Editoriale
Cosa dire...
è finito il Fantafestival, ci sono stati buoni film e cose
inguardabili che, come al solito sono passate attraverso i fischi
del pubblico sempre vigile, qualche vampiro e sicuramente molto
sangue!
Tornare nella
vita di sempre ci lascia sempre un po' sconcertati.
Abbiamo ancora per la testa sparatorie, mostri, horrori indicibili.
Emozioni talmente forti che quasi ci guardiamo indietro a cercare
il buio della sala, perché quel saltare sulle sedie ad
ogni coltellata, almeno ci rendeva vivi.
Bella trovata
sarebbe uscire di casa la mattina per andare a scuola o a lavoro
e trovare morti ammazzati dappertutto. O, peggio ancora, arrivare
di corsa all'appuntamento con la nostra regazza perché
siamo inseguiti dal solito maniaco che non muore neanche dopo
dieci sequel.
Quello che
voglio dirvi è di ricordarvi del Fantafestival quando vi
sentite giù, quando non ne potete più del solito
schifo. Quando vorreste ammazzare i soliti politici ma non valgono
nemmeno la galera che vi darebbero in cambio; dopotutto... meglio
farlo fare al buon Freddy!!!
Un battito d'ali
e sono nella notte...
Batman
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Conclusa la XIX edizione del Fantafestival
Ha vinto l'orrore del quotidiano
Assegnati
i premi
della diciannovesima edizione
del Fantafestival
tra il plauso del pubblico.
Miglior film: Urban Ghost Story di Geneviéve
Jolliffe. Il debutto di Jolliffe non manca di pregi, a voler
trovare qualche difetto forse vuole comunicare troppi messaggi
contemporaneamente: la coscienza colpevole di Lizzie, l'orrore
di vivere in un massiccio e opprimente condominio di cemento,
i vicini ficcanaso, il pessimo ruolo svolto dai giornalisti
e dagli assistenti sociali. Il risultato ci fa sentire alieni
in casa nostra e alla fine ci lascia col sapore di polvere in
bocca. Ottima l'interpretazione di Heather Ann come Lizzie.
Questi gli altri premi assegnati:
miglior regia: Agustin Villaronga per 99.9
(Spagna),
miglior attore: Lars Bom per Webmaster di Th. Borch Nielsen
(Danim.),
migliore attrice: Heather Ann Foster per Urban Ghost
Story (GB),
migliori effetti speciali: Webmaster,
premio speciale della giuria: Kiss my Blood di David
Jaray (Ger.).
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Kiss my Blood
Siamo felici che il premio speciale
della giuria sia andato a Kiss my Blood di David Jaray.
Un film tedesco dalle atmosfere ben costruite. Una sorta di "Thelma
e Louise" in chiave vampirica ambientato nelle grigie fumose
atmosfere della germania del miglior (o peggior), periodo comunista.

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Una lacrima versata

Peccato per Samurai fiction (Giapp.'98), di Hiroyuki Nakano.
Anche se la trama ricorda un po' "Per un pugno di dollari",
il tutto era ben costruito.
Buono il ritmo scandito da una musica heavy metal e simpatica
la trovata del film in bianco e nero: il rosso solo nei combattimenti
mortali. Da recuperare in video.
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