ESP N. 8 LUGLIO 1996 "IL SANGUE DEI MIRACOLI"
Testi: Michelangelo La Neve
Disegni: Giancarlo Caracuzzo

Tanti volti. Tante anime. Un solo destino: guarire dalla malattia.
Bianca riceve la visita di Frip, un misterioso personaggio dal fascino ambiguo che le chiede di partire perché ha bisogno di una psicometria su un oggetto. Lei accetta di prendere un treno volante che si rivelerà un convoglio colmo di persone piene di speranza. Persone destinate a morire che pregano il loro salvatore, Frip, di tenerle in vita.
Lungo il tragitto Bianca incontra diverse anime bisognose e inizia a entrare nel mondo di Frip, scoprendo passo dopo passo l'importanza che quest'uomo sembra avere su certi individui. Il treno carico di dolore conosce l'invasione di un gruppo di terroristi che nell'intento di sequestrare il treno uccidono una bambina conosciuta da Bianca poco prima.
La realtà ha molteplici sfaccettature: i terroristi lasciano i vagoni del treno ad una stazione di passaggio e distruggono la locomotiva portando con loro Bianca e un altro terrorista che viaggiava scortato dalla polizia.
Rimanendo con i terroristi Bianca riesce a comprendere le ragioni che spingono quel gruppo di uomini ad opporsi alla legge di Frip: solo chi vive, paga e si serve nella città di Frip ha diritto alla cura. Tutti coloro che non forniscono alcun contributo non hanno diritto ad avere salva la vita.
Sul muro dei giovani morti Bianca osserva decine di volti di ragazzi uccisi in nome di un ideale: la libertà di poter scegliere.
Frip garantisce il miracolo. Frip è la cura per l'umanità derelitta.
Chi non sta con Frip non sta con nessuno. Bianca conosce di persona anche l'uomo dei miracoli.
Dopo aver visto la devastazione e la precarietà di giovani votati al suicidio, rimane affascinata dai modi gentili e dalla capacità di fare del bene di Frip. In un momento di debolezza finisce per farci l'amore.
O almeno così crede. Incontrando Frip, Bianca incontra la verità, quella che nessuno conosce: scendendo in uno scantinato scopre una gigantesca bolla di vetro contenente... Frip stesso immerso nel liquido amniotico.
L'uomo spiega che per poter sopravvivere deve prelevare il sangue dai suoi pazienti malati e quindi, dopo un giorno, lo trasferisce nuovamente ai donatori. In questo modo, il sangue contaminato con la malattia di Frip, si trasforma in una cura universale per i malati. Entrambe le parti così hanno la loro dose di vita. E il tempo si ferma.
Frip però vorrebbe conoscere il suo passato: chiede a Bianca di rivelarglielo mediante il contatto con una palla di vetro appartenuta alla madre.
Usando i poteri ESP, Bianca fa conoscere l'infanzia a Frip e la morte di sua madre. Capisce allora di aver sempre vissuto in quella bolla sospesa e isolata dal mondo, e che la sua immagine riflessa era l'unica cosa che viveva al posto suo. Riempito da quel dolore si rifiuta di aiutare Bianca che gli chiede di fuggire. Per questo viene punito: con la morte.
Un gruppo di terroristi riesce a penetrare l'eremo di Frip e distruggere la bolla con il suo contenuto. Bianca non riesce ad odiare quell'uomo, anzi, forse in fondo l'ha amato per un brevissimo istante...

Alex ESPer 22

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