"Vorrei riuscire a non spendere la mia vita inutilmente.
Invece poi ho trovato un'ispirazione, che è quella che sto cercando di seguire, quando ho sentito una musica, il Laudare di Cortona. E' pazzesco come le medicine siano vicine a dove ci sono le malattie, come il salice, dal quale è stata estratta l'aspirina, che cresceva nei luoghi dove c'era la diffusione dell'influenza. La natura ti mette i rimedi vicino alla malattia. Allora, c'è questo Laudare, fine 1.200, che è sulla tradizione francescana. La Chiesa ci ha sempre fatto credere che in realtà il francescanesimo ha inventato la povertà, la rinuncia, l'auto-flagellazione. In realtà, il francescanesimo ha inventato la gioia, il giubilo, come lo chiamavano allora. L'ha inventata talmente alla grande che ha inserito la povertà come massima gioia, non come massima privazione. Il paradosso è quello. Quindi mi sono detto: Bene, forse la chiave per me è quella di continuare a fare la musica, però cercando di metterci forza dentro, di essere sfacciato nella musica, di passare anche da cretino, che dicano: "Guarda quello che fa il cretino, che crede di cambiare il mondo con le canzoni, che canta: viva l'amore unica rivoluzione. Guarda che deficiente: salvami, ma che cazzo vuoi?.... La vita ci insegna che vale solo l'amore." Ho detto: forse la strada è questa e in questa via trovo un po' di conforto.
Lo vedo anche nella Teresa, che per me è la più grande maestra in questo momento. Lei si entusiasma delle cose che meritano entusiasmo. Delle cazzate non gliene frega niente.
Io debbo prenderla la macchina, se voglio andare a Milano, però posso cantare: "I microcomputer, le trasformazioni e noi dentro a un ferro che ha ancora i pistoni", perché è palese che oggi potremmo avere un'energia più pulita di quella che abbiamo. E' solo una volontà economica che fa sì che non avvenga ciò, perché la macchina che inquina è veramente una cosa che si basa sul meccanismo della vendita del petrolio e basta, perché ci sarebbero metodi fantastici per spostarci senza l'inquinamento atmosferico. Poi naturalmente lo faccio usando la macchina per andare a cantare nel concerto. Però non trovo un'incoerenza in questo, ancora lo posso sopportare, è parziale. Non so se fra qualche anno la potrò ancora sopportare.
Però, mai come ora nella mia vita, mi trovo di fronte al non sapere. Tutto il mondo è in questa situazione, però io in particolare. Non so cosa succederà o cosa sarà di me fra un anno. Non so dove mi porterà questo disco, perché sto pubblicando una roba che m'è venuta. Vediamo che succede. Non so. Oggi m’hanno telefonato che ero al numero uno nelle radio.. Mi sembra di ricominciare tutto da capo. La cosa che più mi interessa è capire cosa succederà dopo. Questa canzone dove mi porterà? Ho la scacchiera di fronte, però non so che mossa farà lui, quindi non so quale sarà la mia mossa. Il gioco è vedere cosa succede e cercare di capire se io sarò abbastanza leggero e morbido per sopravvivere a questo.
- Quando l'hai scritto "Salvami"?
"Ho iniziato a scriverlo quando sono tornato da Genova, dalla manifestazione del G8. Poi mi ero bloccato. L'ho ripreso… pensa che strana cosa, ho aperto il computer l'11 settembre, verso mezzogiorno, per andare avanti sul testo. Poi, alle due e mezza, mi ha telefonato Saturnino e mi ha detto: "Accendi la TV, perché io sono qui in macchina e la radio ha detto che è successo un casino a New York; c'è stato un incidente aereo in piena Manhattan." Ho acceso la TV e c'era l'edizione straordinaria che stava partendo e ho visto quello che hanno visto tutti. Mi sono bloccato e il testo è rimasto con una parola a metà. L'ho ripreso in mano dopo l'articolo della Fallaci sul Corriere. Ho capito che non potevo rimanere fuori, perché c'è troppo odio: si sta fomentando un odio che ci porta alla guerra. Ho detto: bisogna far qualcosa perché non si propaghi il seme dell'odio.
Tant'è vero che la guerra in Afganistan ha ucciso più persone delle due torri.
"Probabilmente sì. Però io continuo a dire che non ci sono giustificazioni per la morte di un bambino con una bomba. Esiste un codice della guerra, seppure assurdo, ed è che gli eserciti combattono altri eserciti.
- Come quella a Saddam.
"Come quella a Saddam, ma anche come le torri gemelle. Delle torri gemelle, cosa si è visto? Il crollo. Non si è visto un corpo, non si è vista una goccia di sangue.
- E qui veniamo al solito discorso: tu dici che devi mettere le tue forze contro questa cosa. Io dico che le devi mettere pro qualcos'altro che viene ignorato e non ha spazio nella comunicazione.
"Certo. Ma non possiamo ignorare.. Fra l'altro la cosa della Fallaci nella canzone ha un aspetto molto pietoso, nel senso che io dico: stiamo attenti perché l'odio è una cosa di stomaco..
La telefonata
- Ti aspettavi tutto il casino che ha creato quella settimana di tue apparizioni televisive?
"Io non mi aspettavo che la cosa prendesse una piega politica. Però debbo accettare il fatto che oggi qualsiasi cosa prende una piega politica. Mi aspettavo un casino, che mi accusassero di andare in giro a fare promozione, qualsiasi cosa. La gente tende ad avere pensieri comodi, quelli che richiedono il minimo sforzo e il minimo sforzo è pensare che uno vada in TV a fare promozione. Per cui quello me l'aspettavo. In generale, noi che facciamo questo di mestiere tendiamo a valutare tutti i punti di vista di una cosa, poi però lo spettatore giustamente fa il minimo sforzo, ma non è un'accusa. Anch'io, quando sono spettatore, faccio così. Non mi aspettavo il casino politico. Comunque io sono tutto sommato contento. Faccio questo lavoro anche perché mi piace scardinare meccanismi, giocare con i mezzi di comunicazione perché sennò i mezzi di comunicazione giocano con te. Per me, togliermi dalle gabbie è sempre qualcosa che mi stimola. A me interessa che la musica sia nel mondo, nella società e che non sia relegata nei canali monotematici, quindi quello è il mio ruolo. Credo che, come dici tu, ognuno debba avere una funzione nella vita. Forse la mia funzione è quella in qualche modo di unire, poi in questo momento, tentando di unire, la maggior parte delle volte vado a dividere. Però l'intento è di unire, di mischiare le cose, i colori, quindi di portare una canzone che non è indicata per un certo tipo di televisione dentro la televisione… Il mio intento tu sai qual è, quindi scrivilo tu."
- Le tue due ultime apparizioni televisive, se si esclude il Roxy Bar, sono state il rap a Sanremo e questa settimana ed entrambe hanno creato casino.
"Sì, ma quella è una coincidenza, in realtà. Sennò allora facciamo il Festivalbar in playback tutti gli anni, quella può essere una scelta ma è molto protezionista. La maggior parte degli artisti oggi fa delle scelte iperprotezioniste rispetto a loro. Ieri sera Vasco ha fatto lo special televisivo, celebrativo di un anno di grande successo.. Questo è un modo di lavorare, molto preciso, molto funzionale. Nessuno si espone, nessuno si sporca. Io mi diverto a tentare di rompere un po' i coglioni, però con gioia, non con cattiveria, ma con la voglia di mettermi in gioco anche. Siccome il disco è troppo bello e rischia di piacere troppo (ride) debbo in qualche modo creargli degli ostacoli. Sennò vendiamo troppo ed è un casino."
Ascolto del CD
"Abbiamo fatto tutto il disco qua, tranne fiati, archi e percussioni, che abbiamo fatto a Roma e in Brasile. Con questo studio siamo stati benedetti dal cielo perché ha un suono eccezionale per registrare gli strumenti veri."
Salvami
"Io ci ho speso due anni intensissimi di lavoro. Ho scritto 40 pezzi. E' un disco importante per me. E' bellissimo. Secondo me è il disco più bello che c'è."
Un uomo
Albero di mele
Ti sposerò
"Non mi stanco ancora a stare sotto il sole, a prenderti la mano, a dirti che ti amo.
Morirò d'amore
"Giorni liberi non ne ho, davvero. Giorni che io posso stare anche un'ora senza te. Il mio amore é una storia a tempo pieno 24 ore 7 giorni 12 mensilità.
Posso stare in apnea due minuti. Dopo tre secondi muoio se io non respiro te.
Posso digiunare un giorno o anche tre, ma non posso stare un'ora senza che io mangi te.
"Il disco è diviso in sezioni. Canzoni d'amore, ora la parte militante funky"
La vita vale
Noi
"Ci sono tante di quelle influenze. Io mi sono proprio lasciato andare alle influenze. Ho detto: mi piace Celentano, ci sono cresciuto. Non tutto il suo mondo, però c'è una parte di Celentano che mi piace, quella un po' sfacciata, quella funky campagnola di "Mondo in Mi7", di "Albero di 30 piani". Perché non fare un atto di amore verso la musica che mi piace? Poi le cose, quando passano dentro te, diventano un'altra cosa. C'è tanta musica nera, il funky, Brasile, Cuba, c'è Miles Davis, ci sono i Talking Heads.."
Salato Parte I
Salato Parte II
Canzone d'amore esagerata
"Canto l'altissimo immenso amore, perché l'amore é una cosa eccezionale.
Senza l'amore non c'è niente da fare.
(Storia di un) Corazon
"Cuore dell'orizzonte, cuore della fatica, cuore della mia fronte, cuore
della famiglia, cuore del microscopio, cuore della mia terra, cuore del
telescopio, cuore di una radice, cuore della città, cuore della giustizia, cuore della pietà, cuore del cioccolato, cuore di un'isola deserta, cuore del vino rosso, cuore della mia mano aperta…."
Il quinto mondo
Date al diavolo un bimbo per cena
30 Modi per salvare il mondo
Vorrei essere più coerente. Ricercare una coerenza tra la mia coscienza e le cose che faccio. Riuscire a vivere in questo mondo cercando di migliorarlo. Cercando di migliorare la mia vita e quella delle persone intorno a me. Poi questo disco e la musica mi aiutano.
Ho vissuto un anno in cui volevo smettere di fare questo lavoro. Mi dicevo: trovo ancora un senso in questo lavoro o forse il senso è fare una scelta radicale nella vita, magari quella di rifiuto totale della comunicazione con il mondo, addirittura, come massima forma di comunicazione?
Quando le ho insegnato che la neve si poteva mangiare, quella pulita, lei è impazzita. L'idea che dal cielo cadesse questa roba sulle foglie e lei la potesse mangiare, così frescolina, era una cosa bellissima. Allora ho pensato: coloro che sporcano la neve fanno qualcosa di assolutamente criminale, perché un bambino ha diritto di mangiare la neve e di sentire che buona che è non trovarci dentro la merda del tubo di scappamento.
Credo che il mercato fondamentalmente voglia guadagnar denaro. Io non ci voglio stare in questo meccanismo. Per me è importante guadagnar denaro per far star bene la mia famiglia, per garantire un benessere, una continuità. L'idea che possa comprare una casa per mia figlia, per mia moglie, per quando saremo grandi, per quando sarò vecchio, perché possa godere il tramonto da questa casa è una cosa che mi inorgoglisce, come persona, perché ho costruito qualcosa nella vita. Però, ad un certo punto mi fermo. Il fine non è guadagnar denaro, perché se così fosse potrei guadagnare tantissimo denaro. Il mio fine non è egoisticamente quello di guadagnare sproporzionatamente denaro rispetto a quello di cui ho bisogno. Io devo dire che ho bisogni più alti della gente normale. Ho uno studio di registrazione, viaggio, prendo aeroplani. Ho un tenore di vita più alto. Però mi fermo. Mi chiedo: se quest'anno guadagnassi 10 miliardi in più perché ho fatto una pubblicità, io sarei migliore, il mondo sarebbe migliore? Io probabilmente no. Potrei fare del bene, ma non so se si possa fare del bene con dei soldi. A un certo punto mi ingarbuglio e il mio pensiero va a puttane. Allora preferisco muovermi senza ideologie o preconcetti, passo dopo passo, pensare, capire. Le persone e i rapporti sono importanti. Se tu che sei mio amico e mi dici una cosa questa ha più valore. Per un amico faccio qualsiasi cosa… L'amicizia è prima di tutto accettazione…
Mi sto creando delle difficoltà io, sto andando a fare il record dei programmi televisivi in una settimana, che è il contrario di quello che uno come me dovrebbe fare. Però la mia volontà è il giubilo. Andare a cantare "Salvami" in una televisione che ha bisogno di salvezza.
Non l'avrei mai fatto con un altro pezzo."
Perché l'odio è un meccanismo troppo pericoloso. L'idea assurda di fondo è che la vita di un bambino afgano valga meno di quella di uno americano, francese o italiano. E su questo non ci piove, tutti la pensano. Non c'è niente da fare."
L'idea così "moderna" che comunque esiste un concetto di guerra umanitaria, che fa del bene, è tremendo. Ce lo vogliono far passare attraverso i mezzi di comunicazione ed è tremendo. Io sono stato in quei posti lì, a nord del Pakistan, al confine con l'Afganistan. Gente che è lì mi dice che arrivano persone all'ospedale e chiedono: "Ma perché ci tirano le bombe?" Ci sono bambini che domandano: "Perché mi manca una gamba?" E uno glielo spiega: "Perché uno, che forse è qua, insieme ad altri, che forse sono qua, hanno tirato una bomba da gente, che forse è là". E lui dice: "Ma io che cazzo c'entro? io ho dodici anni". Oppure: "Io sono contadino, io sto a zappare la terra e non so neanche chi c'è al potere. Non voto un'elezione da trent'anni. I talebani non sono il mio governo, ma non ho neanche mezzi o modi per cacciarli via, io personalmente.
E se tu li cacci via, massacrando la mia casa, meglio che rimangano". Di questa guerra non ci hanno fatto vedere niente. Ci hanno fatto vedere quello che hanno voluto far vedere.
Non perché io volessi vedere un corpo o una goccia di sangue, ma perché mi domando se non c'è un processo medianico in questo. Perché quelle immagini lì sono stampate nella nostra memoria e purtroppo arrivano a giustificare qualsiasi cosa. Perché un'immagine così tremenda riesce a giustificare la notizia che "Oggi, per sbaglio, sono morte 160 persone in una scuola di Kandahar". Quell'immagine lì, di fronte a questa notizia, è molto più potente, perché questa notizia non è niente. Però, girati dalla parte di quei 160, che fra l'altro non l'hanno vista quell'immagine, perché non hanno la televisione.
Allora è assurdo. Così, quando ho visto l'articolo della Fallaci, che è stata la punta di un iceberg… Secondo me la Fallaci è stata grande in questo senso, perché ha espresso qualcosa che c'è; sa scrivere la Fallaci, in senso tecnico. Però ha scritto qualcosa contro la quale io debbo fare qualcosa. Debbo mettere le mie forze contro questa cosa, perché non è giusto che quest'odio venga alimentato, fomentato."
L'articolo della Fallaci è quello di una vecchia signora, probabilmente malata, che non riconosce più il mondo come lei lo vorrebbe e si scaglia contro qualcuno. Perché? Perché non ha figli e non vede una continuità in ciò che fa. Infatti Terzani, che ha risposto alla sua "Lettera ad un bambino mai nato", dice: "Noi, a cui grazie a Dio i figli sono nati, non possiamo non dissentire di fronte a quello che tu scrivi. Perché i nostri figli dovranno per forza trovare una chiave per convivere con i figli dei mussulmani, perché se non la trovano è come dici tu, è la guerra. Tu non hai figli, non te ne frega niente. Lanci questo sasso e insieme a questo sasso probabilmente lasci la tua vita. Per noi no." Io credo in una continuità, credo che io continuerò in questo mondo in un'altra forma, in un altro modo, per cui me ne devo occupare di quello che succederà fra dieci anni e devo cercare di trovare la via. Perché non possiamo pensare che i mussulmani stiano là e noi stiamo qua. Un pazzo criminale, stupido, violento e anche consapevole della propria violenza e pericolosità dice questo. Ma una persona che crede nella vita, che crede nell'uomo, nella continuità, nella trasformazione delle cose, sa che il mondo si trasformerà e che noi dobbiamo fare la nostra parte perché questa trasformazione sia il più possibile agevole, verso il positivo, non verso il negativo. Altrimenti le torri gemelle sono state un confetto di fronte a quello che avverrà.
Per questo io ho detto quelle cose in "Salvami", dove non c'è l'odio verso una persona, c'è l'odio verso una frase, verso il contenuto di una cosa. Io odio l'idea della guerra. Odio l'idea di odiare. Non voglio confrontarmi con questa idea. Per cui, di fronte ad un articolo che semina odio, faccio il mio. E cerco, di fronte a cinque pagine del Corriere della Sera, di smontarti con una frase, quello è il mio compito. Non posso risponderti con un altro articolo di quattro pagine. Io debbo riuscire a smontarlo con una frase, che dia fastidio. E l'unica frase che mi è venuta ogni volta che la sento dà fastidio anche a me, sta lì apposta. Dà fastidio a me come a un sacco di gente. Però volevo che desse fastidio perché è la verità, cazzo, e la verità a volte dà fastidio. Comunque, si sentiva una nostalgia verso la guerra, verso un periodo della sua vita dove lei ha scritto i suoi libri più belli, in cui comunque vedeva scoppiare delle granate. Quello è."
"La giornalista scrittrice che ama la guerra perché le ricorda quando era giovane e bella"
"L'indifferenza è il più grave peccato mortale"
"La storia ci insegna: non c'è fine all'orrore, la vita ci insegna che vale solo l'amore"
"I microcomputer, le trasformazioni e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni"
"Ma che bella sensazione mi dà allentare la mia rigidità, essere un essere umano soltanto nel riso, nel pianto e negli sbagli miei"
"C'è dentro della musica classica, c'è del jazz, della musica contemporanea, però poi alla fine è una canzoncina"
"Albero di mele che posso fare io per te? Vengo a mani vuote e tu mi accogli come un re. Vorrei darti il sole ma mi dici: grazie ce l'ho già. Vorrei darti acqua ma dici: tanto pioverà. Mangio le tue mele e non vuoi niente in cambio. Uomo occidentale, cosa ho lasciato dietro me? Ero in paradiso e adesso scoppio di perché. Ho coperto il sole con la mia sete di potere. Ho sporcato l'acqua e adesso pago anche per bere. Albero di mele…"
"Pensa questa canzone a Sanremo, ci facevano vincere anche l'anno dopo, per aver portato gioia. Alla fine arriva una Celentanata. C'è molto Celentano in questa canzone".
Passeranno gli anni, cambierò colore ma io son sicuro che saremo ancora noi due, come l'asino ed il bue, come il bianco e il nero, come una bicicletta che va sopra la collina, in salita a faticar e poi giù come a planar tra mille girasoli, tra tutti quei colori, verso una piccola abbazia, dove ogni giorno che vivrò ti sposerò…"
"Con questa usciamo quest'estate, immaginati al mare o in autostrada, in fila.."
Che é successo non lo so, che mi hai fatto non lo so; so soltanto
che se te ne vai io morirò…"
"Mi han detto che per tenere alti i consumi é necessario far morire i fiumi.
Ho letto che le marche dei diamanti han provocato guerre devastanti,
che il succo d'ananas è insanguinato ed il caffè ha un gusto assai salato,
che c'è chi vive nella povertà fabbricando simboli di libertà,
che un brevetto di una medicina vale più della vita di una bambina.
Posso capire che così si salvaguarda il lavoro, vorrei vedere fosse figlia loro.
La conoscenza e la tecnologia a molte strade hanno aperto la via.
Il commercio è uno strumento di libertà, ma nel rispetto dei diritti e della dignità, della diversità e dell'ambiente.
E allora forza venite gente che le speranze non si sono spente.
Noi dobbiamo convincervi che la vita vale, una vita soltanto più di una multinazionale.
Noi dobbiamo convincervi che la strada buona è il rispetto totale dei diritti di una persona…"
"Chi sono questi qui intorno a un tavolo che parlano con traduzioni simultanee di parole che non cambiano, che un giorno si sorridono e l'altro si accoltellano e firmano con quegli inchiostri che poi si cancellano promesse che poi non mantengono e fuochi che si spengono…"
"Perduto come un granello di sale in un mare salato,
come il petalo di un fiore dentro mille primavere,
come una parola dentro a un libro nella biblioteca di Babele,
come un raggio di sole nell'estate dell'amore,
come il filo di un tessuto che ricopre il sonno intatto di un bambino
dentro al ritmo di una vecchia santeria,
perduto come un granello di sale in un mare salato…"
"Come un'anima che sale dentro mille paradisi,
come nota di un violino in una sinfonia,
come schiuma di una scia di una barca che va via,
come neve che si scioglie dentro una poesia,
come un battito di cuore di una vita di una storia,
come un vecchio professore che ha perduto la memoria,
come un pezzo di pane che il miracolo ha moltiplicato,
come il chicco di un rosario dalle mani consumato,
come faccia che passa tra le mille di un mercato,
come un seme di futuro arrivato dal passato,
come l'amore che nasce come l'amore che muore,
come un sogno che c'è stato che ci sta ci starà ancora,
come il sole che lavora anche se la notte é buia…"
"Questo è il "Laudare di Cortona", il primo spartito musicale esistente nella storia, fine 1.200, è il Cantico delle creature di San Francesco, Medioevo pieno.Capito che diceva San Francesco nel 1200? Diceva "Altissimo onnipotente buon signore, tue sono le lodi, la gloria e l'onore ed ogni benedizione a te solo altissimo si confanno e nullo omo è digno di nominarti. In realtà lui dice: la tua comprensione non è accessibile agli uomini. Con questa cosa fa una dichiarazione di tolleranza e di accettazione grandissima che va oltre la religione. Lui accetta: Nessun uomo è degno di nominarti per quanto è incomprensibile a noi, con i nostri strumenti. Solo il cuore… solo l'amore ti può comunicare o ricevere la comunicazione della meraviglia…"
Auguro a tutti di poterlo provare come lo prova il fiore con il sole, come succede alla terra con il seme e pure agli atomi e a tutte le altre cose.
Perché é l'amore che le tiene insieme.
Dio ci protegga e ci faccia stare bene,
distribuisca oceani d'amore alla sua gente e a tutti gli animali per tutti i giorni e a tutte le ore…
Viva l'amore, viva la rivoluzione. Viva l'amore unica rivoluzione."
"Pau, degli Jarabe de Palo, è venuto a registrarlo qui, a casa mia."
"Nel primo mondo c'è la tecnologia pret a porter.
Democrazia nel secondo mondo.
C'è un po' di delusione che non accelera i processi di ricostruzione nel
terzo mondo.
C'è caldo e umidità incertezza sui confini e molta povertà nel quarto mondo.
Ondate migratorie, lavoro nero e alcune sparatorie, il quinto mondo é il prossimo livello, soltanto informazioni che nutrono il cervello…
Il quinto mondo é il prossimo livello.
Teniamoci strettissimi, sorella, fratello.
I cittadini sono sparsi per il pianeta e vagano senza una meta…"
"E' un rap di 13 minuti. Ci ho messo un anno e mezzo a scrivere questo testo. E' una sintesi, tra l'altro. E' tipo un libro. Volevo fare il rap più lungo al mondo. Io posso fare anche un'ora e mezzo, senza fermarmi mai, poi ho tenuto il meglio. E' una specie di autobiografia."
Potremmo venderlo agli alieni, un miliardo al metro quadro, trasferirci poi su Marte e ricominciar da capo.
Nelle notti di settembre guarderemo fin quaggiù con un po' di nostalgia per quel bel pianeta blu.
Ci sono 30 modi per salvare il mondo, ma uno solo perché il mondo salvi me: che io voglia star con te che tu voglia star con me.."