppure cominciamo a darci botte e spintoni
fin quando non saremo ormai tutti distrutti
è meglio che evitiamo questo strazio
faresti meglio a darmi un po' di spazio
dammi spazio...
Muovi tutto quello che c'hai da muovere
la realtà è fuori dalle note
fuori da questo suono
fuori da questa canzone
mi serve spazio per cercare
spazio per trovare
spazio per averela mia dimensione
qualcuno ha detto che di spazio nel mondo
ce n'è a sufficienza
per soddisfare la nostra esigenza
ma di sicuro non basta il mondo intero
per soddisfare l'avidità di uno
solo
non cerco di più di quello che
mi può bastare
un po' di spazio dove io possa ballare
mangiare
lavorare
parlare
dormire
fare l'amore
dammi spazio...
Muovi tutto quello che c'hai da muovere
beato chi ha trovato spazio nei suoi sentimenti
lo spazio più prezioso che non
teme cedimenti
beato chi divide la capanna con due cuori
beato lui, e per gli altri son dolori
nessuno ha più intenzione di mollare
neanche un metro
si barrica dietro un muro di vetro
ma a volte la musica rompe anche loro
pacificamente in coro
dammi spazio...
Barabba
Ho già visto quelle facce, quelle
espressioni
in piazza del Duomo dopo le elezioni
è la stessa che gridava
BARABBA BARABBA!
ho già visto quelle facce in piazza
Venezia
quando il duce parlava affacciato al balcone
le ho riviste poco dopo in piazzale Loreto
quella stessa fottuta espressione
io conosco quelle facce che bruciavan
la strega
le ho riviste rosse in faccia che gridavano
"lega!"
aggredire con violenza un passante regolare
che quel giorno non aveva un cazzo da
festeggiare
ho già visto quelle facce in un
autobus pieno
dallo stadio ritornare affacciati al finestrino
insultare, sputare, prendere a calci un
bidone
ho già visto quelle facce, quell'espressione
è la stessa che gridava
BARABBA BARABBA!
ho già visto quelle facce a un concerto
a Torino
aggredire con insulti un cantante italiano
che cantava per il rispetto dei diritti
dell'uomo
le ho riviste l'altra sera in piazza del
Duomo
ho già visto quella faccia in uno
specchio riflessa
e l'ho odiata e s'è odiata con
tutta se stessa
è la faccia di una massa che ha
bisogno di eroi
che assecondino comodamente i vizi suoi
ho già visto quella faccia e la
vedrò ancora
in un'altra piazza, in un'altra ora
con un altro slogan con un'altra battaglia
con un'altra fottutissima coda di paglia
ho già visto quella faccia...
è la stessa che gridava
BARABBA BARABBA!
nel mio palazzo ci abita un signore anziano
da ragazzo quel signore è stato
un partigiano
nei suoi occhi c'è lo sguardo di
chi ha visto tanto
di chi ha visto la gioia, di chi ha visto
il pianto
la sua faccia che la storia vuol dimenticare
è la faccia che io invece voglio
ricordare
ogni volta che sarò tentato di
dar ragione
a quel primo che mi passa con la soluzione
espressione di una massa che ha bisogno
di eroi
che assecondino comodamente i vizi suoi
ma la faccia scomoda dei bimbi africani
la chiarezza negli sguardi degli uomini
cubani
è un cazzotto che ci giudica continuamente
e dice cerca di essere uomo prima di essere
gente...
Dobbiamoinventarciqualcosa
Questo,
quello che dichiaro in questo testo
mi rappresenta ma voglio essere onesto
la confusione non si risolve con la canzone,
ma per lo meno ci fa passare un po' di
tempo in piedi
ballare può servire se ci credi
sarà il più primitivo dei
rimedi
la danza della pioggia degli indiani
danze tribali come gli africani
un filo che ci lega ai cantastorie
per non dimenticare le memorie
aggiungeremo al media che ci investe
le nostre teste le nostre teste
saremo un arcipelago di idee,
resisteremo a piogge e maree
riprodurremo il fuoco sull'asfalto
potrà sembrare un urlo e qualche
salto
ma è sangue corpo anima e intelletto
un suono primitivo e benedetto
irrompe nelle strade e nelle radio
nelle tivù nelle scuole allo stadio
l'esercito sarà degli insicuri
cuori confusi e sguardi da duri,
lo scriverò a graffiti sui muri
perché la mente non si riposa
DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
dobbiamo inventarci qualcosa perché
così non si può andare avanti
c'è troppa distanza tra noi, e
siamo troppo distanti
succede che il non conoscersi spesso genera
la paura
e spinge all'isolamento tra queste solite
quattro mura
ma facendo i conti con il disordine spesso
si ottiene la soluzione
le dissonanze che si organizzano fanno
nascere una canzone
DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me
io di vita conosco soltanto la mia le altre
le vedo passare
le leggo attraverso la mia verità
ed e' per questo che non posso giudicare
so solo che quando la strada finisce c'è
un bivio dentro al tuo cuore
e se decidi di andare avanti devi fare
l'esploratore
e il fatto di non sapere assolutamente
dove va il mondo
mi spinge a guardarmi dentro cercando
di andare sempre più in fondo...
cercando attraverso un viaggio di conoscenza
di ciò che sono
di fare qualcosa di buono, di fare qualcosa
di buono
DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me
"divide et impera", chi l'ha detto ha interpretato
la nostra storia
ci han regalato un viaggio nel futuro
in cambio della nostra memoria
ma dobbiamo inventarci qualcosa, in senso
stretto stretto ed in senso lato
dobbiamo inventarci qualcosa visto che
tutto quanto è stato già inventato
dovremmo servirci forse di quello che
la natura crea
ci vuole una grande idea
questo sound mi fa venire in mente di
come io stavo quando
ero ancora nella pancia di mia mamma e
stavo già ballando
protetto da quell'involucro dove non mi
mancava niente
ricercare quell'atmosfera stasera può
essere divertente
ritrovo il mio cordone ombelicale
risalgo fino al brodo primordiale
di lì ricostruisco la mia storia
per non dimenticare la mia memoria
la musica mi aiuterà a parlare
a comunicare, a comunicare
perché la mente non si riposa
DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
Il futuro del mondo
Il futuro del mondo è diverso dal
mio
io non ce l'ho con nessuno
lungo la strada dell'intolleranza
oggi c'è troppo casino
Il futuro del mondo e' diverso dal mio
io moriro' prima o poi
lungo la strada dell'intolleranza
andateci voi!
voi che sembrate immortali come le idee
che vi han raccontato
voi che attraverso un binocolo cieco tutto
vi sembra scontato
io a questi giorni ci tengo, son tutto
quello che ho
lungo la strada dell'intolleranza sassi
non seminerò
Il futuro del mondo e' diverso dal mio
io moriro' prima o poi
lungo la strada dell'intolleranza
andateci voi!
dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo te
come posso fare per farti capire che...
dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo te
come posso fare per farti capire che...
il nazionalismo è un po' come il
razzismo, serve per darsi un motivo
io me ne frego di chiudermi in gabbia,
io in questo mondo ci vivo
io coi fantasmi ci vado d'accordo, spesso
di più che coi vivi
lungo la strada dell'intolleranza, io
non ci trovo motivi!
Il futuro del mondo e' diverso dal mio
io moriro' prima o poi
lungo la strada dell'intolleranza
andateci voi!
(discorso di Giovanni XXIII)
Mario
Mi ricordo da bambino che mio padre era
spesso arrabbiato con me
e non sapevo perché
ritornavo dalla scuola verso l'una e quaranta
e la fame era tanta
con mia madre che diceva "che c'è?
Lorenzo dimmi che c'è?
come è andata? come mai non mi
dici mai niente?
ma che razza di gente
questi figli che ho
certe volte non so cosa ho fatto per vedervi
dire sempre di no
non lo so, non lo so ma ti droghi?
fai veder le braccia
ma che razza di faccia
non mi piace per niente
quella razza di gente
con la quale ti vedi
ma che cosa ti credi?
che tuo padre ed io non ti vogliamo bene?"
sempre le stesse scene
ogni giorno ogni sera quella stessa atmosfera
mentre mio padre mi vedeva crescere
lui mi sembrava non potesse invecchiare
mentre crescevo tre centimetri l'anno
lui era sempre uguale
Mi ricordo a dodici anni un pomeriggio
di sole
mi portò a un funerale
ma era uno speciale
che non c'era neanche un morto parente
neanche un conoscente
solo un sacco di gente
seria molto composta
una specie di festa al contrario
e mio padre Mario
mi diceva "quando avrai un po' più
anni
potrai dire io c'ero
ai funerali degli agenti della scorta
di Moro"
questa sera quasi ventisette anni
sto leggendo il giornale
e di quel funerale
mi risale l'immagine in mente
e ho chiarissimo in testa
quel concetto di festa al contrario
e di mio padre Mario
che per come era sempre severo
mi appariva sincero
nel dolore del restare impotente
insieme a molta altra gente
che sostava di fronte
al potere di pochi
sulla vita di molti
e a quei volti sconvolti
delle madri delle mogli dei parenti e
dei figli
degli agenti della scorta di Moro
e mio padre Mario era così serio
E mi teneva sulla testa una mano
quel pomeriggio è lontano
quasi venti anni fa
i negozi che chiudevano in tutta la città
ogni cosa era strana nella mia fantasia
non capivo perché in giro c'era
tutta quella polizia
le sirene spiegate
le serrande abbassate
sono più grande ma le cose non
sono cambiate
La mia mano è più grande
e mio padre più anziano
la mia mamma si preoccupa perché
sono lontano.
Questa storia che ho detto con la rima
baciata
non so forse neanche io perché
ve l'ho raccontata
forse il centro di tutto è quella
mano che mio padre mi appoggiò sulla testa
questo è quanto mi resta
un ricordo profondo
grande come il mondo
questo gesto che mio padre ebbe il cuore
di fare
questo gesto d'amore mille volte più
potente di un pugno
in questa notte di giugno in cui scrivo
mi fa essere vivo
pronto ad essere padre a mia volta
e a spiegare a mio figlio bambino
come ogni destino si unisce si confonde
e si intreccia
in comune con le altre persone
gli dirò che ogni schiaffo e ogni
pugno che è dato
ogni piccolo diritto che nel mondo è
violato
è una ferita per tutti gli esseri
della terra
e finché non c'è giustizia
ci sarà sempre guerra
(no justice, no peace...)
Viene sera
Michele ha una chitarra a forma di cannocchiale
ci guarda dentro e vede dove vorrebbe
andare
Gianni che è un idealista questo
lo tiene a galla
Paolo che passa il tempo a inventarsi
una nuova balla
Stefano ha la politica e vuole cambiar
la gente
ma troppi sono che ancora in questa città
non hanno niente
e passano le giornate come gli autobus
del centro
e girano per le strade con il casino che
c'hanno dentro
meridiani e paralleli dell'anima della
gente
il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente
e l'occidente
e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...
domani un altro giorno nascerà
Ettore è un culturista e insegue
i suoi pettorali
Marina pensa di scrivere di politica sui
giornali
Gigi si è laureato ma per ora non
ha le idee chiare
intanto fa il buttafuori davanti alla
porta di un locale
Vittorio si crede un genio e forse c'ha
pure ragione
è sempre molto informato e ha sempre
chiara la situazione
meridiani e paralleli dell'anima della
gente
il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente
e l'occidente
e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...
domani un altro giorno nascera'
Bernardo non ha una moto ma sa smontare
e montare un motore
Claudio fa il disc jockey alla radio ma
da grande farà il produttore
Umberto guarda gli aeroplani e sa che
un giorno ne guiderà uno
Saturno sente Jaco che suona il basso
e vuol diventare qualcuno
Lorenzo ha delle storie da raccontare
e vuol divertire la gente
ma troppi sono che in questa città
ancora non hanno niente
e passano le giornate come gli autobus
del centro
girano per le strade con il casino che
c'hanno dentro
meridiani e paralleli dell'anima della
gente
il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente
e l'occidente
e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...
domani un altro giorno nascerà...